Secondo carcinoma mammario
Buonasera, ho 46 anni, non in menopausa. A novembre 2014 a seguito mammografia che evidenziava micro calcificazioni nel QSE destro ho effettuato mammotome con diagnosi di carcinoma intraduttale di tipo clinging con deposizioni calcifiche luminali in 3 frustoli su 8. A marzo 2015 eseguita tumorectomia destra e biopsia linfonodo sentinella con riscontro di parenchima mammario comprendente focolai di adenosi con micro calcificazioni, focolai di iperplasia duttale usuale e singolo focolaio di iperplasia lobulare atipica. Cute e margini di exeresi indenni. Ns 0/5. Rx torace, ecografia epatica e scintigrafia ossea negativi. Non ho eseguito radioterapia in quanto il medico non ha ritenuto opportuno prescriverla per le dimensioni della lesione (4 mm), né terapia antiormonale benché la determinazione dei recettori ormonali fosse ER>95%, PgR>95% (analisi eseguita in un secondo momento su richiesta dell’oncologo in quanto la neoplasia era stata escissa completamente con mammotome), ma sempre in considerazione delle piccole dimensioni del DCIS l’oncologo mettendo sulla bilancia i pro e i contro non ha ritenuto opportuno prescriverla. Non è stato determinato né il grado né l’indice di proliferazione credo per lo stesso motivo della completa escissione con mammotome. A settembre 2015 all’eco di controllo viene evidenziata in corrispondenza del passaggio dei quadranti esterni della mammella sinistra area ovalare a margini poli lobulati ed eco struttura ipoecogena con diametro massimo di 5 mm (non visibile su eco precedenti) su cui viene eseguito ago aspirato con questo referto : materiale ematico comprendente rari tralci fibroadiposi, focalmente materiale esogeno nerastro e singolo micro-aggregato epiteliale privo di atipie citocariologiche, diagnosi : il quadro citologico è compatibile con un’area iperplastico adenosica della mammella, si consiglia controllo ecoscopico della mammella sinistra tra circa 4-6 mesi. Contenta da una parte ma con qualche dubbio in virtù soprattutto di quanto avevo letto sul sito di Medicitalia che i noduli benigni sono più frequenti in giovane età e che la negatività dell’esame citologico ha una percentuale di errore fino al 10%, ho prenotato una visita presso il chirurgo senologo che mi ha proposto di eseguire la biopsia chirurgica che ho fatto solo un mese fa. La settimana scorsa mi è stato comunicato che l’ago aspirato non ha centrato il bersaglio e purtroppo il referto istologico è : carcinoma duttale infiltrante NAS della mammella con associato focolaio intraduttale di tipo solido e cribriforme,in prossimità di traccia di carbone. La neoplasia presenta marcati artefatti di elettrofolgorazione e appare localizzata sui prelievi relativi al margine laterale di resezione, che appare estesamente coinvolto. Grado di differenziazione : di difficile valutazione, ma verosimilmente buono-moderato (G1-G2). Estensione della componente infiltrante : circa cm 0,6 (diametro mal valutabile poco rappresentativo a causa dell’exeresi incompleta). Il restante parenchima presenta mastopatia fibrocistica ad impronta proliferativa. IMMUNOFENOTIPO CELLULE NEOPLASTICHE A13 ki67 Ag PROLIF. (MIB-1) : 12%+, REC. ESTROGENI (1D5) : >90%+++, REC. PROGESTERONE (PgR 636): >90%+++, HERCEP test : score 1+ valutazione iperespressione HER : negativa (presenti marcati artefatti da schiacciamento). La prossima settimana farò allargamento e biopsia del linfonodo sentinella. Mi sento molto scoraggiata, con tanti dubbi ma anche con un pizzico di rabbia dentro perché se non fosse stato grazie a Voi non sarei andata dal senologo, avrei fatto l’eco e intanto passavano i mesi….. i miei dubbi sono : la maggior parte dei dati che si hanno fin qui non sono definitivi e la mia preoccupazione è che anche l’esame istologico sull’allargamento possa presentare problemi causa elettrofolgorazione e quindi trovarmi con un G1-G2 ma che potrebbe essere anche G3 ? e diametro massimo neoplasia mal valutabile potrebbe quindi essere > 10 mm? per quanto riguarda l’Hercep test cosa significa presenti marcati artefatti da schiacciamento? Lo score 1+ potrebbe diventare 3? Che interpretazione dare sul mio caso ? Due carcinomi praticamente quasi in contemporanea ? Ho chiesto al senologo a questo punto un parere per la mastectomia, secondo lui non è il caso, concordate? ma visto i miei timori per il futuro mi ha detto che mi ha messo in lista per fare la visita genetistica, io ho evidenziato comunque che in famiglia non ci sono casi di tumore al seno, ha senso farla ugualmente ? Mi scuso se sono stata prolissa, ma avevo bisogno di un po’ di sfogo, ho un’altra domanda che mi viene spontanea: se avessi fatto già l’anno scorso la terapia antiormonale ….. ma purtroppo l’oncologo non è il Padre Eterno…. nella mia sfortuna spero almeno che il linfonodo sentinella sia pulito. Ringrazio per il Vostro servizio e porgo cordiali saluti.
