Alimentazione personale
buongiorno
scrivo su questo sito perché consigliatomi come molto professionale e serio.
Sono una ragazza di 22 anni con un passato di anoressia (3 anni fa).
sono ancora bassa di peso ma tutto sommato sto bene e non ho più alcun problema con il cibo nel senso che se prima tendevo a rifiutare determinati cibi o cucinare personalmente senza l'uso dell'olio, ora invece mangio normalmente e condito. Il problema si presenta in quanto da circa 6 mesi io tendo solo a mangiare cibi dolci escludendo completamente il salato:
nel senso che ai pasti mangio pasticcini, yogourt gelati, merendine, barrette, cioccolata e fette d torte varie, ma mai pasta o carne o verdure o pane o pesce.
Non perché ne ho paura come si puo pensare con un passato di ex anoressica (la mia anoressia era però molto diversa da quello che si pensa, infatti io mangiavo di tutto non saltavo mai i pasti ma volevo cucinare io se ero a casa perchè non usavo olio, se invece eravamo fuori a pranzo/cena allora mi adeguavo e mangiavo quello che volevo senza farmi paranoie su come era cucinato, magari solo all'inizio ma se ne andava via subito non appena finivo di mangiare. Il mio controllo sul cibo avveniva solo in casa. Se ne avevo la possibilità perché i miei non c'erano allora mangiavo gelato o dolci vari ma mai e poi mai saltavo un pasto. Quindi la mia situazione di anoressia era prevalentemente un aspetto fisico perché per il resto mangiavo normale magari con porzioni solo ridotte). Ora io non capisco perché da un po' io rigetti completamente il cibo salato non avendone voglia ne interesse, mentre ho un'attrazione verso il dolce a livelli elevati. Sia ben chiaro che se io devo uscire a un pranzo con amiche o altri e non avendo l'opportunità di mangiare dolce per le circostanze, mangio salato ma proprio perché devo non perché voglia.
Ho dato una spiegazione a questa mia ''passione'' rivedendo il mio passato in quanto la mia famiglia non è mai stata molto unita, anzi, i miei sono divorziati e le varie litigate o sfuriate tra di loro si riversavano su di me, anche ora che io sono cresciuta loro parlano tra di loro attraverso me e io faccio da tramite ai loro litigi nonostante più volte io abbia cercato di tirarmene fuori e solo da proprio 6-7 mesi io ci sia riuscita finalmente.
Quindi dopo queste premesse vorrei sapere se avrò delle ripercussioni sul mio corpo andando avanti così sperando prima o poi che questo ''amore'' passi o cosa?Avrei inoltre una domanda riguarda il bere quotidiano....è una fissazione che mi è rimasta dall'anoressia: io non bevo acqua.
Non mi piace perché non sa di niente e quindi tendo a bere solo the senza zucchero( ma di quelli tipo belthè o Estathè non quelli in bustina fatti con acqua calda ) e li dolcifico con il dolcificante. Tuttavia anche di the non ne bevo molto, a malapena bevo un sorso al giorno. mi chiederà il perché e io le rispondo:
perché ho paura di vedere il peso sulla bilancia aumentare solo perché bevo. Bada che non uso il termine ingrassare perché sapendo che sono ancora magrolina non mi dà fastidio aumentare di peso, solo se però questo si verifica in quanto io mangio di più, non perché io bevo soltanto. Nonostante poi io non beva vado lo stesso molte volte in bagno a fare pipì e sono anche regolare con le feci. Io attribuisco al fatto che comunque l'acqua è presente anche negli alimenti o sbaglio?? tuttavia ai 2 litri di acqua al giorno non so se ci arrivo solo con il cibo. Cosa dovrei fare??? sforzarmi di bere lo stesso il thè o, visto che non riscontro problemi cosi facendo, andare avanti a bere poco?? e come sconfiggere il problema del bere poco oltre che per mancanza di sete anche per un fatto che riguarda solo il numero sulla bilancia??
scrivo su questo sito perché consigliatomi come molto professionale e serio.
Sono una ragazza di 22 anni con un passato di anoressia (3 anni fa).
sono ancora bassa di peso ma tutto sommato sto bene e non ho più alcun problema con il cibo nel senso che se prima tendevo a rifiutare determinati cibi o cucinare personalmente senza l'uso dell'olio, ora invece mangio normalmente e condito. Il problema si presenta in quanto da circa 6 mesi io tendo solo a mangiare cibi dolci escludendo completamente il salato:
nel senso che ai pasti mangio pasticcini, yogourt gelati, merendine, barrette, cioccolata e fette d torte varie, ma mai pasta o carne o verdure o pane o pesce.
