Problemi di coppia, situazione di ansia

Buongiorno a tutti, scrivo per quanto riguarda una situazione che ho da un po di tempo con la persona con cui ho una relazione, per capirci chiameremo questa persona F.
Io e F siamo fidanzati da 5 anni e nell'ultimo anno condividiamo casa poiché siamo entrambi impegnati con l'università nello stesso paese.
Le cose tra di noi non sono sempre state rose e fiori, anzi, abbiamo avuto i nostri alti e bassi ma nonostante ciò siamo una coppia che tiene a questa relazione e al nostro legame, c'è sempre stato amore tra di noi e siamo sempre stata una coppia molto attiva.
Ultimamente però questa cosa è cambiata, vi spiego.
F da qualche tempo (circa 4 mesi) ha smesso di uscire di casa se non per le necessità e nemmeno.
Il tutto é nato da un episodio scatenando cosi una grande ansia e costringendo F a rinchiudersi in casa.
Detto ciò, io sono una persona molto impegnata e quindi non sono mai a casa, mentre lui è sempre a casa a fare niente, sempre a letto, non esce mai e non si fa piu niente assieme se non passare del tempo in casa.
Io non gli faccio una colpa, anzi, inoltre é seguito anche da uno psicologo ma non sembrano esserci miglioramenti.
Questa situazione sta diventando insostenibile perche non si possono piu fare progetti, addirittura non si puo fare nemmeno una passeggiata a causa della sua enorme ansia e allora io molte volte mi ritrovo a tornare dall'università stanca morta che devo anche provvedere a fare spesa ecc... Mi dispiace di questa cosa perche comunque io amo F ma questa situazione è diventata pesante per me.
Lui non accenna a dei miglioramenti e io non sento piu di avere un fidanzato ma un coinquilino.
Inizialmente ha smesso di dare esami ora ha abbandonato del tutto l'università.
Non so cosa fare, mi dispiace per lui ma non so piu come gestire questa situazione, lui è proprio bloccato con la sua ansia e con i suoi attacchi di panico, sta male quasi ogni giorno, piange ed è quasi sempre giu di morale.
Io ho gia affeontato una situazione cosi e fortunatamente sono riuscita ad uscirne grazie al mio lavoro e all'università ma lui proprio non riesce.
Aiutatemi vi prego, non so come affrontare questa situazione, vorrei di nuovo la mia relazione e il mio fidanzato, ha sempre sofferto di ansia ma non cosi forte come ora da essere cosi invalidante.
Grazie per l'ascolto.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
lei ci sta parlando di una situazione di malattia: "lui è proprio bloccato con la sua ansia e con i suoi attacchi di panico, sta male quasi ogni giorno, piange ed è quasi sempre giu di morale".
Il suo ragazzo è seguito da uno psicologo, ma dati i sintomi immagino che assuma anche farmaci. Posso immaginare la diagnosi, ma ne avete parlato? Lei è autorizzata a ricevere notizie dal curante?
Dalle domande che ci rivolge si ha l'impressione che non sappia di trovarsi di fronte ad una vera e propria malattia, infatti fa un ingenuo parallelo con un suo stato di lieve alterazione dell'umore: "Io ho gia affeontato una situazione cosi e fortunatamente sono riuscita ad uscirne grazie al mio lavoro e all'università ma lui proprio non riesce".
Ma davvero lei crede che le due situazioni siano paragonabili? Se il suo ragazzo passa la giornata a letto da quattro mesi, ed è incapace di provvedere anche alle proprie più elementari necessità, direi di no. La famiglia di lui è informata?
Comprendo benissimo che lei vorrebbe tornare al benessere di un tempo, ma la malattia non ci chiede il permesso per colpirci; richiede invece tanta pazienza per essere curata.
L'unico suggerimento che possiamo darle è quello di farsi autorizzare dal suo ragazzo a ricevere notizie dal curante, e a stabilire anche con il suo aiuto se si sente di restargli vicina e aiutarlo.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2023 al 2023
Ex utente
Dottoressa grazie per la tempestiva risposta. Da quello che ho scritto forse è parso il messaggio che io sminuisca questa cosa ma al contrario non é cosi. Ho passato un anno in una situazione di forte ansia causato da un episodio e fortunatamente sono riuscita ad uscire quindi nessuno piu di me in questo momento potrebbe capirlo. Il mio fidanzato non assume farmaci poiché la psicologa ha reputato giusto per il momento non fargli assumere farmaci e no, non ricevo notizie dal curante ma é proprio il mio fidanzato a parlarmi dei suoi incontri con lo psicologo, io lo ascolto e lo sostengo sempre a differenza della sua famiglia che gli fa solo pressione e non comprende a pieno la situazione e questa cosa non lo fa vivere bene. Vorrei sapere cosa potrei fare per aiutarlo, lui molte volte si arrabbia con me perche lo incoraggio e lo sprono, tant'è che sono stata io a consigliarli di rivolgersi a qualcuno e dopo tante litigate si é convinto. Quindi cos'altro potrei fare per fargli capire che lo sostengo? Vorrei davvero tanto aiutarlo ma non per egoismo mi creda ma per il fatto che sto davvero male a vederlo così. Per il resto non faccio paragoni o parallelismi anzi, comprendo a pieno la situazione e cerco di stargli sempre vicino. Grazie.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
se un giovane non esce di casa da quattro mesi nemmeno per fare la spesa, ha rinunciato a dare esami, rischia di perdere l'appoggio di quelli che ha più vicino (fidanzata e parenti stretti), la sua situazione si presenta compromessa.
Dubito che di quanto lei ci descrive possa dirsi: "Il tutto é nato da un episodio scatenando cosi una grande ansia e costringendo F a rinchiudersi in casa".
Lei non ci racconta l'episodio, ma perfino una rapina a mano armata o altra grave violenza di cui il suo ragazzo sia stato vittima non provoca reazioni così estreme, se non perché ha slatentizzato una fragilità psichica già presente. Per questo la invito a non fare paragoni con la sua stessa situazione.
Piuttosto, i genitori di lui vanno informati. La curante ha effettuato tutti i test opportuni? Lei continua a parlare di "ansia", ma a me pare che ci sia dell'altro.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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