Consiglio terapeutco
La scorsa settimana mia moglie (39anni) è stata sottoposta ad una
quadrantectomia alla mammella sx per l'asportazione di un carcinoma
infiltrante sul quadrante superiore esterno di circa 2,3 cm. Ci hanno
preventivamente comunicato, in quanto ancora il risultato istologico non è definitivo, che i linfonodi sentinella e parasentinella risultano negativi ma il grado del tumore è G3. Il senologo ci ha prospettato trattamento chemio +radio. Se dall'esame istologico risulterà ormonosensibilità, pensa che il solo trattamento "per bocca" possa essere sufficiente per scongiurare con sufficiente cautela il rischio recidiva?
Infine, se i linfonodi non sono stati intaccati, significa che il tumore è
localizzato e non ha potuto metastizzarsi altrove?
Dico questo perchè un mese fa (prima della diagnosi al seno) è stato
riscontrato un angioma atipico al fegato e mi hanno spiegato che è stato
definito così perchè al trattamento TAC con contrasto risponde come un
angiona, ma la sua tipologia non è tipica. E' possibile scambiare una
metastasi epatica per un angioma?
La prego dott. mi faccia sapere qualcosa al più presto perchè non riesco
piu' a dormire.
claudio
quadrantectomia alla mammella sx per l'asportazione di un carcinoma
infiltrante sul quadrante superiore esterno di circa 2,3 cm. Ci hanno
preventivamente comunicato, in quanto ancora il risultato istologico non è definitivo, che i linfonodi sentinella e parasentinella risultano negativi ma il grado del tumore è G3. Il senologo ci ha prospettato trattamento chemio +radio. Se dall'esame istologico risulterà ormonosensibilità, pensa che il solo trattamento "per bocca" possa essere sufficiente per scongiurare con sufficiente cautela il rischio recidiva?
Infine, se i linfonodi non sono stati intaccati, significa che il tumore è
localizzato e non ha potuto metastizzarsi altrove?
Dico questo perchè un mese fa (prima della diagnosi al seno) è stato
riscontrato un angioma atipico al fegato e mi hanno spiegato che è stato
definito così perchè al trattamento TAC con contrasto risponde come un
angiona, ma la sua tipologia non è tipica. E' possibile scambiare una
metastasi epatica per un angioma?
La prego dott. mi faccia sapere qualcosa al più presto perchè non riesco
piu' a dormire.
claudio
[#1]
Gentile utente,
concordo con il programma terapeutico.
Non credo che si possa confondere una metastasi con un angioma e se il collega avesse avuto dubbi, in considerazione del dato anamnestico, non avrebbe prospettato una diagnosi di angioma, ma quella più "pesante" di sospetto secondarismo.
L'angioma epatico è una lesione focale benigna di più frequente riscontro, grazie anche alla diffusione dell'esame ecografico addominale, nel quale viene spesso rilevato come reperto accidentale.
Tale lesione, che può essere congenita, non degenera in neoplasia maligna.
Nella maggior parte dei casi, l’angioma è completamente asintomatico e viene evidenziato nel corso di un esame ecografico effettuato per altra patologia;
in alcuni casi, in particolare nel caso di angiomi di grandi dimensioni, o sottocapsulari, il Paziente può presentare sintomi aspecifici quali dispepsia ,dolore,senso di peso addominale, ..
La diagnostica degli angiomi si basa essenzialmente sull’ecografia;
metodiche quali TC, RM, scintigrafia con emazie marcate, angiografia, vengono utilizzate per la conferma diagnostica in casi “atipici”, (l'angioma può presentarsi come una area disomogenea), o candidati a resezione chirurgica.
Normalmente, l'angioma epatico non necessita di alcuna terapia. In assenza di sintomi di rilievo è consigliabile un follow-up ecografico annuale.
Cordiali saluti
concordo con il programma terapeutico.
Non credo che si possa confondere una metastasi con un angioma e se il collega avesse avuto dubbi, in considerazione del dato anamnestico, non avrebbe prospettato una diagnosi di angioma, ma quella più "pesante" di sospetto secondarismo.
L'angioma epatico è una lesione focale benigna di più frequente riscontro, grazie anche alla diffusione dell'esame ecografico addominale, nel quale viene spesso rilevato come reperto accidentale.
Tale lesione, che può essere congenita, non degenera in neoplasia maligna.
Nella maggior parte dei casi, l’angioma è completamente asintomatico e viene evidenziato nel corso di un esame ecografico effettuato per altra patologia;
in alcuni casi, in particolare nel caso di angiomi di grandi dimensioni, o sottocapsulari, il Paziente può presentare sintomi aspecifici quali dispepsia ,dolore,senso di peso addominale, ..
La diagnostica degli angiomi si basa essenzialmente sull’ecografia;
metodiche quali TC, RM, scintigrafia con emazie marcate, angiografia, vengono utilizzate per la conferma diagnostica in casi “atipici”, (l'angioma può presentarsi come una area disomogenea), o candidati a resezione chirurgica.
