Carcinoma in situ 22 anni
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 22 anni, operata pochi mesi fa per un nodulo sospetto, poi rivelatosi un carcinoma al seno duttale in situ, con microcalcificazioni ed aspetti comedonici, del dm massimo di 2 cm e con presenza di necrosi. Dall'istologico risulta un g2, recettivo agli ormoni, con assenza di cerb b2 e ki67 del 30%. Essendo stata effettuata una quadrantectomia ora sarò sottoposta a radioterapia.
Ciò che mi chiedevo riguarda la probabilità di una recidiva, o di uno sviluppo successivo di un carcinoma invasivo. Premetto che non ho familiarità.
Ammetto che sono abbastanza spaventata, data la mia giovane età ho paura che la cosa possa avere sviluppi futuri.
Grazie!
Sono una ragazza di 22 anni, operata pochi mesi fa per un nodulo sospetto, poi rivelatosi un carcinoma al seno duttale in situ, con microcalcificazioni ed aspetti comedonici, del dm massimo di 2 cm e con presenza di necrosi. Dall'istologico risulta un g2, recettivo agli ormoni, con assenza di cerb b2 e ki67 del 30%. Essendo stata effettuata una quadrantectomia ora sarò sottoposta a radioterapia.
Ciò che mi chiedevo riguarda la probabilità di una recidiva, o di uno sviluppo successivo di un carcinoma invasivo. Premetto che non ho familiarità.
Ammetto che sono abbastanza spaventata, data la mia giovane età ho paura che la cosa possa avere sviluppi futuri.
Grazie!
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Effettivamente un carcinoma (anche se in situ) a 22 anni è molto infrequente al di fuori della famiglie ad alto rischio portatrici di mutazioni genetiche Brca1-Brca2.
Proverei ad approfondire la storia familiare, compresa ovviamente la linea paterna, per verificare se si possa ipotizzare un "salto generazionale" e pertanto estendendo la ricerca alle storie familiari delle bisnonne e sorelle delle bisnonne.
Comunque non me ne preoccuperei eccessivamente, se non in considerazione di un Rischio Relativo (4-5) più elevato per l'insorgenza di nuovi tumori della mammella.
Le proporranno senz'altro monitoraggi clinico-strumentali con brevi intervalli, ma si tratta di provvedimenti impropriamente definiti di Prevenzione (= secondaria) perché non prevengono un bel "niente", pur essendo utili per la diagnosi precoce.
Pertanto le raccomandazioni devono essere rivolte alla Prevenzione Primaria, che poi sono le stesse che dovremmo seguire tutti per star meglio e vivere di più
PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Se poi volesse approfondire tanti altri concetti che la riguardano e che è impossibile qui sintetizzare, legga con calma (sono>2500 commenti) questa discussione
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
e sono certo che mi ringrazierà.
E sarebbe bellissimo che Lei potesse partecipare (la più giovane del blog) presentandosi con un nome, anche fasullo se non se la sente.
L'aspettiamo
Tanti saluti.
Proverei ad approfondire la storia familiare, compresa ovviamente la linea paterna, per verificare se si possa ipotizzare un "salto generazionale" e pertanto estendendo la ricerca alle storie familiari delle bisnonne e sorelle delle bisnonne.
Comunque non me ne preoccuperei eccessivamente, se non in considerazione di un Rischio Relativo (4-5) più elevato per l'insorgenza di nuovi tumori della mammella.
Le proporranno senz'altro monitoraggi clinico-strumentali con brevi intervalli, ma si tratta di provvedimenti impropriamente definiti di Prevenzione (= secondaria) perché non prevengono un bel "niente", pur essendo utili per la diagnosi precoce.
Pertanto le raccomandazioni devono essere rivolte alla Prevenzione Primaria, che poi sono le stesse che dovremmo seguire tutti per star meglio e vivere di più
PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Se poi volesse approfondire tanti altri concetti che la riguardano e che è impossibile qui sintetizzare, legga con calma (sono>2500 commenti) questa discussione
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
e sono certo che mi ringrazierà.
E sarebbe bellissimo che Lei potesse partecipare (la più giovane del blog) presentandosi con un nome, anche fasullo se non se la sente.
L'aspettiamo
Tanti saluti.
[#2]
Utente
Grazie, leggerò senz'altro i link.
Per quanto riguarda la storia familiare, ci sono molti casi di tumore in famiglia, ma al seno solo una cugina (credo di secondo grado) da parte di madre, anche lei un carcinoma in situ, da quanto so ora perfettamente in salute.
Scusi la domanda, sicuramente paranoica: con la definizione in situ non si parla di possibile invasione fuori dal dotto, giusto? In pratica, dopo questo episodio, posso comunque stare tranquilla?
Per quanto riguarda la storia familiare, ci sono molti casi di tumore in famiglia, ma al seno solo una cugina (credo di secondo grado) da parte di madre, anche lei un carcinoma in situ, da quanto so ora perfettamente in salute.
Scusi la domanda, sicuramente paranoica: con la definizione in situ non si parla di possibile invasione fuori dal dotto, giusto? In pratica, dopo questo episodio, posso comunque stare tranquilla?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14k visite dal 03/02/2014.
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