Terapia idonea dopo fase chirurgica ed esame istologico

Gentili dottori, a metà marzo, alla mia compagna di 28 anni, è stato diagnosticato un tumore al seno; operata a fine aprile con quadrantectomia (qqte 8-10) e svuotamento ascellare totale, l'esame istologico ha dato i seguenti: carcinoma duttale infiltrante N.A.S. - G3 dim mm7 x mm7, con carcinosi endolinfatica ed evidente infiltrazione lifocitaria peri ed intra-tumorale, distante 1 mm dal margine profondo di resezione; metastasi in 2 linfonodi adiacenti al tumore e micrometastasi mm 0,3 nel primo dei restanti linfonodi prelevati,assenza di metastasi e di cellule tumorali isolate nei restanti linfonodi prelevati.Grado istologico III , assenza di infiltrazione cutanea ma con invasione vascolare presente; margini di exeresi indenni; stadio patologico TNM ( pT1b - pN1a ), rischio intermedio e score 5,14; recettori per estrogeni e progesterone positivo 0%, indice proliferativo mib-1 positivo al 41%; espressione di her-2/neu 0. Il dottore che ci ha spiegato l'esame istologico ci ha detto che tale patologia è aggressiva; anticipandoci che probabilmente il protocollo terapeutico sarà composto da chemioterapia e poi radioterapia. L'assenza di risposte da parte dei ricettori ormonali è un bene o un male? Secondo voi un protocollo terapeutico adeguato quale potrebbe essere? abbiamo possibilità di sconfiggere la malattia oppure no? e potremmo mai avere dei figli, visto la nostra giovane età è inutile dire che , garantita la sopravvivenza della mia ragazza, sarebbe il nostro desiderio. Grazie per la disponibilità vostra , cordiali saluti R.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Confermo l'aggressività della malattia (c'è una familiarità ?)
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/i%20tumori%20sono%20ereditari.htm
e pertanto la terapia adiuvante (+ la radioterapia) è necessaria.
Purtroppo la negatività dei recettori (che insieme all'Her-2 neu 0 la includono in quel gruppo di tumori definiti "triplo negativo") è da considerare un fattore sfavorevole.

Ovviamente se si propone una terapia aggressiva è perchè ci sono possibilità di cura, se no che senso avrebbe avrebbe il proporla ?

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
Utente
La ringrazio sia della risposta che della velocità con cui mi ha risposto; io non ho potuto essere altrettanto veloce nel ringraziarla e mi scuso, ma siamo molto impegnati tra visite e consulti. Per quanto riguarda la famigliarità, abbiamo scoperto esserci stata con la nonna materna; già 2 staff di medici oncologi ci ha prescritto 6 cicli di chemoterapia denominata FEC+TAX e poi radioterapia, protocollo da seguirsi in questi casi. La ringrazio nuovamente, sentiti saluti e buon lavoro.
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Utente
Utente
Buongiorno gentil.mo dottore, sono di nuovo a chiederle un parere; dopo aver effettuato tutte le terapie come da protocollo ( dall'operazione sono passati circa 2 anni, dal termine dell'ultima terapia, la radioterapia, circa 13 mesi ) la mia compagna, è entrata nel ciclo dei controlli, ogni 6 mesi circa. All'ultimo esame ecografico, in cui è risultato tutto negativo, come i precedenti, il dottore ( tra l'altro uno dei medici chirurghi che ha effettuato l'operazione ) ci ha detto che ci sono possibilità di incorrere in recidiva controlaterale nel qual caso, si dovrebbe ricorrere ad eventuale mastectomia. Le dico che, considerato che sia la mia compagna che io abbiamo superato il trauma psicologico di tutto questo percorso in maniera ottimale, non ci siamo sentiti di porre ulteriori domande, anche se comunque quel colloquio ci ha molto turbati. Pertanto sono a domandarLe, le casistiche nelle patologie uguali a quelle della mia compagna, cosa dicono? è una possibilità remota o probabile? i tempi in cui eventualmente si può manifestare la recidiva? e sarebbe veramente necessario effettuare la mastectomia? La ringrazio sempre del suo prezioso tempo, un saluto.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Le casistiche sono fuorvianti, perchè si riferiscono ad una mediana, mentre l'essenza della natura è proprio la varianza.


>>>ci ha detto che ci sono possibilità di incorrere in recidiva controlaterale nel qual caso, si dovrebbe ricorrere ad eventuale mastectomia. >>

Quelle sono le SUE (*) paure mentre dovrebbe aiutarvi ad elaborare le vostre.

>>quel colloquio ci ha molto turbati>>

Ciò di cui avete bisogno quindi è solo di un colloquio per fare il punto della situazione ed esorcizzi il fantasma che vi è rimasto dentro.


(*) perchè ad esempio non le controbilancia dandovi consigli pratici di prevenzione perchè le sue paure possano essere ridimensionate ?

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Utente
Utente
Sicuramente lo faremo con la nostra dott.ssa oncologa di riferimento. Noi eravamo abbastanza tranquilli, diciamo che siamo consapevoli di aver chiuso una brutta parentesi, purtroppo questo controllo , esame di routine da produrre nella prossima visita di controllo, ha riportato a galla qualche timore. Se posso chiedere, Lei , ad esempio, ne avrebbe qualcuno di consigli pratici a livello di prevenzione?
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Vanno personalizzati, ma ci sono anche provvedimenti di ordine generale sullo stile di vita
(alimentazione + attività fisica in primo luogo)

Nella sezione PREVENZIONE del mio sito potrà trovare qualche risposta.
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