Vuoto interiore

Forse più che un consulto questo vuole essere uno sfogo.
Sono un ragazzo di 25 anni, qualcuno potrebbe dire che sono un ragazzo fortunato, ho un ottimo lavoro, dei genitori e amici che mi vogliono bene ecc.
La verità è che mi sento sempre poco compreso, poco capito e distante dalle persone.
I miei genitori pensano di conoscermi e in realtà sanno il 10% di quello che mi gira nella testa come tutto il resto delle persone che frequento.
Purtroppo sono una persona timida, in tutti gli ambiti sia amici che con le ragazze e ci metto veramente un sacco a legare con le persone.
Sono quella persona che spesso nei discorsi vorrebbe essere partecipe ma non sa che cosa dire.
Con le ragazze sono un disastro, col tempo ho notato solo che "ci stanno" solo quelle per cui non un vero interesse, tutte le volte che mi piace veramente qualcuna, non riesco mai nemmeno ad ottenere un appuntamento.
Ultimamente ho iniziato anche ad avere comportamenti autodistruttivi, per esempio ho iniziato ad andare con prostitute, cosa che vorrei smettere ma sembra quasi che sia diventato un vizio, come quello del fumo.
Vorrei smettere con entrambi ma non riesco.
Mi sono reso conto che ho passato tutta la vita a studiare senza coltivare le mie passioni spinto da una grande ambizione che mi spronava ad emergere.
Forse questo però era determinato da mia madre che mi ripeteva fin da tenere età "devi essere migliore degli altri perché sei povero e sei nero" (ho origini afroamericane).
Il problema è che penso che questa spinta si sia esaurita, forse non ho voglia di lavorare e basta nella vita per fare carriera, anche perché non è neanche detto che ne valga la pena.
La verità è che penso di essere un fallito, anzi, dal punto di vista sociale sono un fallito.
Sono timido, mi sento diverso dagli altri, non riesco a farmi conoscere, non ho autocontrollo sui miei vizi.
L'unica cosa in cui mi sento bravo è sul mio campo di lavoro, in tutto il resto la mia vita è un disastro.
A volte mi chiedo se ne vale la pena di viverla questa vita soffrendo la costante differenza fra la persona che sono e quella che vorrei essere.
Vorrei solo essere felice.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 372 4
In questo momento c'è qualcosa he desidera, una migliore vita sociale, e qualcosa che percepisce come nemica, questa spinta a vivere per lavorare ed essere il migliore

Questi due elementi contengono qualcosa che lei vuole e qualcosa che non vuole, può essere utile capire meglio che cosa; cosa vorrebbe da una migliore vita sociale? Ha qualcosa in particolare che le viene in mente?

Al contrario: nel lavorare come ha fatto finora cosa pensa succederà nella sua vita che non apprezza?

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dopo
Utente
Utente
Vorrei avere amici che magari hanno i miei stessi interessi. Vorrei essere una persona più estroversa e non passare per l'antipatico di turno solo perché non sono quello che ha sempre la battuta pronta. Penso che le persone che continuano a vivere come faccio ora a un certo punto della vita si ritroveranno sole.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 372 4
Quali sono i suoi interessi? Ho notato che nel primo messaggio scriveva che le donne che ci stanno sono quelle per cui non nutre interesse mentre altrimenti nemmeno ottiene un appuntamento; una parte del problema potrebbe risiedere nelle modalità con cui si espone quando parla o cerca nel prossimo un elemento comune di contatto

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