Comportamento del mio ragazzo e problemi di coppia

Buongiorno, sono impegnata da parecchi anni col mio ragazzo, ma non mi sono mai sentita supportata da lui, infatti da anni ho deciso di non condividere più con lui le mie passioni, ad esempio se mi piace un film o un libro non gliene parlo più perché non ha mai mostrato interesse in qualcosa che piacesse a me.
Io amo passeggiare e fare sport e all'inizio della relazione mi arrabbiavo e me la prendevo molto se lui non voleva partecipare a queste cose, ma alla fine mi sono rassegnata e non gli ho più chiesto di fare queste cose insieme.
Invece quando devo prendere una decisione importante vorrei il suo supporto, vorrei che stesse a sentire i miei dubbi e le mie preoccupazioni ed invece si innesca un meccanismo che ci porta subito a litigare, perché io so già che appena proverò a parlargli lui inizierà ad innervosirsi e a mostrare disinteresse, cercherà di cambiare discorso, mi dirà di fare come voglio e inizierà a dare segni di impazzienza come allontanarsi, mettersi al cellulare a chattare oppure aprendo la porta in attesa di uscire dalla stanza.
Questo porta me ad arrabbiarmi perché la sua totale indifferenza mi ferisce e quindi finiamo immancabilmente a litigare e a sparare giudizi l'uno sull'altro.
Come fare per evitare questo meccanismo che porta in poco tempo a litigare?
Come faccio a parlargli e a ottenere il suo interesse?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La domanda importante mi pare un'altra.

Se non avete in comune né obiettivi su cose importanti, né hobby, né passioni, cosa ci state a fare insieme?

Una relazione può basarsi ad esempio anche solo sulla passione e il contatto intimo, ma se deve essere destinata a durare, non può prescindere dal portare avanti progetti e passioni in modo condiviso.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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dopo
Utente
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Grazie per la risposta. Diciamo che sulle cose importanti la vediamo in maniera molto simile, ad esempio su progetti di vita, lavoro e famiglia la pensiamo allo stesso modo e penso che per questo siamo andati avanti per tanti anni. Ma a me manca il fatto di condividere le cose che mi piacciono e vorrei avere più dialogo con lui. Ma ultimamente, sicuramente anche per il fatto che sono molto nervosa, finiamo sempre per litigare. Ad esempio ieri sera abbiamo litigato e io gli ho detto delle cose cattive e che non penso, solo allo scopo di ferirlo, poi smaltita la rabbia mi sono subito pentita e anche se gli ho detto che non penso quelle cose penso di avere esagerato e che lui sia stato male per le mie parole. Io avrei voluto sentirgli dire che ci tiene a stare con me, ma invece mi ha detto che se la penso così è meglio lasciarci. Mi rendo conto che la sua reazione sia abbastanza normale perché gli ho detto che a me non interessa più stare con lui.
Sta mattina non è successo niente ci siamo comportati quasi come nulla fosse, ma io immagino che lui sia ancora dispiaciuto per le mie parole.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Perdoni la risposta in ritardo, a causa di un problema tecnico non ho visto che aveva già replicato.

Litigare a volte è un modo inconsapevole per mettere una certa distanza dall'altro, per poi sentire il desiderio di riavvicinarsi.

Perché la distanza è un modo brutale, ma efficace per capire quanto si desidera qualcuno.

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