Mutabon mite e trattamento depressione

Salve Dottori, vi scrivo per avere un parere terzo riguardo il farmaco (Mutabon mite) che mi è stato recentemente prescritto in relazione alla mia sintomatologia/storia clinica.

Chiedo perchè ho l'impressione che il vs collega, una persona anziana, non abbia esattamente compreso la problematica; più volte ho dovuto ripetere le stesse cose (esempio che non abusavo di benzodiazepine).

Cercherò di essere breve il più possibile nel descrivere la mia storia personale -anni 35-
Fin da adolescente (16 anni c. a) ho attraversato periodi di depressione su base ansiosa; generalmente parlando ho avuto difficoltà nell'impegnarmi e strutturare la mia vita come avviene normalmente per tutte le persone.
Questo per svariati motivi tra cui i principali sono traumi emotivi, situazioni fortemente stressogene ed un ambiente familiare altamente disfunzionale e tossico.

Ovviamente ho sofferto di ansia, una forte insicurezza personale, per alcuni periodi (brevi) anche isolamento sociale.

Detto ciò, ho anche fatto le mie esperienze di vita, ho lavorato a periodi alterni e mi sono professionalmente strutturato come fotografo.

Con gli anni ho imparato a controllare l'ansia, probabilmente internalizzata, e da anni non ho più parossismi, attacchi di panico, ansia sociale ecc... Anzi, quando l'umore è stabile sono estremamente socievole, istrionico e posseggo molti interessi.

Circa 4 anni fa, dopo l'interruzione di una relazione disfunzionale, ho fatto un periodo di isolamento sociale totale della durata di 4 anni.
Uscitone a giugno passato mi sono impegnato nel ristabilire una rete di amicizie, provare a reinserirmi lavorativamente e stabilire uno stile di vita sano.

I risultati sono stati altalenanti, non sempre riuscivo a darmi la spinta che volevo e quindi ho pensato di affidarmi nuovamente ad uno psichiatra.
Da gennaio in poi sono caduto in un forte stato di depressione accompagnato da pianti disperati, senso di inadeguatezza, crollo dell'autostima, risvegli angosciosi ecc...

Ho assunto brintellix per 6 mesi, 20gc die, con risultati minimi.
Successivamente ho assunto Mirtazapina (1cp) per 4 settimane ma il farmaco mi ha fatto stare malissimo, scatenandomi parossismi ansiosi di ogni tipo che ho dovuto tamponare con le benzodiazepine.

In passato ho assunto svariati altri antidepressivi per periodi dai 3 mesi all'anno.
Citalopram - nessun effetto.
Venlafaxia - nessun effetto.
Prozac - effetti collaterali fuori scala.
Lymbitril - nessun effetto.
Cipralex - nessun effetto.
Samyr - effetti collaterali fuori scala.

Concludendo, il mio problema attuale probabilmente è il trascinarsi di vecchi problemi potenziati da attuali difficoltà (lavorative e sociali) oltre all'identificarmi come persona (cosa mi piace, cosa voglio ecc) ma non soffro di ansia acuta, non ho crisi d'ansia e non vado in panico; sono solo estremamente depresso.

Benchè quelli moderni abbiano mostrato scarsa efficacia, ha senso l'assunzione di un farmaco così vecchio e sedativo?

Grazie.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il suo psichiatra ha stabilito un trattamento sulla base di ciò che ha riferito anche rispetto all’inefficacia presunta delle terapia precedenti, per cui la terapia ha indicazione per il trattamento della sua sintomatologia

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto grazie per la risposta.
Faccio presente che non è lo stesso medico che mi prescrisse brintellix e mirtazapina.

Sì, certamente, non volevo mettere in dubbio la competenza del vs. collega, la mia perplessità nasceva da un possibile fraintendimento tra me ed il medico, con conseguenti dubbi.

1- Il farmaco molto vecchio e superato, se non erro, pensato prima di tutto per placare gli stati ansiosi e poi, secondariamente, trattare la depressione.

2- L'impressione molto confusionaria che mi ha lasciato il medico a cui spesso ho dovuto ripetere che: Non assumevo benzodiazepine da anni, non soffro di crisi d'ansia o stati ansiosi che mi limitano. L'unico periodo in cui effettivamente ho avuto reazioni ansiose fuori scala è stato durante l'assunzione della Mirtazapina e per un certo periodo dopo la sua dismissione.

Proverò a continuare il trattamento e vedrò se apporterà benefici, speriamo.
Grazie ancora per la risposta.
Disturbi di personalità

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

Leggi tutto