Diagnosi di carcinoma duttale infiltrante

Buongiorno,
Vi scrivo perchè vorrei avere un Vostro gentile parere in merito alla situazione che sta vivendo la mia mamma di 54 anni,che nonostante il carattere forte, ora è molto demoralizzata. Premetto che purtropo non ho nessun esame istologico a disposizione, ma per quanto possa esserVi utile, cercherò comunque di elencare le informazioni forniteci a voce.
A novembre 2005 è stata eseguita l'isterectomia per prolasso uterino (no neoplasie), tuttora ha ancora un' ovaia.
OTTOBRE 2009 eseguito mammotome (con guida sterotassica) per presenza microcalcificazioni sospette, biopsia negativa.
Dopo qualche mese, per scrupolo ci rivolgiamo presso un'altra struttura per controlli.
agosto 2010: da RMN risulta "vascolarizzazione" intorno alle microcalcificazioni e si decide di operare.
1° intervento OTTOBRE 2010: tumorectomia al quadrante superiore esterno dx.
Diagnosi di carcinoma duttale infiltrante, tumore di 8 mm con presenza di microfocolai in zona retroareolare. Si decide per ALLARGAMENTO dei margini di resezione e asportazione linfonodo sentinella.
2° intervento DICEMBRE 2010: allargamento margine e asportazione l.s. (ci dicono che la parte tolta corrisponde circa alla quadrantectomia) Esito: 4 linfonodi asportati negativi, grado tumore G1, margine resezione 1 mm e si decide per radioterapia e eventuale successiva terapia ormonale. Dopo pochi giorni dalla "buona notizia", e dopo consulto tra chirurghi e radioterapisti purtroppo viene rivalutato tutto, perchè il margine è insufficiente per iniziare la terapia! Probabilmente ci sarà un altro intervento (sarebbe il terzo). Nel frattempo (31/1) le hanno fatto mammogr.di controllo, dalla quale sembrano comparire nuove microcalcificazioni spostate dalla sede degli interventi.Tra l'altro, la mammogr. risultava di difficile lettura perchè la cicatrice degli interventi è ampia.
Da ottobre 2010 non sono stati eseguiti altri esami, probabilmente non ritenuti necessari(pet-tac, scintigrafia, marcatori ecc...). Non era forse il caso di controllare prima se c'erano nuove calcificazioni? E poi..questo margine era insufficiente in entrambi gli interventi, possibile? Tutti questi interventi e le relative logoranti attese non permettono al tumore di progredire e migrare? E poi ora se ci sono nuove microcal. potrebbero esserci nuovi tumori che drenano verso altri linfonodi non tolti? Ci siamo rivolte a questa struttura perchè ci è stata consigliata e abbiamo trovato disponibilità e umanità da parte di tutto il personale. Ci hanno detto di stare tranquille perchè è un tumore poco aggressivo e localizzato al seno ma inizio a pensare che la cosa sia stata un po' sottovalutata. La mia mamma era un po' sollevata sapendo di dover cominciare la radioterapia (e non la chemio), ora è stato rimesso in discussione tutto e non è da escludere la mastectomia. E' il caso di rivolgersi altrove o attendiamo? Vi ringrazio infinitamente per la Vostra attenzione e spero di ricevere presto un Vostro parere.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non mi rivolgerei ad altre strutture. Trovo strana solo la "comparsa" di microcalcificazioni nuove in così poco tempo, ma per il resto non trovo strana la mancata radicalità in due interventi soprattutto se si tratta di un carcinoma in situ. Starei tranquilla per la scarsa aggressività della malattia e lascerei fare tutto con calma a chi conosce bene tutto il quadro che ci descrive.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gent.mo Dottore,
La ringrazio per la Sua gradita risposta.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
dopo aver valutato l'ultima mammografia, i medici avrebbero deciso per la mastectomia purtroppo. Possibile che da una "cosa" di 8 mm, poco aggressiva e con linfonodi negativi si arrivi a questo intervento? Da quanto ho capito, è la presenza di altre microcalcificazioni che li ha fatti decidere. Moralmente mia madre è a terra e puo' contare solo su di me. Ho il dubbio di non aver scelto per lei la struttura giusta, ma temo anche che sia tardi per cambiare. I medici sono di una gentilezza e disponibilità davvero rara, ma sarà la strada giusta? Prima si era parlato solo di radioterapia...ora siamo a zero di nuovo.
Grazie per la Sua attenzione....
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Se si tratta di un carcinoma multifocale la indicazione è condivisibile ed inevitabile. Qui però stiamo parlando di un "pulizia locale" e non di aggravamento della prognosi
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