Scelte criticate pesantemente

Gentili Dottori,
Mi ritrovo nuovamente a chiedere un consulto che ha a che fare con il rapporto con uno dei miei fratelli.

Qualche mese fa ho compiuto 50 anni e per mia scelta ho deciso di non festeggiare, nemmeno una torta con i miei fratelli.

Da premettere che non ho passato un bell'anno dal punto di vista professionale...ho cambiato sede e non mi sono trovata per nulla bene a differenza degli altri anni.
Quindi, le premesse non sono belle.

Oltre a ciò, per me, single e senza figli e quindi dal punto di vista affettivo non realizzata, non capisco cosa ci sia da festeggiare...Mi sembra quasi di festeggiare un inizio di triste vecchiaia.
Ma questa è la mia opinione.

Però, poiché vivo con mia madre, la persona più importante e con cui vado molto d'accordo, ho pensato di farmi un weekend fuori e in un certo senso ho voluto "celebrare" così questo compleanno.

Di sicuro se avessi avuto una famiglia, avrei condiviso con loro qualcosa.

Qualche giorno fa, mio fratello, proprio alla fine di una serata tranquilla a casa di mia madre, esordisce con queste parole:" Io comunque vorrei dire una cosa...avresti potuto fare qualcosa...anche una semplice torta perché quando si hanno dei familiari è giusto così ecc ecc.

Ho replicato cercando di fargli capire le mie ragioni e che non ero dell umore adatto, ma lui non ha voluto sentirmi e si è pure arrabbiato sbattendo la porta.

Davvero non ce la faccio più, pensa sempre di sistemare gli altri con alcuni discorsi, sentenzia e rimane fisso nelle sue idee!
L'anno scorso sono stata 5 mesi senza rivolgergli la parola e devo dire che me la passavo meglio così.
Si evitavano discussioni.

Ho sempre timore quando viene lui in casa, solo perché è molto più di grande di me pensa di volermi in un certo senso raddrizzare!
E pensare che quando ero piccola ero molto legata a lui che aveva un carattere mite e paziente.
Poi le cose sono cambiate negli ultimi 15 anni.

Vorrei capire una cosa:
1.Devo sentirmi in colpa per non avere festeggiato?

2.
Cosa dovrei fare per sentite soggezione con mio fratello?

Grazie per l'attenzione
[#1]
Dr. Massimiliano Petrillo Psicologo, Psicoterapeuta 7
Gentile Signora, direi con assoluta certezza che non deve sentirsi in colpa per la sua scelta di non festeggiare. Comprendo l'importanza del 50 compleanno come età di traguardo di vita dove le persone sono portate a fare dei bilanci e spesso delle riflessioni e ritengo assolutamente lecito che lei esprima sensazioni legate a questioni lavorative e personali che, da quello che scrive, non l'hanno soddisfatta, negli ultimi anni, rispetto a quello che magari avrebbe desiderato. Ha scelto di festeggiare con una persona (molto importante) nella modalità più serena tra le scelte possibili, e anche se talvolta famigliari molto vicini possono volere imporre quello che nella loro opinione sia la cosa più giusta da fare, è sempre molto importante per noi stessi affermare e di conseguenza fare, ciò che è più in linea con le nostre modalità di essere. Non credo ci sia da modificare qualcosa della propria personalità soprattutto se amiamo celebrare giorni di festa con poche e selezionate persone, il che non esclude la rispettabilità di chi predilige festosità numerose tra parenti e amici. Immagino sia compito nostro capire quello che ci fa bene e trovare le giuste parole per comunicarlo agli altri a noi vicini proteggendo confini e limiti della nostra persona e in qualche modo richiedere che vengano rispettati. Dare consiglio non vuol dire imporre e immagino che comportamenti "da raddrizzare" debbano essere ben altri, fermo restando che ora lei è una donna pienamente in grado di spiegare le sue scelte e motivarle in funzione dei suoi stati d'animo e di quello che cerca di fare affinchè siano positivi.

Dr. Massimiliano Petrillo