Una terapia più intensa

buonasera a tutti. Vi scrivo per mia sorella che ha 17 anni ed è anoressica da circa 3 anni e mezzo.
Ha cominciato a ridurre le sue porzioni e a distaccarsi dal mangiare durante i suoi esami di terza media. Ad oggi è alta 175 cm per un peso di 45 chili. La situazione è disperata, praticamente non mangia niente che possa contenere carboidrati o grassi, rifiuta totalmente alimenti come il pane, pasta, carne, pesce, dolci e qualsiasi cosa che non sia verdura o frutta. Inizialmente erano stati fatti dei 'patti' con la nutrizionista secondo cui mia sorella si sarebbe impegnata nel mangiare almeno una fetta di pane tra pranzo e cena e 1o paste a pranzo e 10 a cena. Per un po' di tempo la cosa ha funzionato, sono ormai però 6 mesi che ci 'prende in giro' andando in bagno subito dopo aver mangiato la pasta oppure sputandola in dei fazzoletti mentre finge di soffiarsi il naso. Inoltre ha un sacco di ossessioni ad esempio quella del 'pulito' credo spazzi e passi lo straccio per terra almeno 5 volte al giorno e niente deve essere mai in disordine altrimenti si arrabbia, nessuno può dirle niente; non ascolta e si arrabbia subito. Non esce mai di casa e studia praticamente sempre, fino allo sfinimento. La stiuazione a casa è difficile e del resto lo è sempre stata. nostro padre è bipolare da quando aveva 9 anni in seguito a uno choc e nostra madre dopo 17 anni di matrimonio con lui è finita per ammallarsi pure lei costruendo un fortissimo rapporto con mia sorella in cui praticamente le lascia fare ciò che vuole senza imporsi un minimo non capendo che non facendogli prendere gli integratori e coprendole sempre 'le spalle' le fa solamente del male. Io ho provato più volte a parlarle e a dirle che sbaglia a far finta di niente e che se continuerà così la cosa andrà a finire male. Attualmente mia sorella è in cura da questa nutrizionista che ogni settimana le controlla il peso e da una psicologa in una terapia familiare una volta ogni quindici giorni (a parer mio veramente poco per pretendere dei cambiamenti). Ora so che sono necessari tempi lunghi per uscire da tale malattia, ma mi chiedo: è mai possibile poter risolvere la cosa in questo modo? senza un ricovero? o una terapia più intensa? cosa potrebbe succedere a mia sorella se continua così'? sinceramente, quante possibilità ci sono che sopravviva se le cose non cambiano? e cosa potrei fare io per aiutarla? a chi potrei rivolgermi? grazie mille a tutti voi che risponderete.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. ragazza,

visto le notevoli difficoltà che incontra anche in ambito familiare, Le consiglio di parlarne urgentemente col suo medico curante per indirizzarla al più vicino Centro specializzato presente in una struttura pubblica della zona da cui scrive.

Se vuole ci aggiorni pure.


Prego.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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