[#2]
Utente
Buona sera dottor Annoni, dopo l’episodio dello scorso anno ho cominciato a cercare informazioni sul web a proposito di tumore al seno, ho in questo modo trovato anche il sito di Medicitalia dove ho potuto leggere vari articoli interessanti di senologia e le vostre risposte ai consulti. Ho notato in più consulti (non miei) che appunto i noduli benigni sono più frequenti in giovane età e che la negatività dell’esame citologico ha una percentuale di errore fino al 10%, da questi presupposti, e quindi grazie a Voi, ho pensato di fare la visita senologica. Se non avessi avuto un problema senologico l’anno scorso, di fronte ad un nodulo diagnosticato come area iperplastico adenosica, quindi benigno ,avrei sicuramente seguito il consiglio del medico radiologo : controllo ecoscopico tra 4-6 mesi……
[#3]
Utente
Buonasera,
il 31 marzo ho fatto intervento di allargamento di biopsia chirurgica + biopsia linfonodo sentinella, questo è l’esame istologico : biopsia mammaria sinistra con area fibrocicatriziale con reazione gigantocellulare da corpo estraneo (punti di sutura) comprendente residuo micro focolaio di carcinoma duttale in situ di tipo solido e cribriforme moderatamente differenziato (G2 – estensione circa cm 0,2) e micro focolaio di iperplasia lobulare atipica. Restante mammella con mastopatia ad impronta proliferativa. Cute e nuovi margini di resezione senza evidenza di coinvolgimento. Linfonodo esente da metastasi.
Ho eseguito ecografia addome e rx torace negativi, la scintigrafia ossea la farò tra due giorni.
L’oncologo mi ha prescritto trattamento ormonale adiuvante con Tamoxifene 20 mg, 1 cp/die continuativa per 5 anni. Discussa la problematica dell’aggiunta dell’LH-RH analogo, valutati e pro e contro, si decide a riguardo per astensione. Valutazione radioterapica per trattamento adiuvante sulla mammella sinistra (ho già effettuato la visita e si ritiene indicato il trattamento).
Follow-up : eco-mammografia annuale, controllo clinico ogni 6 mesi nei primi anni, poi annuale, ematochimici completi (funzionalità epatica, renale, elettroliti, emocromo, dopo i primi 3 mesi di terapia e se non problemi annuali), visita ginecologica + ECO TV almeno annuale, visita oncologica annuale (alternata di 6 mesi all’eco mammografia).
Questa mattina ho inoltre effettuato visita di consulto oncogenetica proposta come dicevo precedentemente dal chirurgo senologo a seguito dei miei timori per i due carcinomi praticamente sorti in contemporanea, ma considerando la famigliarità negativa non si consiglia eseguire il test molecolare BRCA 1/2, secondo il medico la mia sarebbe pura sfortuna. Vorrei porre questi quesiti ringraziando anticipatamente chi mi vorrà rispondere :
la decisione dell’astensione dalla terapia dell’ LH-RH analogo è stata da me presa dopo che l’oncologo mi ha comunicato che da ultimissimi studi ci sono quasi gli stessi risultati tra chi fa e non fa la terapia (se non ricordo male poche unità su un campione di qualche migliaio), mentre se avessi fatto la visita anche solo 6 mesi fa la terapia mi sarebbe stata data d’ufficio.
