Connettivite?

Buongiorno, vorrei poter stare tranquilla ma non ci riesco.
Mio marito, 46 anni, è affetto da miastenia oculare dal 2002, in remissione dei sintomi con terapia steroidea cronica a basse dosi.
Negli ultimi anni mi sto rovinando l’esistenza nella paura di una nuova malattia a livello reumatologico per qualche nuovo sintomo che ogni tanto compare.
Dal 2016 fenomeno di Raynaud: lui però fa uso quasi quotidianamente di strumenti vibranti (trapani) , ha effettuato 2 capillaroscopie con alterazioni minime non degne di allarme. Esami sierologici tutti negativi.
Nel corso degli anni: episodi di dolori articolari e neuropatie ( gli sono state riscontrate 3 ernie cervicali e una lombare) e reflusso gastroesofageo che i medici imputano al cortisone che prende (una gastroscopia effettuata ormai 4 anni fa non ha evidenziato nulla).
Ultimamente: bruciori oculari con sensazione di affaticamento visivo ( gli è stata riscontrata presbiopia non ancora trattata), ed ha rifatto tutto il pannello anticorpale risultato negativo (ana, ena, tiroide, fr, pcr...)
I medici cui si è rivolto dicono che non ci sono elementi utili per diagnosticare una collagenopatia ma tutti questi sintomi che vanno e vengono mi tengono continuamente in ansia e mi fanno pensare a un qualcosa che sfugge...
Vorrei avere un vostro parere: saranno i medici troppi superficiali o io troppo ansiosa?
Mio marito tutto sommato riesce a fare una vita normale ed è molto più rilassato di me. Grazie per la vostra attenzione.
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Dr. Giuseppe Muccari Reumatologo 78 2
Buona sera facendo uso di strumenti vibranti (trapani) la capillaroscopia è suscettibile di avere delle minime alterazioni . Se gli esami reumatologici , ana, ena, ves, pcr ,sono negativi dovrebbe essere tranquilla non ha una connettivite.
La sua ansia , tutto sommato è come il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto , vuole bene a suo marito e questo è meritevole. Spero di averla rassicurata . Cordialità . GM

Dr. giuseppe muccari

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua cortese risposta, cercherò di fare tesoro delle sue parole. In effetti è proprio così: tendenzialmente vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto anche se so che non è l’approccio più giusto per vivere al meglio...certo, la malattia autoimmune di mio marito, con la quale conviviamo da 17 anni , non mi aiuta molto....non è facile non pensarci ma parole come le sue riescono ad aiutarmi. Grazie.
[#3]
Dr. Giuseppe Muccari Reumatologo 78 2
Morti cari saluti . GM
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