Radioterapia a metastasi linfonodale
Mio marito, 64 anni, è affetto da KA prostatico con Gleason 4+3 e PSA
iniziale 6.
E'' stato curato quattro anni fa con radioterapia conformazionale e
trattamento ormonale coadiuvante con Casodex 150. Dopo circa due anni e mezzo il PSA ha ricominciato a salire fino a circa 5.
Una PET con colina ha evidenziato malattia linfonodale su 8 infonodi. Dopo un anno di blocco androgenico totale purtroppo ha il PSA di nuovo in risalita ( passato in 3 mesi da 0.07 a 0.60) e nuovi linfonodi positivi alla TAC di controllo dopo un anno di trattamento.
Gli è stata consigliata una radioterapia del bacino per sterilizzare i linfonodi ed il proseguimento del Blocco androgenico totale, ma noi siamo dubbiosi.
Può essere una soluzione risolutiva?
Non sarebbe meglio subito una linfadenectomia e/o una prostactemia di salvataggio?
Dopo una radioterapia i linfonodi saranno ancora funzionanti?
Che danni si possono avere a colon ed intestino?
E in caso di insuccesso si potra' ancora eseguire la linfadenectomia e/o una prostactemia di salvataggio?
Scusatemi per le tante domande ma la questione è molto controversa e poco dibattuta. Grazie e cordiali saluti.
Francesca
iniziale 6.
E'' stato curato quattro anni fa con radioterapia conformazionale e
trattamento ormonale coadiuvante con Casodex 150. Dopo circa due anni e mezzo il PSA ha ricominciato a salire fino a circa 5.
Una PET con colina ha evidenziato malattia linfonodale su 8 infonodi. Dopo un anno di blocco androgenico totale purtroppo ha il PSA di nuovo in risalita ( passato in 3 mesi da 0.07 a 0.60) e nuovi linfonodi positivi alla TAC di controllo dopo un anno di trattamento.
Gli è stata consigliata una radioterapia del bacino per sterilizzare i linfonodi ed il proseguimento del Blocco androgenico totale, ma noi siamo dubbiosi.
Può essere una soluzione risolutiva?
Non sarebbe meglio subito una linfadenectomia e/o una prostactemia di salvataggio?
Dopo una radioterapia i linfonodi saranno ancora funzionanti?
Che danni si possono avere a colon ed intestino?
E in caso di insuccesso si potra' ancora eseguire la linfadenectomia e/o una prostactemia di salvataggio?
Scusatemi per le tante domande ma la questione è molto controversa e poco dibattuta. Grazie e cordiali saluti.
Francesca
[#1]
La linfadenectomia, in caso di metastasi linfonodale da prostata, dopo trattamento primario, ha un ruolo solo diagnostico, a mia conoscenza, ma nessuna evidenza di efficacia terapeutica.
Ci sono pochi dati sul ruolo della radioterapia e posso dire che presso il San Raffaele di Milano è attivo uno studio che utilizza le immagini PET con colina per colpire con precisione le sedi linfonodali di malattia dopo fallimento da terapia primaria sulla prostata. Su 25 pazienti, nella nostra esperienza, quasi tutti hanno manifestato dopo il trattamento, una riduzione del PSA e molti una negativizzazione della PET con colina post trattamento, allontanando di molto l'inizio della eventuale terapia sistemica di chemioterapia. Per minimizzare gli effetti collaterali noi utilizziamo, come metodica di radioterapia, la Tomoterapia, una delle armi più precise per colpire le sedi di malattia minimizzando o annullando gli effetti collaterali agli organi a rischio.
Comunque è giusto anche chiedere un consulto a degli urologi per valutare il rapporto rischio/beneficio di un intervento di prostatectomia e linfoadenectomia pelvica e retroperitoneale.
Ci sono pochi dati sul ruolo della radioterapia e posso dire che presso il San Raffaele di Milano è attivo uno studio che utilizza le immagini PET con colina per colpire con precisione le sedi linfonodali di malattia dopo fallimento da terapia primaria sulla prostata. Su 25 pazienti, nella nostra esperienza, quasi tutti hanno manifestato dopo il trattamento, una riduzione del PSA e molti una negativizzazione della PET con colina post trattamento, allontanando di molto l'inizio della eventuale terapia sistemica di chemioterapia. Per minimizzare gli effetti collaterali noi utilizziamo, come metodica di radioterapia, la Tomoterapia, una delle armi più precise per colpire le sedi di malattia minimizzando o annullando gli effetti collaterali agli organi a rischio.
