Lasciarsi andare durante il sesso: ansia da prestazione e spectatoring

Buongiorno!

Vi scrivo per chiedervi un consulto e per capire come procedere.


Qualche mese fa ho iniziato a frequentare una ragazza appena uscita da una relazione molto importante e lunga per lei.

Le cose tra noi andavano molto bene, c'era intesa, benessere tranne per la sfera sessuale: lei infatti manifestava una certa "agitazione" e "ansia" nei confronti del sesso perché a suo dire aveva avuto esperienza di intimità sia emotiva che sessuale con una sola persona nella sua vita, e questa cosa la faceva sentire inadeguata e inesperta nel suo rapporto con me.
A me questa ragazza piace molto, e non avevo (e non ho) alcuna intenzione di agitarla, farla sentire inadeguata e di farle vivere con ansia la sfera sessuale; per questo ne abbiamo parlato, ho cercato di rassicurarla il più possibile e le ho detto che le avrei dato tutto il tempo di cui aveva bisogno, standole comunque vicino.
Dopo un paio di mesi, quando lei mi disse di aver superato le sue paure e di sentirsi pronta, io ho avuto un problema medico alle parti intime, che mi ha impedito di avere rapporti sessuali per circa 3 mesi.
A metà settembre ci siamo incontrati, abbiamo passato insieme dei momenti molto belli, ma purtroppo quando stavamo per fare sesso mi sono accorto di non riuscire ad avere un'erezione.
Né io né lei abbiamo dato molto peso alla cosa.
Soltanto, quando ci siamo incontrati di nuovo la settimana scorsa (abitiamo in nazioni diverse), io ho iniziato ad avere alcune preoccupazioni nei giorni precedenti che la situazione spiacevole dell'altro incontro si riproponesse.
Ed infatti, come una profezia che si autoavvera, la problematica si è ripresentata tutte le volte che ci abbiamo riprovato.
Il problema che ho notato - nell'atto - non è stato tanto ansia da prestazione (non sono una persona ansiosa e non avevo i sintomi dell'ansia) quanto piuttosto una incapacità di lasciarmi andare alle sensazioni e una eccessiva preoccupazione verso la mia erezione, un fenomeno che cercando su internet ho scoperto si chiama spectatoring.
Il punto è che ha iniziato ad investirmi anche un lieve senso di colpa per non essere in grado di far vivere a lei una sessualità pienamente appagante e una totale incapacità per me di lasciarmi andare alle sensazioni del momento, nonostante questa sia una ragazza per cui provo delle emozioni molto forti.


Niente di tutto questo mi era mai successo prima e mi rendo conto che ora sono entrato in un loop di pensieri negativi da cui non riesco ad uscire autonomamente e che mi stanno facendo trovare scuse per evitare il sesso.
Purtroppo non sono mai stato in terapia, dunque chiedo, è qualcosa che si può affrontare?
Esistono delle strategie che io posso mettere in atto autonomamente nel frattempo?
Su internet trovo come consiglio quello di svuotare la mente... ma come faccio?
E' una problematica che si risolve in tempi lunghi?
Vorrei riuscire a vivere e a far vivere una sessualità appagante anche a lei la prossima volta che ci incontriamo.


Grazie mille!
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> (non sono una persona ansiosa e non avevo i sintomi dell'ansia)

L'ansia non è solo quella che comunemente si associa a sintomi fisici come la tachicardia, la sudorazione, il respiro corto ecc. Ne parlo in questo video a proposito proprio di ciò che descrive:

https://www.youtube.com/watch?v=Z8AGBOnzyHA

Si tratta pertanto molto probabilmente proprio di ansia da anticipazione (o prestazione).

Il vivere in due paesi diversi non facilità dal punto di vista dell'intimità, perché alcune persone hanno bisogno di potersi sentire e toccare più volte prima di "funzionare" bene dal punto di vista sessuale. Invece, non potendo voi ottenere dei momenti di intimità quando lo volete, potrebbe essere che tu punti tutto sulle volte in cui potete stare insieme, alimentando inconsapevolmente aspettative eccessive.

Magari fai una visita medica, se già non l'hai fatta, per verificare che non ci sia nulla di organico che interferisce con la tua erezione, e poi rivolgiti a uno psicoterapeuta che usi possibilmente un approccio diretto e focalizzato, come il comportamentale o lo strategico.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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