Mastectomia preventiva

Operata agosto 2010 mastectomia destra per carcinoma lobulare infiltrante e componente intraduttale pT4b infiltrazione capezzolo N3a(15/28)rec estrogeni positivi 7 rec progesterone positivi 5 HER2negativa 1+ pregressa neoplasia mammella sinistra nel 2002 chemio e radio e 5 anni tamoxifene attualmente terapia audiuvante Femara. In attesa ricostruzione con protesi definitiva destra (espansore daagosto 2010) e riallineamento sinistra. Amarzo 2011 ad un controllo il chirurgo aveva notato nodulo sospetto alla sinistra fatta eco e mammografia con risultato "componente ghiandolare accentuata e disorganizzata a tipo fibroadenosico, non formazioni nodulari isolate ne cistica ne solida non microcalcificazioni. "
Ho 61 anni mi chiedo : dopo due operazioni due chemio due radio ecc. Perché restare con la spada di damocle di un terzo Tumore alla sinistra. Invece di Riallinearla adesso contemporaneamente a ricostruzione destra, non e forse meglio svuotarla.? Ne ho parlato con l'oncologo che mi ha sempre seguita quest'anno e di cui ho molta fiducia. Non ha escluso leventualita di un terzo tumore, anche se il femara, che tollero abbastanza bene, dovrebbe agire da protezione, negli Usa sono prpensi alla preventiva, noi meno...Mi ha detto che organizzerà un consulto e decideremo, ma intanto gradirei anche un vostro parere grazie
[#1]
Dr. Silvio Antonio Marino Ginecologo, Senologo 31
Gentile signora,
a mio parere nel suo caso entriamo in un campo nel quale le valutazioni di tipo medico-statistico lasciano il posto alle sue personali considerazioni, tutt'altro che improbabili, nel determinare la scelta definitiva.

Ho conosciuto un certo numero di pazienti che anche in Italia avevano praticato la mastectomia bilaterale preventiva anche solo in presenza di un alto rischio ed in giovane eta', ed io stesso ne ho praticate alcune non senza aver preventivamente ed approfonditamente discusso con le pazienti dei risvolti positivi e negativi di una scelta così radicale.

La cosa che andrebbe puntualizzata e' che non ci troviamo di fronte ad una sicura eliminazione della possibilità di riammalarsi ma di un ABBATTIMENTO DEL RISCHIO (90%) poiché il capezzolo ed il sottocute rappresentano comunque tessuti a rischio.

Il mio consiglio e' quindi di discutere tutti gli aspetti con i suoi Curanti e di prendere una decisione il più possibile "ragionata".

Cordiali saluti.

Dr. Silvio Antonio Marino
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Diagnostica e Chirurgia della Mammella

Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto