Emorragie plica e letto ungueale, malattia di Raynaud
Gentili Medici,
dall’età di 12 anni (quindi da 20 anni circa) soffro di disturbi circolatori bilaterali alle mani. Nei periodi più freddi le mie mani sono fredde e cianotiche per 7-8 ore al giorno.
In inverno soffro spesso di eritema pernio alle dita delle mani. I miei piedi e la punta del mio naso sono costantemente freddi. I disturbi non hanno mai creato però danni permanenti alla cute, né dolori, né difficoltà di mobilità.
Si sospettava una malattia di Raynaud, con prevalenza della fase cianotica (ho notato la fase ischemica solo talvolta, forse 5-6 volte in 20 anni, parecchio sfumata. La maggior parte del tempo le mani sono blu-violacee)
Nel periodo estivo invece, le mie mani e i miei piedi sono talvolta rossi, con vene gonfie.
Sia mia madre che mia sorella soffrono, come me, di fragilità capillare e geloni. Mia sorella presenta inoltre gli stessi miei disturbi: cianosi durante l’inverno e mani rosse in estate.
Mio padre per anni ha sofferto di una grave malattia autoimmune, mai correttamente classificata. Si tratta di una vasculite/morbo di Cogan. La cosa ha ovviamente condizionato in negativo la storia della mia famiglia e la mia infanzia.
Nel 2011, in occasione di un day hospital per un’allergia ad un anestetico locale, l’immunologa notò le mie mani viola. A causa della presunta base genetica delle malattie autoimmuni, mi prescrisse esami del sangue completi per ricerca di autoanticorpi e una capillaroscopia. Gli esami del sangue risultarono totalmente negativi. Il mio medico di base quindi mi tranquillizzatò ipotizzando un Raynaud primario, e ritenne la capillaroscopia non necessaria.
Tuttavia, da 5-6 anni a questa parte, sto
notando delle piccole emorragie sporadiche nella plica ungueale di alcune dita. Se osservo con attenzione, sono visibili finissimi capillari intorno alla base dell’unghia. Tutte le mie unghie sono bicolore. Presentano una fascia rossa nella zona distale, prima del bordo libero. Da vicino, noto in questa zona rossa dei piccolissimi capillari in evidenza. Ho notato inoltre alcune emorragie a scheggia, sempre nella zona distale dell’unghia.
Non ho altri disturbi fisici rilevanti, né alterazioni dermatologiche.
Soffro inoltre di una forma di tachicardia parossistica sopraventricolare abbastanza severa, curata in passato con flecainide, betabloccanti e 3 ablazioni transcatetere, e ho un prolasso mitrale (anche se non credo che tutto ciò sia pertinente al disturbo)
A breve ne parlerò con il mio medico per richiedere una capillaroscopia.
La mia domanda è la seguente: è possibile che questo sia un esordio di una malattia autoimmune, dopo addirittura 20 anni di disturbi circolatori? Non potrebbe essere semplicemente il risultato di anni di Raynaud primario e acrocianosi?
Sono consapevole che potrei essere influenzata dalla brutta esperienza di mio padre, e quindi eccessivamente attenta a questo tipo di micro alterazioni.
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione che deciderete di dedicarmi.
dall’età di 12 anni (quindi da 20 anni circa) soffro di disturbi circolatori bilaterali alle mani. Nei periodi più freddi le mie mani sono fredde e cianotiche per 7-8 ore al giorno.
In inverno soffro spesso di eritema pernio alle dita delle mani. I miei piedi e la punta del mio naso sono costantemente freddi. I disturbi non hanno mai creato però danni permanenti alla cute, né dolori, né difficoltà di mobilità.
Si sospettava una malattia di Raynaud, con prevalenza della fase cianotica (ho notato la fase ischemica solo talvolta, forse 5-6 volte in 20 anni, parecchio sfumata. La maggior parte del tempo le mani sono blu-violacee)
Nel periodo estivo invece, le mie mani e i miei piedi sono talvolta rossi, con vene gonfie.
Sia mia madre che mia sorella soffrono, come me, di fragilità capillare e geloni. Mia sorella presenta inoltre gli stessi miei disturbi: cianosi durante l’inverno e mani rosse in estate.
Mio padre per anni ha sofferto di una grave malattia autoimmune, mai correttamente classificata. Si tratta di una vasculite/morbo di Cogan. La cosa ha ovviamente condizionato in negativo la storia della mia famiglia e la mia infanzia.
Nel 2011, in occasione di un day hospital per un’allergia ad un anestetico locale, l’immunologa notò le mie mani viola. A causa della presunta base genetica delle malattie autoimmuni, mi prescrisse esami del sangue completi per ricerca di autoanticorpi e una capillaroscopia. Gli esami del sangue risultarono totalmente negativi. Il mio medico di base quindi mi tranquillizzatò ipotizzando un Raynaud primario, e ritenne la capillaroscopia non necessaria.
Tuttavia, da 5-6 anni a questa parte, sto
notando delle piccole emorragie sporadiche nella plica ungueale di alcune dita. Se osservo con attenzione, sono visibili finissimi capillari intorno alla base dell’unghia. Tutte le mie unghie sono bicolore. Presentano una fascia rossa nella zona distale, prima del bordo libero. Da vicino, noto in questa zona rossa dei piccolissimi capillari in evidenza. Ho notato inoltre alcune emorragie a scheggia, sempre nella zona distale dell’unghia.
Non ho altri disturbi fisici rilevanti, né alterazioni dermatologiche.
Soffro inoltre di una forma di tachicardia parossistica sopraventricolare abbastanza severa, curata in passato con flecainide, betabloccanti e 3 ablazioni transcatetere, e ho un prolasso mitrale (anche se non credo che tutto ciò sia pertinente al disturbo)
A breve ne parlerò con il mio medico per richiedere una capillaroscopia.
La mia domanda è la seguente: è possibile che questo sia un esordio di una malattia autoimmune, dopo addirittura 20 anni di disturbi circolatori? Non potrebbe essere semplicemente il risultato di anni di Raynaud primario e acrocianosi?
Sono consapevole che potrei essere influenzata dalla brutta esperienza di mio padre, e quindi eccessivamente attenta a questo tipo di micro alterazioni.
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione che deciderete di dedicarmi.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 10/03/2019.
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