Tempi minimi fra due risonanze magnetiche seno
Buonasera, dovrò fare una risonanza magnetica con e senza mezzo di contrasto alle mammelle ( premetto che a dx l'anno scorso sono stata operata per un carcinoma duttale infiltrante e ora dovrò fare risonanza perchè mammografia ha evidenziato alla mammella sinistra "piccola areola di modica maggiore consistenza di carattere aspecifico nei piani profondi del settore paraequatoriale). Poichè sono un pò in ansia per questo esame che dovrò fare, ammesso che il risultato lasci ancora qualche dubbio, quanto tempo deve passare per fare un'ulteriore nuova risonanza? In pratica la mammografia si può fare una volta l'anno ma per quanto riguarda la risonanza magnetica quanto tempo minimo deve passare fra una risonanza e l'altra? Grazie.
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Non esistono parametri o limiti assoluti agli esami diagnostici; un buon iter diagnostico prevede e richiede la valutazione di ogni singolo paziente in relazione a quello che si deve studiare ( per es. la mammografia può ripeterla anche ogni sei mesi se necessario così come qualsiasi esame).
Detto questo se anche la RM lascia dei reperti dubbi e in considerazione della presenza un anno fa di un carcinoma duttale infiltrante a destra penso che i colleghi che la hanno in cura opteranno per una biopsia senza necessariamente allungare tempi con altre procedure diagnostiche.
Detto questo se anche la RM lascia dei reperti dubbi e in considerazione della presenza un anno fa di un carcinoma duttale infiltrante a destra penso che i colleghi che la hanno in cura opteranno per una biopsia senza necessariamente allungare tempi con altre procedure diagnostiche.
Dr. Giovanni De Paula
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Utente
Grazie dottore per la risposta. Vorrei chiedere un'altra cosa. Relativamente alla mammografia da cui si evinse che avevo un tumore, poichè il referto diceva "si rileva un cluster di fini microcalcificazioni e si consiglia biopsia escissionale" , dal momento che poi all'istologico è risultato un carcinoma infiltrante G3 e per giunta con 5 linfonodi positivi su 13, spesso mi chiedo come mai il nodulo di cm. 1,5 che mi tolsero non fosse visibile alla mammografia e men che meno fossero presenti segni che denotassero il carattere infiltrante della lesione. O semplicemente "cluster di fini microcalcificazioni" può essere esso stesso un tumore? Dico questo perchè dove feci la mammografia mi dissero che "cluster di fini microcalcificazioni" si riferisce a qualcosa che negli anni potrà essere un tumore. Io invece alla prova dei fatti già avevo il tumore e anche con interessamento linfonodale. O magari queste difficoltà interpretative dipendono anche dal fatto di avere seni piuttosto densi? Da aggiungere peraltro che la mammografia che feci l'anno precedente era tutto ok (come del resto anche le ecografie che faccio ogni sei mesi). In un anno può svilupparsi un tumore che invade anche i linfonodi? Probabilmente allora anche la mammografia ha dei limiti. Spesso mi chiedo se sono riuscita comunque ad intervenire per tempo. Io ho 48 anni e mi hanno anche detto che nelle persone non molto avanti negli anni come me il tumore al seno esordisce in maniera repentina e aggressiva. Insomma si sta sempre sul chi va là. Grazie dottore per la Sua attenzione e disponibilità.
[#3]
Per cominciare di base la presenza di microcalcificazioni va sempre indagata perchè è una delle spie più sensibili per carcinoma; sicuramente la presenza di un denso tessuto mammario non aiuta nella definizione dei bordi della lesione perchè bisogna ricordare che il tessuto tumorale, specialmente se cresce molto velocemente, può avere al suo interno delle aree necrotiche che hanno una densità inferiore rispetto al tessuto normale e quindi non generano adeguato contrasto nell'immagine.
Un tumore certo che può svilupparsi in un anno, magari per eccessiva aggressività, come può anche darsi che già era presente ma in una forma talmente iniziale da non essere ancora visibile con i mezzi diagnostici a disposizione ( per assurdo se avesse ritardato la mammagrafia di un paio di mesi per un qualsiasi motivo all'ultimo esame negativo magari si sarebbe visto) ma i discorsi "a posteriori " lasciano il tempo che trovano e poi bisognerebbe confrontare le due immagini.
Inoltre l'età non è il solo fattore che determina l'aggressività, ci sono le abitudini di vita, la familiarità, l'alimentazione, la nulliparità.
Un tumore certo che può svilupparsi in un anno, magari per eccessiva aggressività, come può anche darsi che già era presente ma in una forma talmente iniziale da non essere ancora visibile con i mezzi diagnostici a disposizione ( per assurdo se avesse ritardato la mammagrafia di un paio di mesi per un qualsiasi motivo all'ultimo esame negativo magari si sarebbe visto) ma i discorsi "a posteriori " lasciano il tempo che trovano e poi bisognerebbe confrontare le due immagini.
Inoltre l'età non è il solo fattore che determina l'aggressività, ci sono le abitudini di vita, la familiarità, l'alimentazione, la nulliparità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.8k visite dal 25/10/2016.
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