Calcificazioni
Buona sera,
Arrivo ora da Esame clinico strumentale mammelle per controllo preventivo.
Riporto qui di seguito il referto, che mi lascia un po' in ansia.
Nulla da segnalare al preliminare esame clinico.
Nei confronti del precedente esame eseguito in data 11/5/2015, i reperti mammografia i a sinistra possono considerarsi sostanzialmente invariati; a destra, in proiezione obliqua è apprezzabile piccolo cluster di calcificazioni che con tecnica di ingrandimento diretto hanno caratteri prevalenti di benignità.
Qualche linfonodo reattivo al cavo ascellare bilateralmente.
CONCLUSIONI:
A sinistra quadro stabile.
Le calcificazioni descritte a destra hanno caratteri prevalenti di benignità tuttavia, essendo di primo riscontro, se ne reputa prudente il controllo clinico strumentale tra 4 mesi circa (ACR BIRADS 3 *).
Per la mammella sinistra sembra sufficiente controllo clinico strumentale completo annuale.
Ho fatto presente alla Dottoressa che ha eseguito l'esame che da gennaio assumo pillola progestinica e lei dice che "potrebbe" essere questa nuova condizione ad aver sviluppato queste calcificazioni.
Chiedo se pur partendo da uno stato di benignità possono diventare maligne e quindi cancro e in tal caso la gravità del cancro stesso rispetto ad un nodulo.
Perdonatemi se pongo domande poco pertinenti, ma sono davvero preoccupata.
Non è forse il caso che queste calcificazioni vengano asportate da subito?
Ho letto in internet che solitamente vengono monitorare a distanza di sei mesi, allora mi chiedo come mai vuole rivalutare tra 4 mesi se è benigno.
Vi ringrazio fin d'ora se riterrete opportuno rispondermi .
Arrivo ora da Esame clinico strumentale mammelle per controllo preventivo.
Riporto qui di seguito il referto, che mi lascia un po' in ansia.
Nulla da segnalare al preliminare esame clinico.
Nei confronti del precedente esame eseguito in data 11/5/2015, i reperti mammografia i a sinistra possono considerarsi sostanzialmente invariati; a destra, in proiezione obliqua è apprezzabile piccolo cluster di calcificazioni che con tecnica di ingrandimento diretto hanno caratteri prevalenti di benignità.
Qualche linfonodo reattivo al cavo ascellare bilateralmente.
CONCLUSIONI:
A sinistra quadro stabile.
Le calcificazioni descritte a destra hanno caratteri prevalenti di benignità tuttavia, essendo di primo riscontro, se ne reputa prudente il controllo clinico strumentale tra 4 mesi circa (ACR BIRADS 3 *).
Per la mammella sinistra sembra sufficiente controllo clinico strumentale completo annuale.
Ho fatto presente alla Dottoressa che ha eseguito l'esame che da gennaio assumo pillola progestinica e lei dice che "potrebbe" essere questa nuova condizione ad aver sviluppato queste calcificazioni.
Chiedo se pur partendo da uno stato di benignità possono diventare maligne e quindi cancro e in tal caso la gravità del cancro stesso rispetto ad un nodulo.
Perdonatemi se pongo domande poco pertinenti, ma sono davvero preoccupata.
Non è forse il caso che queste calcificazioni vengano asportate da subito?
Ho letto in internet che solitamente vengono monitorare a distanza di sei mesi, allora mi chiedo come mai vuole rivalutare tra 4 mesi se è benigno.
Vi ringrazio fin d'ora se riterrete opportuno rispondermi .
[#1]
Da quanto scrive starei assolutamente tranquilla trattandosi di microcalcificazioni benigne anche se il monitoraggio a 4 mesi e solo a scopo precauzionale, perchè di primo riscontro, è indicato.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
Tanti saluti
Salvo Catania
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
Tanti saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Gentile Dottor Catania buongiorno,
La ringrazio molto per il sollecito riscontro.
Non capisco però se queste neo formazioni che nelle precedenti mammografie erano assenti ( ho 44 anni e questo è il quinto anno che la faccio) e non sono riconducibili a traumi o interventi, possono di per sé far sospettare una iniziale forma di cancro che attualmente ha presumibilmente aspetto benigno proprio perché è all'inizio. La Dottoressa che ha effettuato l'esame dice che il cluster è formato da 4 o al massimo 5 puntini, quindi molto pochi anche per voler fare un esame più approfondito. Forse non c'è risposta, ma le richiedo se potrebbe essere un effetto collaterale della pillola progestinica che sto assumendo.
Spero vorrà perdonare la mia insistenza, ma mi è caduto il mondo addosso e purtroppo ho la mente sempre lì.
Un caro saluto.
La ringrazio molto per il sollecito riscontro.
Non capisco però se queste neo formazioni che nelle precedenti mammografie erano assenti ( ho 44 anni e questo è il quinto anno che la faccio) e non sono riconducibili a traumi o interventi, possono di per sé far sospettare una iniziale forma di cancro che attualmente ha presumibilmente aspetto benigno proprio perché è all'inizio. La Dottoressa che ha effettuato l'esame dice che il cluster è formato da 4 o al massimo 5 puntini, quindi molto pochi anche per voler fare un esame più approfondito. Forse non c'è risposta, ma le richiedo se potrebbe essere un effetto collaterale della pillola progestinica che sto assumendo.
Spero vorrà perdonare la mia insistenza, ma mi è caduto il mondo addosso e purtroppo ho la mente sempre lì.
Un caro saluto.
[#4]
Utente
Sì, l'ansia è davvero molta. Il mio timore più grande è che il medico che ha effettuato l esame le abbia sottovalutate ( se pur con immagini ingrandite fatte in un secondo momento) e quindi che in questi quattro mesi, magari avrei potuto fare accertamenti più approfonditi.... Cercherò di stare lontana da internet per non aggiungere angoscia a quella già esistente.
Grazie infinite per la sua disponibilità.
Grazie infinite per la sua disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.8k visite dal 28/04/2016.
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