1) E’ giusta l’indicazione di far scegliere alla paziente la terapia LH-RH analogo ?
2) E’ condivisibile la mia scelta o rimane comunque preferibile farla ?
3) E’ condivisibile la restante terapia ?
4) e il follow-up?
5) cosa ne pensate della risposta del medico genetista? (ho letto che un carcinoma bilaterale < 50 anni è già un elemento sufficiente per far propendere a far effettuare il test genetico). 6) dalla vostra esperienza medica ci sono casi frequenti analoghi al mio ? o sono rari i carcinomi bilaterali < 50 anni ?
7) sono tutti casi sfortunati o la genetica ha la sua importanza?
Aggiungo che dopo il primo carcinoma sto seguendo le indicazioni del codice europeo contro il cancro a proposito di alimentazione ed esercizio fisico (questo mi ha portato a far perdere 20 kg).
ringrazio e porgo cordiali saluti.
il 31 marzo ho fatto intervento di allargamento di biopsia chirurgica + biopsia linfonodo sentinella, questo è l’esame istologico : biopsia mammaria sinistra con area fibrocicatriziale con reazione gigantocellulare da corpo estraneo (punti di sutura) comprendente residuo micro focolaio di carcinoma duttale in situ di tipo solido e cribriforme moderatamente differenziato (G2 – estensione circa cm 0,2) e micro focolaio di iperplasia lobulare atipica. Restante mammella con mastopatia ad impronta proliferativa. Cute e nuovi margini di resezione senza evidenza di coinvolgimento. Linfonodo esente da metastasi.
Ho eseguito ecografia addome e rx torace negativi, la scintigrafia ossea la farò tra due giorni.
L’oncologo mi ha prescritto trattamento ormonale adiuvante con Tamoxifene 20 mg, 1 cp/die continuativa per 5 anni. Discussa la problematica dell’aggiunta dell’LH-RH analogo, valutati e pro e contro, si decide a riguardo per astensione. Valutazione radioterapica per trattamento adiuvante sulla mammella sinistra (ho già effettuato la visita e si ritiene indicato il trattamento).
Follow-up : eco-mammografia annuale, controllo clinico ogni 6 mesi nei primi anni, poi annuale, ematochimici completi (funzionalità epatica, renale, elettroliti, emocromo, dopo i primi 3 mesi di terapia e se non problemi annuali), visita ginecologica + ECO TV almeno annuale, visita oncologica annuale (alternata di 6 mesi all’eco mammografia).
Questa mattina ho inoltre effettuato visita di consulto oncogenetica proposta come dicevo precedentemente dal chirurgo senologo a seguito dei miei timori per i due carcinomi praticamente sorti in contemporanea, ma considerando la famigliarità negativa non si consiglia eseguire il test molecolare BRCA 1/2, secondo il medico la mia sarebbe pura sfortuna. Vorrei porre questi quesiti ringraziando anticipatamente chi mi vorrà rispondere :
la decisione dell’astensione dalla terapia dell’ LH-RH analogo è stata da me presa dopo che l’oncologo mi ha comunicato che da ultimissimi studi ci sono quasi gli stessi risultati tra chi fa e non fa la terapia (se non ricordo male poche unità su un campione di qualche migliaio), mentre se avessi fatto la visita anche solo 6 mesi fa la terapia mi sarebbe stata data d’ufficio.
1) E’ giusta l’indicazione di far scegliere alla paziente la terapia LH-RH analogo ?
2) E’ condivisibile la mia scelta o rimane comunque preferibile farla ?
3) E’ condivisibile la restante terapia ?
4) e il follow-up?
5) cosa ne pensate della risposta del medico genetista? (ho letto che un carcinoma bilaterale < 50 anni è già un elemento sufficiente per far propendere a far effettuare il test genetico). 6) dalla vostra esperienza medica ci sono casi frequenti analoghi al mio ? o sono rari i carcinomi bilaterali < 50 anni ?
7) sono tutti casi sfortunati o la genetica ha la sua importanza?
Aggiungo che dopo il primo carcinoma sto seguendo le indicazioni del codice europeo contro il cancro a proposito di alimentazione ed esercizio fisico (questo mi ha portato a far perdere 20 kg).
ringrazio e porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 24/03/2016.
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