Relazione tossica e disturbo personalità

Buon pomeriggio, scrivo perché avrei bisogno di comprendere se possa esistere una coesione tra relazione tossica con conseguente sviluppo di disturbo di personalità.

Mi spiego, da circa 2 mesi ho deciso, finalmente, con un grande atto di coscienza e consapevolezza, stanca delle continue vessazioni e manipolazioni che ho subito, di richiedere il supporto di un psicoterapeuta.

Certo, raccontare tutto in poche righe è davvero riduttivo cercherò di essere concisa.
Da circa 7 anni vivo in una sorta di limbo, mi sento come se fossi sempre sottoscacco.
Ho vissuto per tutto questo tempo in inganni e continue bugie gli ultimi tre sono il capitolo più triste della mia vita, dove per conviverci, per il bene dei miei figli, con questa persona, ho dovuto imparare a barattare ed a reprimere la vera me.
Ho chiuso qualsiasi canale comunicativo con lui perché ho capito, a mie spese, che è proprio un tentativo inutile, senza riuscita per la sua incapacità di ascolto.
E tutte le volte che ho provato a farlo, è stato un dispendioso spreco di energia.
L'apoteosi risale a tre anni fa, quando al limite di situazioni che sembrano un circolo vizioso, scopro dei presunti tradimenti da parte sua, ovviamente non confessati e negati.
Dal quel momento, ho iniziato a prendere coscienza dell'uomo che fosse, perché fino a quel punto mi ero sempre sentita in colpa per il mio atteggiamento verso di lui riuscendo a ribaltare la situazione, spostando il focus su come io stessi semplicemente reagendo alla situazione, sfruttando le mie reazioni, forse eccessive, come suoi punti di forza: in poche parole ero "la pazza" della situazione.
Non avendo alcun tipo di supporto, ho sofferto intensamente il suo abbandono, ed ho creduto che per il bene della famiglia dovevo semplicemente "dimenticare" con la promessa che da quel momento io avrei dovuto avere delle "prove" del suo cambiamento e un pentimento dei suoi errori.
Pentimento, che non ha mai dimostrato nemmeno nei momenti in cui avevo un disperato bisogno di sentirmelo dire.
È così ho dovuto imparare a curarmi da sola, a cercare un'ancora di salvataggio e l'unica che ho potuto attuare è la chiusura totale da parte mia.
Interagisco poco.
Non c'è comunicazione.
Sono diventata una sorta di sasso grigio che mi ha reso del tutto apatica nei sui riguardi.
Agisco per osmosi, ho fatto miei atteggiamenti e comportamenti che non mi rispecchiano.
Per tutto ciò, alla stregua di situazioni esasperanti, ho deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia per conto mio e con sofferenza è emerso che ho tratti borderline.
Vorrei capire, capirne meglio.
Eppure avevo la percezione di essere io quella manipolata e ci sono circostanze oggettive, avvenimenti reali.
Vorrei capire se possa coesistere un probabilità che certe dinamica vissute per così tanto tempo possano mutare la nostra personalità fino a tal punto.
?
Vi ringrazio se vorrete rispondermi e sollevarmi da ogni dubbio.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

leggo con attenzione e partecipazione la sua descrizione.
Si tratta di una situazione complessa, che ci appare con pennellate vivide ma insufficienti ad aiutarla.
La stessa domanda appare poco chiara:
"Relazione tossica e disturbo personalità", dice il titolo.
".. è emerso che ho tratti borderline..."
".. certe dinamiche vissute per così tanto tempo possano mutare la nostra personalità fino a tal punto.."
In linea generale anche le persone "borderline" possono essere manipolate, se è questo che chiede. Come del resto possono manipolare.

Ma per maggiori approfondimenti si affidi alla sua Psicologa, che deve essere necessariamente psicoterapeuta per poter curare.
Eviti di chiedere online delle verifiche su quanto la professionista afferma, dato che -mancando la conoscenza diretta della persona, cioè Lei che scrive- nessuna risposta online potrà essere scientificamente convincente e fondata, tale da "sollevarmi da ogni dubbio.."

Le auguriamo un buon percorso, che mira -tra l'altro- allo sviluppo dell'alleanza terapeutica e della fiducia, fonte del buon esito della psicoterapia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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