Terapia di coppia

Buonasera,
vorrei chiedere un Vs.
gentile parere circa un percorso di terapia di coppia.

Per poter seguire un percorso di coppia è necessario intraprendere prima un percorso individuale?
Nel caso esiste un protocollo che prevede questo?

Oppure è possibile eseguire questo percorso direttamente assieme al coniuge?

Ringraziando della disponibilità l'occasione per porgere Cordiali Saluti

Igor
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile Igor,

Detta in breve, la terapia di coppia serve quando il problema sta nella coppia, cioè quando è dovuto alla relazione tra quelle due specifiche persone. Si tenga conto che la terapia di coppia vale per ogni tipo di coppia, ad esempio madre-figlia, sorelle, ecc., e non solo per la coppia affettiva o sessuale come generalmente si ritiene.

Invece quando esistono sì problemi nella coppia, ma essi vanno considerati come la conseguenza di una problematica/disturbo/disfunzione, *individuale* (cioè della singola persona), allora può essere utile o necessario un percorso individuale.
In questo secondo caso talvolta si abbina una percorso di coppia alla psicoterapia individuale; ovviamente con due Psicoterapeut* differenti secondo l'approccio teorico che seguo.

Facciamo l'esempio di una problematica sessuologica, ad esempio una disfunzione erettile in una coppia eterosessuale. Può darsi che il lui abbia (sofferto) di tale disfunzione con tutte le sue partner e fin dall'inizio. Ma potrebbe accadere, per converso, che gli succeda solo con questa specifica partner, ad esempio la moglie.
Pur in presenza della stessa problematica fisica sono situazioni del tutto differenti, che andranno diagnosticate e opportunamente indirizzate dal punto di vista clinico nel corso delle due-tre prime sedute.

Se ci dirà qualcosa di più sulla Sua situazione, potremo essere più concreti.

Cordiali Saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottoressa Brunialti,
La ringrazio per la risposta.
La situazione è molto complessa e sarebbe davvero lunga da spiegare interamente, specialmente in modo chiaro fornendo tutte le informazioni necessarie.
Cerco di riassumere il più possibile provando a dare i dati principali.
C'è un problema con mia moglie e questo sta portando ad una separazione.
Ho scoperto un tradimento da parte sua e come "giustificazione" ho ricevuto che non si sente apprezzata, che la tratto come una bambina, la do per scontata... Cose di cui non me ne ha mai parlato. Premetto che abbiamo sempre parlato se c'era qualcosa che non andasse. Proprio per questo principio da quella scoperta, ho sempre chiesto di confrontarci per capire i malesseri e intervenire di conseguenza, al fine di recuperare il rapporto, ma ciò non è mai avvenuto (non sono mai riuscito nemmeno a parlare anche d'altro) anche perché mia moglie quel giorno se ne andò da casa. Personalmente ritengo che un confronto tra le due parti sia il primo passo da fare, senza precludere successivamente, qualora il confronto non dovesse portare a dei risultati, un percorso di coppia.
Da parte mia, e fino a prova contraria anche da mia moglie quantomeno a detta sua, c'era la volontà di intraprendere questo tipo di percorso, ma una psicologa conosciuta sosterebbe che prima di intraprendere un percorso di coppia è necessario intraprenderne prima uno individuale.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, ma qualora dovesse ritenere necessario avere più informazioni e dettagli non esiti a dirmelo.
La ringrazio per la disponibilità.

Igor
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Utente
Utente
Piccola ma fondamentale precisazione circa la seguente frase, nella quale ho indicato in maiuscolo le modifiche: Ho scoperto un tradimento da parte sua e come "giustificazione" ho ricevuto che non si sente apprezzata, che SI SENTE TRATTATA come una bambina, CHE SI SENTE DATA per scontata...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

".. Personalmente ritengo che un confronto tra le due parti sia il primo passo da fare..", Lei ci dice.
Il "confronto" si fa in tribunale, nel setting psicologico ha luogo *l'ascolto* reciproco.

Certo, è necessario che l* specialista sia in grado di predisporre e governare la situazione. Nel caso descritto occorre un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta, specializzat* in psicoterapia familiare e con esperienza.
Sempre che le due persone siano entrambe disponibili a mettersi in gioco, e che non ci si trovi "fuori tempo massimo", purtroppo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
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Utente
Egregia Dottoressa,
ovviamente la mia frase che Lei riporta è contestualizzata come "confronto" un semplice dialogo, che comprende ovviamente anche l'ascolto reciproco, propedeutico alla risoluzione delle problematiche e della situazione. Nessuno ha menzionato tribunale o altro.

Al di là di questo, vorrei capire se quanto riferito dalla psicologa sia veritiero, ovvero che prima di intraprendere un percorso di coppia sia necessario uno individuale.
Dalla Sua risposta, deduco che non sia necessario, ma non vorrei aver mal interpretato.

La ringrazio per la delucidazione.

Cordiali Saluti

Igor
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
"...prima di intraprendere un percorso di coppia sia necessario uno individuale..."

In termini generali ho risposto il #1.
In termini personalizzati, rispetto a noi che siamo online, la Sua Psy possiede maggiori elementi di valutazione per il semplice motivo che Vi conosce di persona.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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