Come comportarsi con un padre tossico e ansioso

Ho 23 anni, non sono certamente un figlio modello, nel senso che attualmente non ho trovato la mia strada e questo nel tempo mi ha portato forse ad una forma di depressione senza capire però l'entità della gravità, da un punto di vista sociale invece non ho mai recato danni ai miei genitori, ho sempre frequentato buone compagnie, mai dato problemi, mai bevuto alcol, non ho nemmeno mai toccato una sigaretta, sempre stato educato e rispettoso nei confronti di tutti, ma purtroppo il fatto di non essere riuscito a trovare la mia strada mi ha rovinato, sentendomi una persona inutile e sottovalutata incapace di fare anche le cose più banali.


Ora preso atto di questa situazione, mio padre certamente non mi aiuta, lui è una persona molto ansiosa, pensate che per 3 volte sul posto del lavoro è venuta l'ambulanza e l'elicottero perché ha avuto attacchi di nervosismo, la prima volta il medico del pronto soccorso ci disse che doveva farsi vedere DA UNO BRAVO (riferito a Psicologo/Psichiatra), un'altra volta è successa qualche giorno fa, il medico che c'era dentro l'elicottero ci disse che quello non era infarto ma crisi d'ansia e nervosismo.

Purtroppo mia madre non è mai riuscita a convincerlo e attualmente nonostante soffra di diabete causato da una nutrizione pessima, lui continua a bere alcol e mangiare dolci e schifezze a volontà.

Io sinceramente vorrei allontanarmi da una persona con così tanti sbalzi d'umore, anche perché sembra che io sia il suo schiavo personale, mi dice di fare questo, quello ecc.
, inoltre ha una mentalità molto retrograda, spesso prende in giro persone in base al loro peso o aspetto estetico ed anche gli omosessuali (addirittura io durante la mia adolescenza ho vissuto come tanti ragazzi crisi di orientamento sessuale, poi ho capito di essere etero, però quegli anni sono stati durissimi perché lui non sapeva niente ma con quelle battute mi ha ferito molto, non immaginerei cosa sarebbe successo se realmente avessi avuto un orientamento sessuale diverso dall'eteroessualità).


Oggi dopo l'ennesima litigata ha detto che da ora in poi cominciano a volare mazzate, poi gli passa il nervosismo e vuole ridere e scherzare.

Io posso capire che una persona abbia degli sbalzi d'umore, ma i suoi sono veramente eccessivi, ripeto io personalmente penso di essere una persona piena di insicurezze e problemi, e sicuramente sbaglio anch'io, ma non so come comportarmi con lui.
[#1]
Dr.ssa Angela Montuori Psicologo, Psicoterapeuta 56 3
Caro Ragazzo,
Metta da parte come comportarsi con suo padre e veniamo al dunque: cioè Lei.
Non capisco bene cosa intende per non essere riuscito a trovare la sua strada.
Tuttavia vista la situazione familiare che riporta, eviti di perdere altro tempo.
Le consiglio pertanto:
Trovare quanto prima un lavoretto per avere una sua autonomia economica e non solo; nel contempo, se non ha terminato gli studi, li completi. Potrà poi trovare un Lavoro.
Le due cose devono andare insieme.
Poi, se la relazione tossica che ha con suo padre dovesse intralciarla nel suo cammino, si vedrà il da farsi.
Per ora e non solo, cammini lei.

Dott.ssa Angela Montuori
Psicologa/Psicoterapeuta

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
riguardo allo studio dopo le superiori iniziai l'università, ma inutile dirle che ci ho perso solo tempo in quanto ho capito che lo studio non era la mia strada, o comunque non ho avuto abbastanza intuito da saper scegliere qualcosa che mi appassionasse veramente.
Questo mi ha portato a fare un progetto retribuito ma che è durato un anno in quanto era un contratto a tempo determinato, il problema è che terminato ciò non ho più trovato lavoro, in quanto nascere e vivere in piccolissime realtà (paesi) e per di più lontani dalle grandi città, è difficile trovare lavoro.

Detto ciò, le dico onestamente che non so cosa vorrei fare, vorrei solamente lavorare ed avere un guadagno dignitoso.
Attualmente il mio progetto di vita è di trasferirmi altrove, in città, quella è la strada che sento voler percorrere, ed appunto lavorare lontano dal mio paese, farmi una nuova vita in poche parole.
Ormai ci penso giorno e notte e l'unica cosa che mi blocca sono appunto i miei genitori che sono contrariati dall'idea ed appunto il riuscire a trovare qualcosa di adatto a me.
Di passioni ne ho ma non sono quel tipo di passioni che si possono trasformare in lavoro.
[#3]
Dr.ssa Angela Montuori Psicologo, Psicoterapeuta 56 3
Caro Ragazzo,
Smetta di pensarci giorno e notte; smetta di bloccarsi perché i suoi genitori sono contrariati dall’idea.
Se andare via da un paesino che non le offre opportunità è ciò che realmente vuole e lo ha ben valutato, prosegua.
Inizi la sua vita .
Un’ultima, ma non perché di minore importanza, sono spesso le passioni che ci portano a.
Valuti bene.
La saluto.

Dott.ssa Angela Montuori
Psicologa/Psicoterapeuta

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