Microcalcificazioni

Gentilissimo Dottore sono una signora di 40 anni, nell ' Aprile del 2007 ho eseguito una mammografia con il seguente esito: si segnalano alcune piccole calcificazioni bilaterali di aspetto displasico.
Il mese scorso ho eseguito un altra mammografia di controllo con il seguente esito :in corrispondenza del QSE a sinistra cluster di microcalcificazioni (BIRads4) si consiglia visita senologica in previsione di mammotone!
Normale reperto a destra.
Sono molto spaventata , se dovessero essere positive che intervento mi aspetterebbe? La ringrazio moltoe buongiorno!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Intanto ancora siamo a livello di un sospetto che dovrà o meno essere confermato. Poichè di recente insorgenza si tratta di un piccolo cluster che potrebbe essere asportato già dal Mammotome.

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html

Stia tranquilla nella peggiore delle ipotesi se la caverà con un "piccolo" intervento conservativo

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la gentilissima risposta, sono già più tranquilla, il 15 ottobre ho la visita senologica, le farò sapere l'esito del mammotone! La ringrazio ancora !!!!!!!
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Utente
Utente
gentilissimo dottore mi scusi se la disturbo ancora ma vorrei un suo parere. oggi ho effettuato la visita senologica ove mi è stata anche eseguita un ecografia ( prima non mi era stata fatta) e il risultato è che si è evidenziato un nodulo di 8,4 mm in cui sono rinchiuse le microcalcificazioni. alla luce di questo mi è stato detto che invece del mammotone mi fanno fare agospirato ec
oguidato! cosa ne pensa? La ringrazio molto!!!
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Dr. Massimo Vergine Senologo, Chirurgo generale 722 15
Buonasera cara utente,
la neoformazione di 8,4 mm. riscontrata all'ecografia necessita di un eventuale prelievo tru-cut in quanto l'esame che l'anatomopatologo può eseguire sul frustolo asportato da maggiori informazioni. Comunque se non è possibile effettuare tale esame va bene anche un agoaspirato che darà comunque informazioni sul tipo di cellule presenti nella neoformazione.
Ci faccia sapere

Cordiali saluti

Prof. Massimo Vergine

www.senologia.eu

Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it

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Utente
Utente
gentilissimo Dottore il 22/10ho eseguito un agospirato ecoguidato e il responso è il seguente:positivo per cellule neoplastiche.Quadro citologico di carcinoma mammario di grado necleare intermedio . classificazione Gruppo Europeo :C5. Il radiologo mi ha detto che naturalmente è da asportare, sarebbe così Gentile da dirmi qualcosa in più? La ringrazio molto e buonasera!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
In considerazione delle dimensioni si tratta di un intervento molto conservativo sulla mammella con l'analisi del Linfonodo sentinella.

Ha tutte le ragioni per affrontarlo con serenità

http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica.htm

Ha già una idea dove eseguirà l'intervento ?
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Utente
Utente
Sì sono in lista per l' intervento all' ieo ! Cosa ne pensa? La ringrazio molto per la comprensione!!!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Ovviamente bene.
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Utente
Utente
gentilissimo dottor Catania il 25-11-09 sono stata operata. ho subito una quadrantectomia con asportazione dei linfonodi ascellari , perchè due erano positivi. l' esame istologico ancora non mi è arrivato ma il cirurgo che mi ha operato mi ha detto che dovrò fare la radioterapia , mi metterà in menopausa e una pastiglia per i prossimi cinque anni!
nell'ecografia di routine mi è stato evidenziato ciò:
fegato di dimensioni normali,ad ecostruttura dismogenea con steatosi di grado lieve e margini regolari.
trama vascolare normorappresentata.
colecisti dismorfica, alitiasica; vie biliari non dilatate.
non evidenza di lesioni focali con significato ripetitivo;in VI e VII segmento si osservono due piccole immagini tonde, iperocogene, di 11e 14 mm,riferibili ad angiomi o a steatosi focale.
Tali immagini sono però di primo riscontro e pertanto meritevoli di approfondimento: si consiglia ecografia con mdc.
Pancreas, milza ed entrambi i reni nella norma.
Non linfoadenopatie.
Sono molto preoccupata cosa ne dice Lei? grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Senza il referto dell'esame istologico completo non posso aggiungere alcun contributo alla sua richiesta.
[#11]
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Utente
Utente
questo è l'esame istologico
pT1cm,(is) (1,1 cm) pN1A (2/24) MX G2 Invasione vascolare estesa
Recettori ormonali: ER95% PgR 65% Ki-67 19% c-
erbB2.debole parziale nel 40% Ca 15-3: 16.2 u/ml
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Utente
Utente
gentile dottore mi scuso per la distrazione e le scrivo il resto dell' esame istologico:
carcinoma duettale a medio grado di differenzazione, bifocale, con aspetti mucinosi, estesa invasione vascolare peritumorale ed estesa componente intraduttale di tipo cribriforme e solido con necrosi. Sono presenti microcalcificazioni.Metastasi linfonodali di carcinoma ai due linfonodi sentinella.
Questo è tutto buongiorno e grazie!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Sono presenti diversi fattori favorevoli, in gran parte,
e solo qualcuno sfavorevole che però probabilmente richiederà una terapia medica adiuvante precauzionale
come ad esempio l'interessamento linfonodale ascellare
(ma se < a 3 a miglior prognosi, mentre nel suo caso sono interessati solo 2/24.

Per quanto riguarda l'invasione vascolare peritumorale (IVP) , la presenza di emboli neoplastici nei vasi linfatici o ematici siti alla periferia del tumore è strettamente correlata alla presenza di metastasi ascellari, ed in questo caso, come il Suo, non ha valore prognostico peggiorativo indipendente per quanto riguarda la sopravvivenza globale. Questo parametro ha maggior valore in assenza di metastasi linfonodali, perchè può rappresentare un parametro prognostico sfavorevole. Inoltre, l'invasione vascolare è strettamente correlata ad un aumentato rischio di recidiva locale a seguito di interventi di chirurgia conservativa.
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