Con mdc dopo un intervento di orchiectomia test sx eseguito aprile 2008 con istologico tumore a

Ho effettuato una tac t.b con mdc dopo un intervento di orchiectomia test sx eseguito aprile 2008 con istologico tumore a cellule sertoli e nessuna terapia adiuvante.Il referto delle pelvi recita:prostata modicamente aumentata di dimensioni a densita disomogenea.Utile controllo con esami di laboratorio ed eventuale esame ecografico transrettale. Il referto del cranio recita:in sede diencefalo ipofisiaria si rileva area grossolanamente rotondeggiante ad aspetto disomogeneo delle dimensioni di 1 cm.Tale area non evidente nel precedente esame TC portato in visione,potrebbe essere verosimilmente compatibile con artefatto tecnico ma meritevole comunque di ulteriore accertamento con esame RM.Capisco il primo referto ma mi chiedo se si possa dare un referto sul cranio di quel genere.
Cosa ne pensate?
Saluti.
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Radiologo interventista, Neuroradiologo, Radiologo attivo dal 2004 al 2014
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Gentile Utente,
senza vedere le immagini è impossibile dirle se si tratta di un artefatto o meno.
Se il radiologo che ha refertato l'esame ha questo dubbio le consiglio di sottoporsi all'esame RM che darà certamente una risposta definitiva.
Cari saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta,ma io intendevo dire che se all'atto della esecuzione della tac risulta qualcosa di anomalo, non dovrebbe essere il radiologo a proporre per esempio una nuova posizione o proiezione per fugare ogni dubbio?
Sentivo dire prima dell'esame che le tac degli esterni sarebbero state refertate on calma, quindi vuol dire che durante l'esecuzione c'era solo il tecnico e non il dottore.E' ovvio che eseguirò la RM per togliere tutti i dubbi ,ma questo non mi sembra un modo corretto di lavorare.
Saluti e grazie
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Radiologo interventista, Neuroradiologo, Radiologo attivo dal 2004 al 2014
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Gentile Utente,
una sospetta alterazione di 1 cm nella regione diencefalo-ipofisaria potrebbe non essere caratterizzata con certezza neanche dopo modificazioni dei parametri di studio Tac (a seconda del tipo di apparecchiatura in dotazione) e avrebbe necessitato probabilmente anche di una diversa tecnica di somministrazione del mezzo di contrasto per una valutazione mirata.
Se si nota un'alterazione del genere dopo uno studio che ha parametri e modalità di infusione del contrasto programmati preliminarmente per una valutazione total body è inutile sottoporre il paziente a un'ulteriore dose di radiazioni che potrebbe non essere dirimente. Credo quindi sia stato corretto il modo di agire del radiologo e anzi molto scrupoloso per il suo bene.
Non so risponderle invece riguardo alla presenza effettiva del radiologo durante l'esame, ma per legge quando viene eseguito un qualsivoglia esame che richiede somministrazione di contrasto il radiologo deve essere presente. La refertazione "con calma" dipende il più delle volte dal notevole carico di lavoro quotidiano e dal lavoro amministrativo e burocratico degli impiegati preposti alla consegna degli esami refertati (questo almeno nelle strutture pubbliche). Dal punto di vista del lavoro del radiologo con buona approssimazione posso dirle che un'attenta e approfondita valutazione di una Tac total-body richiede dai 15 ai 20 minuti d'orologio; consideri che spesso in una sessione (mattina o pomeriggio) in una struttura pubblica si eseguono almeno 15-20 Tac del genere e che oltre alla refertazione il radiologo deve discutere casi con colleghi dei reparti, formare studenti (se è all'università), ecc. E' quindi giusto, giudizioso e utile per il bene dei pazienti che tali esami vengano consegnati con i tempi adeguati, tranne ovviamente in caso di urgenza/emergenza clinica.
Spero di esserle stato utile e, se crede, ci tenga aggiornati sui risultati della RM.
Cari saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,ieri ho ritirato il referto della R.M. e per fortuna è tutto negativo. Quinidi si è trattato di un artefatto tecnico.
Saluti
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