Comunque è giusto anche chiedere un consulto a degli urologi per valutare il rapporto rischio/beneficio di un intervento di prostatectomia e linfoadenectomia pelvica e retroperitoneale.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#2]
Utente
Egr. Dr. Alongi, La ringrazio molto per la Sua tempestiva risposta che mi dà qualche speranza. Non appena avremo preso una decisione sarà mia premura informarLa. Per quanto riguarda la linfadenectomia retroperitoneale il consiglio di sottoporsi all'operazione ce l'aveva dato il Prof. Rigatti, che esegue questo tipo di intervento chirurgico proprio al San Raffaele, con intento curativo e non stadiante. Stiamo cercando però di saperne di più prima di prendere una decisione così importante. Cari saluti e grazie ancora. Francesca
[#4]
Forse non ha fatto caso che il dr. Alongi, troppo onesto per farlo rilevare,lavora al S.Raffaele.
Approfondimenti
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/
e
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/lifonodisentinella.htm
Cordiali saluti
Approfondimenti
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/
e
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/lifonodisentinella.htm
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#6]
Utente
Abbiamo preso una decisione. In considerazione anche del consiglio dell' urologo che l'ha in cura, mio marito si sottoporrà a radioterapia sui linfonodi. Data la situazione pare che sia l'unica strada praticabile.
Effettuerà una PET con colina per vedere se ci sono metastasi alle ossa. Personalmente penso che ci siano sono buone speranze che le cellule tumorali siano confinate ai soli linfonodi visto che l'ultimo PSA era 0,60, anche se in corso di BAT.
In questo caso non ci sarà comunque guarigione ma un controllo sulla malattia e sospensione della BAT, almeno per un po'. L'urologo ci ha rincuorati e dato un po' di fiducia nel futuro dicendo che la malattia in questo modo si può controllare per un lungo periodo.
Mi è sembrato giusto informarVi di ciò e ringraziarVi ulteriormente per la Vostra disponibilità.
Cordiali saluti. Francesca
Effettuerà una PET con colina per vedere se ci sono metastasi alle ossa. Personalmente penso che ci siano sono buone speranze che le cellule tumorali siano confinate ai soli linfonodi visto che l'ultimo PSA era 0,60, anche se in corso di BAT.
In questo caso non ci sarà comunque guarigione ma un controllo sulla malattia e sospensione della BAT, almeno per un po'. L'urologo ci ha rincuorati e dato un po' di fiducia nel futuro dicendo che la malattia in questo modo si può controllare per un lungo periodo.
Mi è sembrato giusto informarVi di ciò e ringraziarVi ulteriormente per la Vostra disponibilità.
Cordiali saluti. Francesca
[#7]
Utente
Abbiamo preso una decisione. In considerazione anche del consiglio dell' urologo che l'ha in cura, mio marito si sottoporrà a radioterapia sui linfonodi. Data la situazione pare che sia l'unica strada praticabile.
Effettuerà una PET con colina per vedere se ci sono metastasi alle ossa. Personalmente penso che ci siano sono buone speranze che le cellule tumorali siano confinate ai soli linfonodi visto che l'ultimo PSA era 0,60, anche se in corso di BAT.
In questo caso non ci sarà comunque guarigione ma un controllo sulla malattia e sospensione della BAT, almeno per un po'. L'urologo ci ha rincuorati e dato un po' di fiducia nel futuro dicendo che la malattia in questo modo si può controllare per un lungo periodo.
Mi è sembrato giusto informarVi di ciò e ringraziarVi ulteriormente per la Vostra disponibilità.
Cordiali saluti. Francesca
Effettuerà una PET con colina per vedere se ci sono metastasi alle ossa. Personalmente penso che ci siano sono buone speranze che le cellule tumorali siano confinate ai soli linfonodi visto che l'ultimo PSA era 0,60, anche se in corso di BAT.
In questo caso non ci sarà comunque guarigione ma un controllo sulla malattia e sospensione della BAT, almeno per un po'. L'urologo ci ha rincuorati e dato un po' di fiducia nel futuro dicendo che la malattia in questo modo si può controllare per un lungo periodo.
Mi è sembrato giusto informarVi di ciò e ringraziarVi ulteriormente per la Vostra disponibilità.
Cordiali saluti. Francesca
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 21.9k visite dal 13/10/2008.
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