Ansia, paura del vomito e problemi gastrointestinali. che tipo di percorso dovrei intraprendere?

Parto con la premessa che sin da piccola ho un rapporto anomalo con il vomito.
So bene che non è qualcosa di piacevole per nessuno, ma quando ho la minima percezione di nausea o di movimenti strani in pancia il mio pensiero finisce sempre lì.
Arrivo al punto di tremare, ma all'inizio non riuscivo a capire se fosse perché effettivamente stavo male o se era per paura.
La cosa è forse diventata più chiara quando il tremore e l'ansia hanno cominciato a presentarsi in momenti in cui stavo "bene".
In particolare, spesso provo una forte ansia prima di un'uscita, anche con amici che conosco da una vita.
Non ho mai avuto problemi a relazionarmi, ma ho sempre avuto questa paura di sentirmi male mentre mi trovo in giro.
Quando poi di fatto esco, e parlo normalmente con i miei amici, tutte le brutte sensazioni se ne vanno e quando torno a casa, mi sento anche meglio.
Questa cosa ormai va avanti da anni, diventa più forte quando mi capita di vomitare e quasi sembra sparire nel momento in cui riprendo ad uscire.

Curiosando in internet ho trovato di tutto: emetofobia legata all'ansia sociale, ansia e basta, problemi di salute fisici che affettano la mente ecc.
(Mi ritrovo in alcune cose, ma non ho intenzione di auto-diagnosticarmi).

Ultimamente poi non è un bel periodo, ho rimesso due volte in un mese e di conseguenza ho fatto quasi due mesi nell'ansia più totale, avevo paura a mangiare e ad uscire.
Nel tentativo di combattere lo stress e l'ansia ho quasi cominciato a fumare, cosa che non mi aveva mai attratto prima, ma poi mi son resa conto che non avrebbe risolto niente a lungo termine.
Inoltre non ho possibilità di vedere molto i soliti amici a causa della sessione di esami dell'università.
Mi ritrovo in un momento di alti e bassi dove studio, sto bene, mangio e improvvisamente comincio a tremare ad avere problemi intestinali.
Non riesco a capire se l'ansia derivi da problemi fisici o se i problemi fisici causino l'ansia.
So di dover chiedere aiuto al riguardo anche se fino ad ora non reputavo il mio caso troppo grave (in realtà non realizzavo a fondo quanto mi impedisse), però non so esattamente a chi rivolgermi.
Volevo prendere appuntamento dal dottore però continuo a rimandare a causa degli esami, ma a questo punto mi chiedo se non sia il caso di rivolgersi prima ad uno psicologo o psicoterapeuta (non so quale figura potrebbe essere la più adatta).
Inoltre volevo chiedere se fosse opportuno cominciare a prende Xanax o qualcosa per contrastare l'ansia nel momento in cui si manifesta in modo intenso o se è meglio lasciar perdere quest'idea.

Concludo dicendo che la paura del vomito negli anni è migliorata (non ho più paura di vedere/sentire altri star male e in generale non si presenta con la frequenza di prima) e che non ho mai parlato a nessuno di questa cosa, quindi scusatemi se appare tutto un po' confuso o incoerente.
Infine, so di essere una persona un po' insicura e con un'autostima bassa, forse anche questo incide?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Fai molto bene a evitare le autodiagnosi, faresti altrettanto bene a non pensare di prendere farmaci senza prima aver ricevuto una diagnosi valida. Da qui ovviamente non possiamo prescriverne, proprio perché non possiamo fare diagnosi a distanza.

Se l'ansia è l'aspetto preponderante dovresti rivolgerti a uno specialista psicoterapeuta o psichiatra. Nel caso della psicoterapia ti suggerisco un approccio attivo e incisivo dove ricevere indicazioni comportamentali pratiche su cosa fare e non fare, come lo strategico breve o appunto il comportamentale.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
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Gent.mo dottore, la ringrazio per la rapida risposta. Provvederò a cercare uno psicoterapeuta nella mia zona.
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