Relazione a distanza e disagio non compreso con un amico (da parte mia nei suoi confronti)

Salve, sono una ragazza che ha una relazione a distanza da 2 anni e mezzo (entrambi studiamo, ma in due regioni diverse).

E' stato colpo di fulmine, lui ci provava molto ed io gli scrissi.
Cosa tira cosa e abbiamo iniziato una frequentazione sotto un'etichetta.
Entrambi consapevoli che ce l'eravamo data per continuare a frequentarci, infatti, effettivamente è stato dopo 3/4 mesi che i nostri sentimenti sono cresciuti e ci siamo dichiarati e ci siamo sentiti fidanzati.

Ora, nel primo anno di relazione ero io a chiedere molte attenzioni, ero molto spaventata da una nuova relazione essendo che ne ero uscita da una scottata di soli 6 mesi, dove questo tizio non provava nulla per me e mi ha solo presa in giro e di conseguenza l'ho lasciato.
Quindi, con il mio attuale ragazzo essendo che abbiamo iniziato la nostra relazione a distanza, necessitavo di molte chiamate e videochiamate, di attenzioni e rassicurazioni ed è stato sempre molto disponibile nei miei confronti.

In quest'ultimo periodo ci siamo un po' invertiti, era lui a necessitare di attenzioni; è stato un periodo stressante dove litigavamo molto spesso.
Ho provato a dargli quello che potevo essendo che ho dovuto fare molte cose nel periodo in cui lui aveva bisogno di più.

Noi parliamo di tutto e forse il fatto che non riuscissi per questioni di tempistiche è stato pesante; ora che ho meno cose riesco ad essere più presente e stiamo cercando di capire una cosa che mi è successa recentemente con un mio amico.

Siamo stati insieme 3/4 giorni, ma forse me servivano di più dopo tanto tempo che non ci vedevamo...
Abbiamo parlato delle nostre problematiche, abbiamo messo in evidenza i nostri disagi...
Dopo che è rientrato a casa, una sera stesso uscita con degli amici, è successivamente ci hanno raggiunti altri amici, dove con loro stava questo ragazzo (si chiama come lui).

Ho provato ansia, ho sudato e mi sono venute le vampate di calore.
Non capisco davvero il perché di quel disagio (ed è la seconda volta che mi è capitato).

Ne ho parlato con il mio ragazzo, perché non sono una persona che si nasconde, ma per cercare di capire cosa mi è successo.
Perché ho avuto questa reazione spropositata?

Grazie mille a chi mi risponderà.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
non è molto chiara la domanda che ci sta rivolgendo, e a dir la verità tutto il suo scritto risulta poco chiaro.
Mi sembra di capire (mi corregga se sbaglio) che lei si è innamorata e addirittura fidanzata con un ragazzo senza averlo mai visto. Vi siete incontrati, in seguito, e vi frequentate adesso con regolarità?
Poi lei ci parla di un'alternanza di attenzioni che vi siete concessi a vicenda, sempre a distanza, sembra, attenzioni che sono state carenti da parte di lei, utente, perché era troppo impegnata in altro. Questo è uno dei limiti delle comunicazioni a distanza: i due non possono sapere quanto ciascuno sia impegnato in altro.
Infine lei ci parla di una cosa accaduta recentemente con un suo amico. "Siamo stati insieme 3/4 giorni, ma forse me servivano di più dopo tanto tempo che non ci vedevamo..."
Qui si comincia a non capire più. L'amico vive anche lui fuori? Siete stati insieme, in che senso? Dove?
L'oscurità del suo scritto si accresce quando aggiunge: "Dopo che è rientrato a casa, una sera stesso uscita con degli amici, è successivamente ci hanno raggiunti altri amici, dove con loro stava questo ragazzo (si chiama come lui)".
"Questo ragazzo" chi? Il suo amico? Un altro, a lei sconosciuto?
E "si chiama come lui", cosa vuol dire? Come chi? Come il suo ragazzo? Come l'amico andato forse via?
A questo punto lei ha avuto un disturbo emotivo, ed era la seconda volta, scrive, che le capitava questo.
Non avendoci fatto capire quale episodio esattamente ha determinato questo suo disturbo, vorrei invitarla a riscriverci. Con l'occasione, oltre a chiarire i vari punti oscuri, può descrivere anche la prima circostanza in cui si è prodotto il suo disturbo.
Siamo pronti a leggerla di nuovo. Una raccomandazione: scriva prima su un foglio word, che le permetterà di rileggere e di correggere oscurità ed errori.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com