Non perché ne ho paura come si puo pensare con un passato di ex anoressica (la mia anoressia era però molto diversa da quello che si pensa, infatti io mangiavo di tutto non saltavo mai i pasti ma volevo cucinare io se ero a casa perchè non usavo olio, se invece eravamo fuori a pranzo/cena allora mi adeguavo e mangiavo quello che volevo senza farmi paranoie su come era cucinato, magari solo all'inizio ma se ne andava via subito non appena finivo di mangiare. Il mio controllo sul cibo avveniva solo in casa. Se ne avevo la possibilità perché i miei non c'erano allora mangiavo gelato o dolci vari ma mai e poi mai saltavo un pasto. Quindi la mia situazione di anoressia era prevalentemente un aspetto fisico perché per il resto mangiavo normale magari con porzioni solo ridotte). Ora io non capisco perché da un po' io rigetti completamente il cibo salato non avendone voglia ne interesse, mentre ho un'attrazione verso il dolce a livelli elevati. Sia ben chiaro che se io devo uscire a un pranzo con amiche o altri e non avendo l'opportunità di mangiare dolce per le circostanze, mangio salato ma proprio perché devo non perché voglia.
Ho dato una spiegazione a questa mia ''passione'' rivedendo il mio passato in quanto la mia famiglia non è mai stata molto unita, anzi, i miei sono divorziati e le varie litigate o sfuriate tra di loro si riversavano su di me, anche ora che io sono cresciuta loro parlano tra di loro attraverso me e io faccio da tramite ai loro litigi nonostante più volte io abbia cercato di tirarmene fuori e solo da proprio 6-7 mesi io ci sia riuscita finalmente.
Quindi dopo queste premesse vorrei sapere se avrò delle ripercussioni sul mio corpo andando avanti così sperando prima o poi che questo ''amore'' passi o cosa?Avrei inoltre una domanda riguarda il bere quotidiano....è una fissazione che mi è rimasta dall'anoressia: io non bevo acqua.
Non mi piace perché non sa di niente e quindi tendo a bere solo the senza zucchero( ma di quelli tipo belthè o Estathè non quelli in bustina fatti con acqua calda ) e li dolcifico con il dolcificante. Tuttavia anche di the non ne bevo molto, a malapena bevo un sorso al giorno. mi chiederà il perché e io le rispondo:
perché ho paura di vedere il peso sulla bilancia aumentare solo perché bevo. Bada che non uso il termine ingrassare perché sapendo che sono ancora magrolina non mi dà fastidio aumentare di peso, solo se però questo si verifica in quanto io mangio di più, non perché io bevo soltanto. Nonostante poi io non beva vado lo stesso molte volte in bagno a fare pipì e sono anche regolare con le feci. Io attribuisco al fatto che comunque l'acqua è presente anche negli alimenti o sbaglio?? tuttavia ai 2 litri di acqua al giorno non so se ci arrivo solo con il cibo. Cosa dovrei fare??? sforzarmi di bere lo stesso il thè o, visto che non riscontro problemi cosi facendo, andare avanti a bere poco?? e come sconfiggere il problema del bere poco oltre che per mancanza di sete anche per un fatto che riguarda solo il numero sulla bilancia??
[#1]
Gent. utente,
ho letto con la massima attenzione il Suo post e vorrei capire se ha affrontato/affronta il disturbo del comportamento alimentare (DCA) con l'aiuto dello specialista Psicologo/Psicoterapeuta o meno poiché, in prima battuta, è questo il primo intervento di cui avrebbe bisogno oltre ad eventuali, ma di secondaria importanza, consigli dietetici.
In attesa di un Suo eventuale riscontro La saluto cordialmente.
ho letto con la massima attenzione il Suo post e vorrei capire se ha affrontato/affronta il disturbo del comportamento alimentare (DCA) con l'aiuto dello specialista Psicologo/Psicoterapeuta o meno poiché, in prima battuta, è questo il primo intervento di cui avrebbe bisogno oltre ad eventuali, ma di secondaria importanza, consigli dietetici.
In attesa di un Suo eventuale riscontro La saluto cordialmente.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!
