Marito violento contro oggetti

Buongiorno, vorrei chiedere un parere sul comportamento di mio marito.

Siamo sposati da 4 anni e mezzo, ma già all'inizio della convivenza ha sempre avuto delle mancanze di rispetto verso di me più o meno gravi, episodi comunque che accadevano qualche volta.

Purtroppo questo deriva sicuramente anche dalla sua famiglia di origine, il modello educativo avuto dai genitori in cui il marito manca spesso di rispetto alla moglie ed è abituato a non collaborare in casa, cosa che ho visto con i miei occhi.


Un'altra brutta abitudine presa dal padre riguarda il fatto di bestemmiare ed essere irascibile per delle sciocchezze, ho più volte detto a mio marito che non tollero le sue bestemmie a maggior ragione perché abbiamo anche un bambino di 2 anni e non voglio che impari e si abitui a queste cose così come è stato fatto nella famiglia di mio marito.

Lui mi dà ragione e non vorrebbe farlo, ma sostiene di non riuscire a trattenersi a volte, giustificandosi dicendo che il bambino è una peste.

A volte a me sembra però che lo faccia intenzionalmente perché sa benissimo che è una cosa che mi dà fastidio.


Il comportamento più grave però è legato al prendersela con gli oggetti, quando si arrabbia, oltre ad alzare la voce prende qualcosa che ha sotto tiro e lo lancia oppure pesta i piedi per terra con forza.
Notare che gli oggetti con cui se la prende non sono mai di sua proprietà, faccio degli esempi: una volta mentre stava montando il triciclo per il figlio e lui era lì intorno a "disturbarlo " ha perso la pazienza e ha sbattuto il cacciavite più volte contro il tavolino del soggiorno lasciando dei segni e dei buchini.

Tavolino che apparteneva a mia nonna paterna, per l esattezza.

Un'altra volta mi ha visto usare il phon per scaldare un attimo il bambino nel cambio pannolino e -oltre ad inveire contro di me perché a suo dire il phon consuma troppo e non va assolutamente utilizzato per scaldare un attimo (5 minuti) l ambiente- dopo che gli ho detto che l'avrei continuato ad usare, ha staccato il phon e l ha lanciato per terra, rompendo qualche pezzo.

Il phon ovviamente lui non lo usa.


Questi a parer mio non sono atteggiamenti giustificabili e ho paura che il bambino risenta di questo clima e diventi irascibile a sua volta perché considerato "normale".


Mio marito ogni tanto si scusa (non sempre) e si rende conto di avere delle reazioni esagerate ma le cose poi non cambiano perché questi episodi si ripetono.

Io non sono felice ovviamente di questa situazione, penso che la corda per me si sia già spezzata da tempo, ma non credo comunque che se gli proponessi di farsi aiutare da uno psicologo lui accetterebbe.

Pensare però di dover passare il resto della vita con una persona così, essendo poi ancora giovane, un po' mi rattrista.
[#1]
Dr.ssa Angela Montuori Psicologo, Psicoterapeuta 56 3
Gent.Le Utente,
Indubbiamente i modelli educativi a cui siamo esposti hanno una loro valenza nel percorso di costruzione della personalità e del comportamento di un individuo ma è pur vero che possono essere modificati.
Il primo passo è proprio quello di rendersene conto anche se la sola volontà a volte non è sufficiente a modificarli.
A tal proposito lei riferisce che suo marito se ne rende conto, a volte si scusa, non vorrebbe farlo; questi sono, seppur piccoli, i primi tasselli per potersi comportare diversamente.
Comprendo la sua preoccupazione e il suo sconforto tuttavia le consiglio di parlare con calma con suo marito, meglio quando siete soli, per cercare di capire che cosa gli scatta dentro prima e durante quei momenti; quali sono i suoi vissuti emotivi e cognitivi.
Il dialogo deve essere finalizzato per entrambi ad esprimersi, confrontarsi, comprendersi lasciando da parte accuse e colpe.

Dott.ssa Angela Montuori
Psicologa/Psicoterapeuta.