Linfonodo ascellare reattivo e noduli ipoecogeni al seno

Ho 23 anni,dal 24 agosto ho i linfonodi ascellari dx inffiammati con dolori abbastanza forti,dato che l'anno precedente mi è successa la stessa cose all'inguine,sotto prescrizione medica ho fatto una cura di anti-infiammatori per un paio di giorni,tutto torna nella normalità, intanto eseguo le analisi del sangue dove tutti i parametri sono nella norma, i primi di settembre ritornano i dolori, quindi effettuo un'ecografia al seno,intanto i linfonodi si gonfiano smisuratamente al tal punto da diventare evidente ad occhio umano, con l'ecografia riscontro due noduli ipoecogeni:uno al seno sinistro un altro al destro e tre linfonoduli reattivi all'ascella destra. Vado dal senologo che non dà nessua importanza ai noduli e mi dà la stessa cura che avevo fatto ad agosto, e in più mi chiede di effettuare test per la mononucleosi nonostante gli avessi fatto vedere le analisi del sangue e che i linfociti sono a norma,dopo la visita per una settimana ho avuto febbre a 39 solo di sera senza nessun sintomo e il battito cardiaco che oscillava tra i 96 e i 106 battiti al minuto,il medico curante mi da altri 3 farmaci anti-infiammatori,cosi che il gonfiore si toglie e la febbre pure, ma appena smetto di prenderli entro le 12 ore mi ritrovo di nuovo i linfonodi gonfi ma non cosi eccessivamente come prima ma comunque evidente ad occhio, ritorno dal senologo che mi prescrive le analisi "complesso torch",e mi prescrive un altro farmaco che mantiene costante il gonfiore,solo che palpandomi il seno destro lo sento duro,ho il ciclo da due giorni però non ho mai avuto questo problema durante il ciclo,anzi di solito succedeva una settimana prima e poi al primo giorno il seno ritornava normale,in più ogni tanto sento delle fitte nel tratto che và dai linfonodi alla mammela. Io sono molto incerta sull'atteggiamento del senologo dato che la seconda volta che mi ha vista era convinto che tutto si era risolto e poi mi ha detto che il problema non è il suo ma del mio medico curante però ci tiene a rivedermi ogni settimana per vedere i vari progressi (che non ci sono). Avrò i risultati delle analisi per mononucleosi e tiroide questa settimana, e farò il complesso torch la prossima,ma la mia domanda è: dovrei ascoltare il parere di un altro senologo dato che non mi sento sicura con l'attuale?(premetto che erano 8 anni che non avevo febbre, non ho mai avuto un herpes in vita mia, mai un raffreddore se non per allergia nei cambi di stagione,non soffro di mal di gola, le analisi del sangue sono perfette, e non ho mai avuto dolori mestruali o altro, cioè fino a pochi mesi fà mi ritenevo "sana" al 100%,non prendo nessun farmaco per nessun motivo dato che non soffro nemmeno di emicrania quindi pure il più banale per me non esiste). Cosa dovrei fare?il senologo mi ha detto addirittura di andare da un ematologo nel caso in cui non riscontravo nessuna infezione dalle analisi o da un internista,ma l'intenista non è il medico curante?
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
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dopo
Utente
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Grazie mille per avermi risposto in poche ore, i post li avevo già letti, sono cosciente del fatto che per fare una diagnosi sicura si debbano fare tanti test, ma volevo avere la certezza che l'iter che stò seguendo fosse corretto dato che ho delle perplessità nei confronti del senologo, domani ricevero le risposte delle analisi per mononucleosi e tiroide poi farò il complesso torch, per l'ematologo credo che mi convenga rivolgermi dopo i risultati dei restanti test, ancora grazie soprattutto per la frase "senza preoccuparsi" mi sento un pò più tranquilla. Grazie ancora.
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