E se il sesso nella coppia non funziona?

Sto con un ragazzo da un anno e stiamo bene insieme. Il problema è il sesso. Da sempre.
Lui soffre di eiaculazione ritardata, cosa che mi ha detto dopo sei mesi che stavamo insieme... Mesi in cui io mi vedevo brutta, incapace di soddisfarlo. Viene solo dopo tantissimo tempo e solo con la mano stringendo così forte che qualsiasi ragazzo proverebbe dolore o fastidio. Spesso non viene, io con la penetrazione non sono mai venuta. Questa cosa mi sta distruggendo. A differenza sua, io sono una ragazza molto fisica, per me il contatto è vitale per la coppia. Spesso capita che non lo facciamo per un mese e finisce sempre allo stesso modo: io arrivo al rapporto completo sempre con pochi preliminari, lo facciamo e ad un certo punto smettiamo. Lui non viene perchè ci mette le ere, io non vengo perchè vorrei che fosse diverso, ho l'ansia di non riuscire a soddisfarlo e l'unico pensiero che ho è "è colpa mia? ".
Siamo diversi in tutto, ma in qualche modo ci miglioriamo, io per lui sono un punto fermo e con me è dolce a dispetto del suo carattere freddo ed emotivamente bloccato, mentre lui riesce sempre a farmi uscire dalla mia comfort zone con facilità. Ma il sesso è un disastro e si sa riflettendo sulla mia serenità emotiva. Temo che col tempo il nostro legame possa deteriorarsi. Lui non si dimostra frustrato quando smettiamo di farlo perchè è abituato a non venire, ma io lo sono. Da cosa potrebbe dipendere la nostra non sintonia? Magari lui non riesce a lasciarsi andare e di riflesso anche io assorbo questa cosa? Come faccio a smettere di pensare che è solo colpa mia?
Non so più che fare, abbiamo parlato di queste cose, ma io sto male. Già so che affronterò il prossimo rapporto (magari tra un mese e mezzo) con la consapevolezza che per entrambi non sarà soddisfacente e che a un certo punto intorromperemo il rapporto e nessuno dei due sarà soddisfatto.
E se non siamo fatti per stare insieme? E' possibile che finiremo per lasciarci? Io mi sto spegnendo...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

Stiamo parlando dunque di eiaculazione ritardata (E.R.).
Perchè, prima di interrompere il rapporto, non consultare uno Psicoterapeuta competente in sessuologia clinica? (FISSonline.it)
Lei si chiederà: ma questo professionista è in grado di modificare i fatti? Le rispondo che talvolta è possibile, considerato che la eiaculazione ritardata in assenza di cause organiche può provenire da certe caratteristiche della mente.
Ma l* specialista è sicuramente in grado di lavorare sulle idee che il/la partner si fa su questa disfunzione e che spesso vanno ad aggravare il sintomo innescando un gioco a rimpiattino.
Un esempio di tutto ciò è la Sua frase, che divido in punti per facilitare la comprensione:
1. "Lui non viene perchè ci mette le ere,
2. io non vengo perchè vorrei che fosse diverso,
3. ho l'ansia di non riuscire a soddisfarlo
4. e l'unico pensiero che ho è "è colpa mia? ".

La 1. riflette la disfunzione E.R.;
ma 2. 3. 4. rappresentano i comportamenti di risposta del/la partner, cioè Lei, che contribuiscono ad aumentare l'insoddisfazione della coppia. Sotto i comportamenti ci stanno idee e convinzioni errate o disfunzionali, di cui la persona non si accorge.
Una terapia psico sessuale è sicuramente in grado di modificare/spezzare questo circolo vizioso.

P.S.: Gli aspetti individuali della E.R. possono aver bisogno di una psicoterapia individuale.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Solo che ora come ora andare da uno specialista non credo sia fattibile. Non è pronto e lo conosco, se glielo proponessi non la prenderebbe bene. È una cosa molto delicata, lui poi non si apre mai con nessuno e già che me ne ha parlato è un passo avanti. Adesso vorrei solo cercare di parlargliene meglio, ma ho paura di commettere passi falsi. Non ha avuto relazioni serie prima di me, solo scappatelle. Vorrei qualche consiglio sul come comportarmi, poi successivamente sicuramente prenderò in considerazione l'idea di affrontare la cosa con uno specialista. Non voglio farlo sentire in colpa di questa cosa, perché non è colpa sua. Ma come posso aiutarlo per il momento? È possibile che dipenda dal fatto che non riesce a lasciarsi andare magari? Ho letto anche anche che può dipendere da come uno si masturba.. Essendo che lui lo fa con molta pressione, è possibile che con la penetrazione non riesce a provare la stessa sensazione? Il fatto è anche che io un minimo penso che sia colpa mia..anche se magari non è così, non posso evitare di pensare che magari non sono abbastanza, che non gli piaccio davvero.. Lui mi dimostra che ci tiene e tutto, ma mi sento comunque insicura di me. È la prima volta che mi capita e non so come comportarmi. Ho intenzione comunque di riaprire seriamente il discorso con lui, ma se non si risolve?