Mancata diagnosi da più di un anno
Speriamo di essere nella sezione giusta:
In pratica poco dopo essermi negativizzata dal Covid (dicembre 2021) ho iniziato ad accusare una serie di sintomi ricorrenti che mi rendono difficile tornare a una vita quotidiana normale e una febbricola/brividi ricorrenti in numero di giorni crescente (da una volta al mese a quasi tutti i giorni) che appariva più facilmente in momenti di stress fisico (mestruazioni, sforzi ecc)
Da inizio estate di quest'anno poi è spuntato un linfonodo solido al tatto e non dolente tra la vena del collo e il retro e un mal di gola crescente.
Inutile dire che nonostante i sintomi invalidanti e poco rispondenti ai farmaci (fatto pure antibiotico di recente) gli esami del sangue e l'ecografia al collo sono nella norma.
Idem altri esami di ogni genere.
Cosa può essere?
Non so se pensare a un tumore, a un infezione o alla sindrome da fatica cronica/long Covid.
Tra i sintomi:
Caduta abbondante di capelli, brividi, forte e diversa cefalea, a volte disturbi gastrointestinali, temperatura tra 36.7 e 37.5 a seconda dei giorni accompagnata da malessere, cicli più dolorosi del solito, mancanza di fiato, dolore al torace e tachicardia (se ho i battiti a 63 da sdraiata in piedi nel giro di pochi secondi diventano 100-127 e mi sento stanca), capogiri, debolezza, mal di gola cronico, disturbi visivi, peggioramento in seguito a sforzi, cali di pressione, brividi di freddo specialmente al risveglio.
PS.
Sono iper elastica e sono stata operata di conizzazione quasi un anno fa per CIN3.
resto a disposizione per fornire tutti i dati necessari riguardanti gli esami fatti
La sindrome long-COVID è una nuova entità che rientra nello spettro delle cosiddette sindromi da dolore diffuso cronico. In quanto tale quindi, per poterla diagnosticare occorre escludere altre malattie che potrebbero mimarne la condizione. Da questo, si intuisce come la diagnosi possa, purtroppo, richiedere anche molto tempo e, spesso coloro che ne soffrono effettuano numerosi accertamenti, tutti negativi.
Con i limiti di una valutazione fatta a distanza, sicuramente il suo insieme di sintomi potrebbe essere suggestivo per una sindrome tipo long-COVID; è assolutamente necessaria però una visita approfondita fatta di persona, in cui venga anche presa visione dei vari accertamenti già effettuati. Il reumatologo può sicuramente essere una figura di riferimento in tal senso.
Dott. Bernardo D’Onofrio
Dirigente Medico di Reumatologia
Per prenotazioni in libera professione: donofrio.reumatologia@gmail.com
Spesso mi è stato detto trattarsi di somatizzazione, ma non so quanto un linfonodo gonfio possa venire per stress, sto anche assumendo terapia psichiatrica da qualche tempo ma i sintomi restano lì,
Sono disperata, faccio la vita di una ottantenne, non so come rimediare. Ho paura per il futuro ed il presente..
Mi consiglia altri esami? Dimenticavo, mesi fa avevo le IgG per EBV a 750 e IgM a 10, sebbene non ricordi dolore tonsillare prima di questi episodi. Può essere collegato?
Purtroppo a distanza e senza poterla visitare non riesco sinceramente a consigliarle esami mirati per la sua condizione; se non eseguiti, il controllo della funzione tiroidea e dei livelli di vitamina D sono sicuramente esami che richiedo ai miei pazienti con dolore muscolo-scheletrico cronico. Inoltre, se è presente un linfonodo gonfio, una ecografia mirata per studiarne le caratteristiche può essere utile, sempre se il suo Curante lo ritiene opportuno.
Le IgG aumentate di EBV indicano che in passato ha avuto esposizione al virus della mononucleosi (come la stragrande maggioranza della popolazione generale), ma non è purtroppo databile.
Se sente che sta peggiorando e non si sente tranquilla con i consulti già effettuati, potrebbe eventualmente fare una visita in un grande centro ospedaliero, magari universitario, che seguano i pazienti con sindrome long-COVID .
Dott. Bernardo D’Onofrio
Dirigente Medico di Reumatologia
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Al momento purtroppo non mi è possibile spostarmi dalla mia città, il servizio sanitario della mia provincia non offre molte opportunità.
Come le dicevo l'eco riportava linfonodo ovoidale reattivo 7x4mm e tanti altri più piccoli disseminati.
C'è una novità: sento sotto la mandibola un'altro linfonodo gonfio e dolente e avverto dolore all'orecchio e alla tonsilla dx. C'è del materiale sottopelle che non sembrano i soliti tonsilloliti (spremendo non esce nulla) e neppure placche.
Con il tampone faringeo negativi a gram+ non so che pensare.
Ho preso azitromicina per 3 gg poco più di due settimane fa..
È possibile che ci sia un'infezione di altra natura o un ascesso? Adesso sono ormai mesi che ho male è brividi.
Per problematiche di questo tipo le consiglio di andare prima di tutto dal suo medico curante, così da poterle ispezionare la faringe e valutare i linfonodi; purtroppo senza visitarla è davvero impossibile esprimere giudizi in merito.
Resto a disposizione.
Dott. Bernardo D’Onofrio
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La volta scorsa mi disse che la gola non sembrava male e col tampone negativo mi toglieva il cefodox.
Se ci fossero aggiornamenti le posso scrivere?
La ringrazio, Dottore
Cordiali saluti
Dott. Bernardo D’Onofrio
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