[#2]
Utente
no non seguo più psichiatri. Prima quando ero ricoverata in ospedale si e loro stessi mi dissero che il mio passato l'ho sofferto molto a causa dei miei genitori e dei loro litigi o di mio padre che a natale e alle feste comandate non c'era quasi mai adducendo il fatto che era via per lavoro quando poi alla fine si scoprì che aveva un'altra famiglia e lui stesso ai miei 6 anni mi prese da parte e mi chiese cosa ne pensavo di avere un altro fratellino più piccolo (io ne ho uno da parte di mia madre e mio padre di 6 anni più grande di me. Non so se possa esserle utile ma mia madre ha sempre preferito lui a me in generale nonostante io le fossi più vicina e d'aiuto in casa mentre mio fratello si faceva letteralmente i fatti suoi) E io le feste le ho sempre passate male, arrabbiata, delusa o con scoppi di litigi in famiglia che io vivevo con tristezza e rabbia anche se non lo davo a vedere.
[#3]
Come avevo intuito la Sua problematica con il cibo scaturisce da un disagio personale che andrebbe meglio valutata e supportata dallo Psicologo/Psicoterapeuta.
Le farebbe piacere se in questa nostra "chiacchierata" amichevole coinvolgessi qualcuno degli specialisti presenti su questo sito?
Le farebbe piacere se in questa nostra "chiacchierata" amichevole coinvolgessi qualcuno degli specialisti presenti su questo sito?
[#5]
Alla domanda "riguardo il bere" troverà risposta nel seguente articolo pubblicato su questo sito
https://www.medicitalia.it/blog/scienza-dell-alimentazione/1241-e-state-con-l-acqua.html
Prego.
https://www.medicitalia.it/blog/scienza-dell-alimentazione/1241-e-state-con-l-acqua.html
Prego.
[#7]
Mi sembra logico che "queste cose" le sapesse già...ma, come avrà letto, l'acqua è un elemento naturale che non apporta calorie!!!
Questo dovrebbe rassicurarLa sulle osservazioni fatte nel Suo primo post
(...)Avrei inoltre una domanda riguarda il bere quotidiano....è una fissazione che mi è rimasta dall'anoressia: io non bevo acqua.(...)
(...)Tuttavia anche di the non ne bevo molto, a malapena bevo un sorso al giorno. mi chiederà il perché e io le rispondo:
perché ho paura di vedere il peso sulla bilancia aumentare solo perché bevo.(...)
(...)e come sconfiggere il problema del bere poco oltre che per mancanza di sete anche per un fatto che riguarda solo il numero sulla bilancia??(...)
e giustifica la necessità di consultare lo Psicoterapeuta per superare questa ed altre "paure".
Prego!
Questo dovrebbe rassicurarLa sulle osservazioni fatte nel Suo primo post
(...)Avrei inoltre una domanda riguarda il bere quotidiano....è una fissazione che mi è rimasta dall'anoressia: io non bevo acqua.(...)
(...)Tuttavia anche di the non ne bevo molto, a malapena bevo un sorso al giorno. mi chiederà il perché e io le rispondo:
perché ho paura di vedere il peso sulla bilancia aumentare solo perché bevo.(...)
(...)e come sconfiggere il problema del bere poco oltre che per mancanza di sete anche per un fatto che riguarda solo il numero sulla bilancia??(...)
e giustifica la necessità di consultare lo Psicoterapeuta per superare questa ed altre "paure".
Prego!
[#8]
Che il disagio familiare possa aver causato in origine un disturbo del comportamento alimentare, è altamente probabile.
L'altra ipotesi invece potrebbe non esserlo:
>>> Ho dato una spiegazione a questa mia ''passione'' rivedendo il mio passato in quanto la mia famiglia non è mai stata molto unita
>>>
È vero che a volte si rilevano conferme al vecchio adagio "chi ama i dolci ha bisogno di affetto", ma non c'è bisogno di generalizzarlo troppo o prenderlo troppo alla lettera.
Piuttosto, la sua preferenza per certi cibi piuttosto che altri potrebbe essere temporanea e costituire addirittura un segno di miglioramento.
In terapia breve strategica a volte si consiglia ai pazienti con disturbi alimentari di mangiare per un dato periodo solo e soltanto ciò che piace di più. Tipicamente si assiste a un riequilibrio spontaneo dei gusti dopo un tempo abbastanza breve. Dopo alcune settimane di mangiare solo cioccolata o hamburger, la persona si stufa e inizia a desiderare altro.
Uno dei tratti più caratteristici dei disturbi alimentari, specialmente sul versante anoressoide, è l'ossessività. La persona si fissa sulle calorie, sulla bilancia, sul peso, sull'apparenza fisica e non riesce più a schiodare la mente dall'immagine artificialmente perfetta che si è illusa di costruirsi. La realtà è fatta di mezze misure, imperfezioni e compromessi, ma chi soffre di elevata ossessività non riesce ad accettare tale fatto.
Ed invece è proprio questo che occorre imparare. L'(ex) anoressica in particolare deve imparare il significato della parola "flessibilità".
