Interv. chirugico ortopedico durante terapia acido alendronico per osteoporosi
Buongiorno,
scrivo per consulto relativo non a me ma a mia moglie:
54 anni, buona salute generale, soffre di osteoporosi piuttosto severa (post menopausa). Attualmente (da 2 mesi) ha in corso terapia di assunzione settimanale di acido alendronico (nome commerciale Bo**sol).
Ora ha intenzione di sottoporsi a intervento chirurgico ortopedico per per rimozione di placca volare al polso (ha questa placca da 1 anno e qualche mese a seguito di frattura da incidente) perché la placca le provoca fastidi. Da precisare che il decorso della frattura è stato del tutto normale e attualmente è ottimamente consolidata a detta dell'ortopedico e delle RX varie.
Ciò premesso, ECCO LA DOMANDA: c'è qualche controindicazione o precauzione opportuna quando si eseguono interventi chirurgici sull'osso mentre è in corso una terapia come quella di cui sopra che agisce sul metabolismo dell'osso stesso? Sarà necessario o consigliabile sospendere o modificare la terapia, eventualmente con quanto anticipo?
Questa terapia sarà un aiuto o un ostacolo alla successiva guarigione? (ci saranno fori di ben 7 viti tolte che dovranno penso "richiudersi" con formazione di nuovo tessuto osseo...)
Grazie
scrivo per consulto relativo non a me ma a mia moglie:
54 anni, buona salute generale, soffre di osteoporosi piuttosto severa (post menopausa). Attualmente (da 2 mesi) ha in corso terapia di assunzione settimanale di acido alendronico (nome commerciale Bo**sol).
Ora ha intenzione di sottoporsi a intervento chirurgico ortopedico per per rimozione di placca volare al polso (ha questa placca da 1 anno e qualche mese a seguito di frattura da incidente) perché la placca le provoca fastidi. Da precisare che il decorso della frattura è stato del tutto normale e attualmente è ottimamente consolidata a detta dell'ortopedico e delle RX varie.
Ciò premesso, ECCO LA DOMANDA: c'è qualche controindicazione o precauzione opportuna quando si eseguono interventi chirurgici sull'osso mentre è in corso una terapia come quella di cui sopra che agisce sul metabolismo dell'osso stesso? Sarà necessario o consigliabile sospendere o modificare la terapia, eventualmente con quanto anticipo?
Questa terapia sarà un aiuto o un ostacolo alla successiva guarigione? (ci saranno fori di ben 7 viti tolte che dovranno penso "richiudersi" con formazione di nuovo tessuto osseo...)
Grazie
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Ha fatto molte domande assieme che a mio giudizio meritano una risposta semplice ma convincente.
Negli interventi ortopedici l’osso riceve un insulto traumatico e spesso deve ospitare corpi estranei come viti oppure impianti protesici. Una migliore strategia per il prima e il dopo è quella di migliorare la trama ossea detta pure “trabecola o matrice” usando una supplementazione alimentare a base di Collagene puro a dosi di almeno 10 grammi al giorno. Usare Bifosfonati significa bloccare il metabolismo osseo, cioè fare nulla.
Negli interventi ortopedici l’osso riceve un insulto traumatico e spesso deve ospitare corpi estranei come viti oppure impianti protesici. Una migliore strategia per il prima e il dopo è quella di migliorare la trama ossea detta pure “trabecola o matrice” usando una supplementazione alimentare a base di Collagene puro a dosi di almeno 10 grammi al giorno. Usare Bifosfonati significa bloccare il metabolismo osseo, cioè fare nulla.
Daniele
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 26/11/2018.
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