Tumore al seno con metastasi

Egregio Dottore,
nel luglio 2011 una mia stretta congiunta(72a.)è stata sottoposta a mastectomia
radicale per carcinoma della mammella con secondarismi ossei.
Diagnosi:"carcinoma duttale infiltrante della mammella sinistra pT4b(4,5cm);
pN3a(11/16);G3;ERePgR:95%;Ki67:37%;Her2:0.
Terapia:Arimidex una cp al giorno;Zometa una fiala 4 mg ogni tre settimane.
Controlli:TAC Torace e Addome completo ogni tre mesi(sempre negativi).
Purtroppo nell ultimo controllo si è registrata una "Progressione
di malattia "per l aumento dimensionale di un addensamento parenchimale
noduliforme....con diametri max di 2,1x1,3cmcirca vs 1,1x1,3cm circa(a sinistra).
Pertanto.la terapia è stata modificata sostituendo Arimedex cn Kessar 20 mg
una cp al giorno e sospendendo momentaneamenta lo Zometa.
A riguardo non mi spiego come mai,essendo la situazione
peggiorata,,non si sia intrapresa una terapia più aggressiva(chemio o altro),
mentre secondo quanto ho letto il Kessar sarebbe piu indicato nelle fasi iniziali
della malattia.
Gradirei in merito qualche chiarimento.
E inoltre:che altro si potrebbe fare o tentare per controllare ancora
per qualche tempo la malattia migliorando la soppravvivenza e comunque la
qualità di vita (buona al momento)?

Grazie e cordiali saluti
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Legittima la sua perplessità. Ma suppongo che la scelta sia stata condizionata dai secondarismi ossei che rispondono meglio alle terapie ormonali stante l'ormonoresponsività della malattia.

La stessa domanda, non ci trovo nulla di strano la riporrei all'oncologo curante.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore

grazie per la chiara,precisa e pronta risposta.Purtroppo la mia perplessità è nata dopo la visita dell"oncologo all"interessata e solo quando mi sono documentato sulla patologia e sulle relative terapie.

Al prossimo controllo sarò certamente in grado di chiarire eventuali dubbi direttamente con il curante,fermo restando che un secondo parere sulla terapia e sempre utile e contribuisce ad affrontare la malattia con più forza.

Al momento è per me importante sapere se la cura attuale è comunque adeguata(i secondarismi ossei sono a quanto sembra sotto controllo mentre è preoccupante la metastasi al polmone).

Grazie ancora e grazie anche a tutto lo Staff di Medicitalia che leggo con particolare interesse da qualche settimana-lacui opera altamente meritoria contribuisce ad alleviare le sofferenze di tante persone che per le loro
condizioni di salute hanno bisogno di consigli,di speranze e di tanta fiducia.

Con gratitudine,porgo i più cordiali saluti
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
La cura è adeguata . Ciò non vuol dire che non si possa decidere strada facendo di modificarla perchè concordo con Lei che la metastasi più preoccupante sia quella polmonare.
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