Perciò, un esperimento molto semplice che potrebbe fare è darsi per un certo tempo il permesso di mangiare esclusivamente solo e soltanto ciò che le *piace*, non quello che *dovrebbe* mangiare per dare retta alle ossessioni.
La raccomandazione è comunque di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto nel trattamento dei DCA.
L'altra ipotesi invece potrebbe non esserlo:
>>> Ho dato una spiegazione a questa mia ''passione'' rivedendo il mio passato in quanto la mia famiglia non è mai stata molto unita
>>>
È vero che a volte si rilevano conferme al vecchio adagio "chi ama i dolci ha bisogno di affetto", ma non c'è bisogno di generalizzarlo troppo o prenderlo troppo alla lettera.
Piuttosto, la sua preferenza per certi cibi piuttosto che altri potrebbe essere temporanea e costituire addirittura un segno di miglioramento.
In terapia breve strategica a volte si consiglia ai pazienti con disturbi alimentari di mangiare per un dato periodo solo e soltanto ciò che piace di più. Tipicamente si assiste a un riequilibrio spontaneo dei gusti dopo un tempo abbastanza breve. Dopo alcune settimane di mangiare solo cioccolata o hamburger, la persona si stufa e inizia a desiderare altro.
Uno dei tratti più caratteristici dei disturbi alimentari, specialmente sul versante anoressoide, è l'ossessività. La persona si fissa sulle calorie, sulla bilancia, sul peso, sull'apparenza fisica e non riesce più a schiodare la mente dall'immagine artificialmente perfetta che si è illusa di costruirsi. La realtà è fatta di mezze misure, imperfezioni e compromessi, ma chi soffre di elevata ossessività non riesce ad accettare tale fatto.
Ed invece è proprio questo che occorre imparare. L'(ex) anoressica in particolare deve imparare il significato della parola "flessibilità".
Perciò, un esperimento molto semplice che potrebbe fare è darsi per un certo tempo il permesso di mangiare esclusivamente solo e soltanto ciò che le *piace*, non quello che *dovrebbe* mangiare per dare retta alle ossessioni.
La raccomandazione è comunque di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto nel trattamento dei DCA.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#10]
Il consiglio più importante che possiamo darle è di farsi seguire da uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi del comportamento alimentare, come già detto.
L'esperimento del mangiare ciò di cui ha voglia lo può fare, per un breve tempo e senza crearsi troppe aspettative, perché online non si può intervenire in modo circostanziato ed efficace. Essere seguiti di persona è fondamentale.
L'ossessione delle calorie è solo UNO dei modi in cui si può essere ossessionati. Se rilegge, vede che ho menzionato le calorie all'interno di una lista, non necessariamente inclusiva, ossia si può avere un'ossessione e non le altre. A lei ad esempio spaventa l'idea del peso che aumenta bevendo liquidi, più che mangiare gelati o fette di torta, idea chiaramente contraddittoria. Ma del resto l'ansia, da cui dipende l'ossessività, non è razionale. E infatti il modo migliore per curarla dal punto di vista psicoterapeutico non è attraverso la razionalità.
A proposito dell'uso di dolcificanti: possono rendere PIÙ affamati, perché il cervello sa quando ha bisogno di calorie o di zuccheri e non si lascia ingannare dal solo gusto. Perciò, dando al suo cervello la sensazione del dolce, ma senza calorie, rischia di "attizzarlo" ancora di più.
L'esperimento del mangiare ciò di cui ha voglia lo può fare, per un breve tempo e senza crearsi troppe aspettative, perché online non si può intervenire in modo circostanziato ed efficace. Essere seguiti di persona è fondamentale.
L'ossessione delle calorie è solo UNO dei modi in cui si può essere ossessionati. Se rilegge, vede che ho menzionato le calorie all'interno di una lista, non necessariamente inclusiva, ossia si può avere un'ossessione e non le altre. A lei ad esempio spaventa l'idea del peso che aumenta bevendo liquidi, più che mangiare gelati o fette di torta, idea chiaramente contraddittoria. Ma del resto l'ansia, da cui dipende l'ossessività, non è razionale. E infatti il modo migliore per curarla dal punto di vista psicoterapeutico non è attraverso la razionalità.
A proposito dell'uso di dolcificanti: possono rendere PIÙ affamati, perché il cervello sa quando ha bisogno di calorie o di zuccheri e non si lascia ingannare dal solo gusto. Perciò, dando al suo cervello la sensazione del dolce, ma senza calorie, rischia di "attizzarlo" ancora di più.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 11.7k visite dal 12/01/2014.
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