Un intervento chirurgico

Buon giorno,
ho fatto un'ecografia al seno perchè 2 anni fa mi hanno trovato due cisti da tenere sotto controllo, ora nellu'ultimo controllo hanno trovato un'area disomogeneamente ipoecogena, a limiti sfumati, contenente spot ecogeni che si estende per 3,5 cm localizzata a sinistra qqss. Consigliato ago aspirato percutaneo ecoassistito.
Il dott. non ha aspettato il risultato e mi ha consigliato subito una mammografia.
Risultato: mammelle con struttura di tipo denso. A sinistra, tra qqss, presenza di clster di calcificazioni che mostrano una estensione massima di 9 cm; le calcificazioni mostreano densità disomogenea e morfologica irregolaree, in parete, lineare ( R5).
Si esegue completamento diagnostico e su guida ecorafica, prelievo citologico e microistologico con ago da 14 G.
Sono in attesa di risposta, di quest'ultimo esame, e chiedo: a cosa stò andando incontro? Cosa stà a significare la sigla posta tra parentesi R5?
Anche se le risposte a questo esame fossero rassicuranti rischio ugualmente un intervento chirurgico? Nella mia totale ignoranza in materia, mi domando se ad esami pronti e in caso non fosse nulla di grave dovrò comunque sia asportare questo tipo di calcificazioni? Ringrazio chiunque mi sappia informare sinceramente su cosa stò andando incontro. Distinti saluti
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Mi dispiace ma a questo punto per fare una diagnosi occorre avere la pazienza di leggere il referto dell'esame istologico e dalle premesse che descrive è molto probabile che ci sia una indicazione chirurgica.


In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula. E quindi sin qui la procedura seguita è da considerare corretta.
Ma quando si vedono le calcificazioni anche alla ecografia (spesso no) si può fare un esame ecoguidato come nel suo caso.

Ci sono casi di tumore al seno nella sua famiglia ?
Mi risponda dopo aver letto

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/69-i-tumori-sono-ereditari.html

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buona sera,
mi scuso con lei perchè nella lettera non ho descritto in modo particolareggiato alcune cose; e anche per gli errori ortografici.

Ho 33 anni, ho partorito da 9 mesi e stavo allattando fino al giorno della mammografia,(5 giorni fà). Credo che questo non influisca molto sull'esito degli esami, ma è giusto dirglielo.

In famiglia non sono stati riscontrati casi di tumore al seno; da parte paterna mio nonno ha avuto tumore alla prostata dopo i 70 anni; non conosco altri casi in famiglia di parentela stretta con questo tipo di patologie.

La ringrazio per la risposta in tempo reale; giov o ven avrò la risposta al prelievo, e la terrò informata sull'esito e sul da farsi.

Di nuovo grazie
Cordiali saluti
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buona sera,
ho ritirato gli esami:
esame citopatologico:carcinoma duttale con necrosi (c5)
reperto macroscopico:due frustoli agobioptici delle dimensioni in aggregato di 4 cm
Diagnosi istopatologica: frustolo agobioptico di paranchima mammario sede di microfocolaio di carcinoma duttale in situ di alto grado sec. Holland, con necrosi centrale e con immagini sospette di microinvasione.
Si segnala la presenza di calcificazioni e si associa adenoma "da lattazione"
er. neg
pr. neg
Bcl-2 . neg
c-erbB2. + score 3
k167(mib 1): 30%


Sono in lista per una mastectomia,qualche giorno prima mi faranno il linfonodo sentinella.
Peggio di così non poteva andare, vorrei sapere se è giusto tutto ciò,e se c'è la probabilità che tolto il seno sx questo male possa aver invaso altre zone.
Grazie per la sua attenzione.
distinti saluti.
[#4]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Ma non è affatto vero che peggio di così non poteva andare. Poteva andare peggio e come ! Se invece di un carcinoma in situ si fosse trattato di un carcinoma infiltrante.

Faremo il punto della situazione solo dopo l'esame istologico definitivo per poter dire che dopo l'intervento
(che in questi casi non può essere conservativo)
sia da considerarsi, come è probabile, guarita definitivamente.

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle sue parole,
"guarita definitivamente" sarebbe la cosa migliore...
Per quanto riguarda il linfonodo sentinella invece è possibile che il risultato sia un falso positivo, visto che ho allattato fino a 20 gg fà. Togliere i linfonodi del braccio inutilmente mi peserebbe molto. Ci sono altri esami che possano verificare questa cosa?

Cordiali saluti.
[#6]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non ho capito la sua domanda sul linfonodo sentinella

L'analisi è controindicata in gravidanza e DURANTE L'ALLATTAMENTO

http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica_intro.htm
[#7]
dopo
Utente
Utente
Probabilente la mia domanda era formulata male,martedì ho tolto 3 linfonodi, sono in attesa di risposta, e giovedì subirò questa mastectomia. Ho molta paura di questo intervento, ora non mi preoccupa tanto l'impatto visivo che dovrò affrontare con il mio corpo, ma la sala operatoria mi terrorizza. Dalla risonanza magnetica sembra non esserci niente sotto l'ascella e la dott.ssa che mi segue mi ha rassicurato sul fatto che nel mio caso togliere i linfonodi è una misura in più per essere sicuri che su di me non dovrà più metterci le mani.
Ma le immagini sospette di microinvasione cosa stanno a significare?
Spero tanto che sia meno doloroso di quanto penso.
[#8]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
La maggioranza dei carcomi sono invasivi.

Il suo non lo è e c'è solo un sospetto di MICRO(circoscritto) invasione.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Di nuovo buona sera,
è passato un mese, sono stata operata di mastectomia semplice, fortunatamente i linfonodi erano puliti.
Domani ho l'incontro con l'oncologo per discutere della terapia da fare.
Mi è stato tolto un carcinoma duttale in sito di alto grado, ER:neg, PR:neg, c-erb-B2:+++ Ki-67:30%
recettori ormonali e fattori prognostici ER:3% PR:4%.
Non capisco cosa significano tutte queste sigle, secondo Lei che tipo di terapia dovrei affrontare? Mi hanno già detto che la chemio non serve e neanche la radio. Per quanto riguardo la terapia ormonale cosa mi consiglierebbe?
Ho 32 anni mi hanno detto che sono molto giovane per questa terapia, peso 42 kg e dice che è anche abbastanza pesante.
Vorrei un consiglio da Lei.
E' possibile che non debba fare alcun tipo di cura?
Grazie.
Cordiali saluti.
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto