Amare due persone contemporaneamente

Buonasera, sono un po' in difficoltà e ho bisogno di chiarimenti.

Sto insieme al mio fidanzato da poco più di un anno, però un paio di settimane fa ho deciso di prendere una pausa perché vedevo che mi trascurava un po' e comunque mi hanno diagnosticato il disturbo borderline di personalità e non ho mai fatto nulla per contenere le mie crisi.
Quindi lo ho un po' "consumato" ed è stato molto paziente con me... ora però lui sta poco bene per via dello stress che in parte ho causato io (per questo ho deciso di prendere una pausa).
In queste due settimane però ho conosciuto un ragazzo che mi piace moltissimo, ci troviamo bene assieme e sono contenta.
Il mio attuale ragazzo non sa nulla e mi sta confidando che vuole sistemare le cose tra di noi perché sta malissimo e l'ultima cosa che vuole è che ci lasciamo.
Io sono molto innamorata di lui, ora come ora ci tornerei assieme senza esitazioni... ma c'è quest'altra persona ed io sinceramente mi ritrovo in una situazione difficilissima.
Non so che fare.
Chiedo umilmente aiuto
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 186
Gentile utente,
se dopo aver ricevuto la diagnosi di disturbo borderline di personalità lei non ha fatto nulla per contenere le crisi, ha esposto sé e le persone a lei vicine a delle inutile sofferenze.
Spero almeno -me lo può confermare?- che sia regolarmente seguita da un* terapeuta.
Le diagnosi comunicate al paziente dovrebbero avere lo scopo di invitarlo a curarsi, avvertirlo dei disturbi cui va incontro e insegnargli a contenere gli effetti della sua malattia.
Noto spesso che al contrario ricevere una diagnosi di disturbo di personalità sembra autorizzare i comportamenti disfunzionali di qualche paziente, come se dicesse: "Non è colpa mia se sono così, non ho alcuna volontà né alcuna regola".
Ne discendono azioni auto ed etero aggressive, la scomparsa di ogni senso di responsabilità e di ogni volontà di esercitare un comportamento funzionale, produttivo, consapevole; e a tutto questo si accompagna, paradossalmente, una maggior pretesa di essere accettati e benvoluti dalle proprie stesse vittime.
Lei scrive che avendo stressato il suo ragazzo ha "deciso di prendere un pausa". Lasciare un uomo che la ama è stato fatto per il bene di lui?
La risposta sta nel fatto che in questa pausa lei ha cercato altre frequentazioni e si è innamorata di un altro.
Aveva lealmente avvertito il suo ragazzo che lo stava lasciando, e quindi ognuno dei due era libero di andare con chi volesse? Ha avvertito il nuovo innamorato che non aveva ancora chiuso il legame precedente?
Se non l'ha fatto, può imputare questa doppiezza alla sua malattia?
Agire senza rispetto per i sentimenti altrui, non essere capace di onorare gli impegni presi non consegue inevitabilmente al suo disturbo, ed è un comportamento che non può fare altro che acuire i suoi disagi.
La confusione che ne deriva infatti è visibile nelle righe che seguono, copiate dal suo scritto, difficili da riferire all'uno o all'altro dei suoi partner:
"Il mio attuale ragazzo non sa nulla e mi sta confidando che vuole sistemare le cose tra di noi perché sta malissimo e l'ultima cosa che vuole è che ci lasciamo".
A quale dei due si riferisce qui? E a quale, nelle frasi seguenti?
"Io sono molto innamorata di lui, ora come ora ci tornerei assieme senza esitazioni... ma c'è quest'altra persona ed io sinceramente mi ritrovo in una situazione difficilissima".
Vede bene che il chiarimento che chiede a noi può trovarlo dentro sé stessa, dandosi delle regole di comportamento ispirate a principi vecchi come il mondo, variamente ripresi dalle religioni e dalle filosofie, ma che in pratica sono riassunti nella formula: "Non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te".
Immedesimendosi nei sentimenti dell'altro, si chieda che cosa può desiderare da lei, nell'immediato e in futuro, il suo primo ragazzo. Si chieda la stessa cosa del secondo. Faccia questo esercizio anche per scritto, e a questo punto si chieda, e scriva, cosa lei stessa è disposta a dare, ma anche cosa è realmente in grado di dare.
Vedrà che le si schiarirà l'orizzonte e si sentirà molto più tranquilla.
Ne parli con il curante e se lo desidera, ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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