Normalmente, l'angioma epatico non necessita di alcuna terapia. In assenza di sintomi di rilievo è consigliabile un follow-up ecografico annuale.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
grazie per avermi risposto così celermente, ma vorrei aggiungere una domanda:
visto che i linfonodi di mia moglie non sono stati intaccati da metastasi del carcinoma primario al seno, ci sono possibilità tali per cui si possano diagnosticare metastasi da altre parti del corpo?
grazie mille
visto che i linfonodi di mia moglie non sono stati intaccati da metastasi del carcinoma primario al seno, ci sono possibilità tali per cui si possano diagnosticare metastasi da altre parti del corpo?
grazie mille
[#3]
Purtroppo questa informazione non garantisce l'assenza di micrometastasi a distanza, ma tuttavia è il principale fattore prognostico predittivo di queste .
Quindi si tratta di una informazione molto favorevole.
La chemioterapia probabilmente è stata programmata per il G3. Anche questa pur se sfavorevole è comunque predittiva di una buona risposta alla chemioterapia alla quale sono più sensibili i tumori più indifferenziati (G2-G3) rispetto a quelli più differenziati (G1).
Quindi si tratta di una informazione molto favorevole.
La chemioterapia probabilmente è stata programmata per il G3. Anche questa pur se sfavorevole è comunque predittiva di una buona risposta alla chemioterapia alla quale sono più sensibili i tumori più indifferenziati (G2-G3) rispetto a quelli più differenziati (G1).
[#5]
Stia tranquillo perchè vedo che il Suo oncologo sta monitorando la situazione in relazione al "fattore tempo"
(più probabili le riprese entro i primi 36 mesi) e fattore "sede" e quindi va considerato opportuno l'approfondimento diagnostico a carico del fegato
(TC con MDC)
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/67-follow-up-dopo-l-intervento-quali-sono-i-controlli-da-fare.html
Tanti auguri
(più probabili le riprese entro i primi 36 mesi) e fattore "sede" e quindi va considerato opportuno l'approfondimento diagnostico a carico del fegato
(TC con MDC)
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/67-follow-up-dopo-l-intervento-quali-sono-i-controlli-da-fare.html
Tanti auguri
[#6]
Utente
buongiorno dottore e grazie per i chiarimenti, oggi abbiamo avuto l'esito istologico di mia mogli (39ANNI) e i dati salienti sono questi:
G3, T2N0, ormonosensibile 70-90%, hr2 neu, margini della resezione con vie linfatiche non intaccate.
Mi hanno proposto chemioterapia 6 cicli,herceptin, immunoterapia, radioterapia e cura di 5 anni con tamoxifene.
Che ne pensa? crede sia necessario fare tutto?
grazie
G3, T2N0, ormonosensibile 70-90%, hr2 neu, margini della resezione con vie linfatiche non intaccate.
Mi hanno proposto chemioterapia 6 cicli,herceptin, immunoterapia, radioterapia e cura di 5 anni con tamoxifene.
Che ne pensa? crede sia necessario fare tutto?
grazie
[#8]
Utente
Mi scusi dottore, le invio i dati esplicativi:
stadiazione istopatologica T2N0
Immunoreattività di membrana per HERB2 neu (c-erb B2) (dako)completa ed intesa in >30% delle cellule, neoplastiche (score 3+ sec. CAP/ASCO2007)
DETERMIUNAZIONE IM IMUNOCITOCHIMICA SEMIQUANTITATIVA DEI RECETTORI PER ESTROGENI 70%
DETERMIUNAZIONE IM IMUNOCITOCHIMICA SEMIQUANTITATIVA DEI RECETTORI PER PROGESTINICI 90%
Nell'attesa del colloquio con l'oncologo, il senologo che ha operato mia moglie ci ha prospettato 6 cicli di chemio, a cui seguirà immunoterapia, radioterapia e terapia ormonale.
Mi potrebbe indicare se potrà assumere anche l'herceptin e, se si, quando (mentre farà la chemio?.
Cosa ne pensa dell'immunoterapia? (io non ne avevo mai sentito parlare).
Con questa diagnosi e con le cure prospettate quali sono i rischi di recidiva?
La prego dott. mi dia notizie che mi aiutino a capire esattamente la realtà che ci aspetta.
grazie
stadiazione istopatologica T2N0
Immunoreattività di membrana per HERB2 neu (c-erb B2) (dako)completa ed intesa in >30% delle cellule, neoplastiche (score 3+ sec. CAP/ASCO2007)
DETERMIUNAZIONE IM IMUNOCITOCHIMICA SEMIQUANTITATIVA DEI RECETTORI PER ESTROGENI 70%
DETERMIUNAZIONE IM IMUNOCITOCHIMICA SEMIQUANTITATIVA DEI RECETTORI PER PROGESTINICI 90%
Nell'attesa del colloquio con l'oncologo, il senologo che ha operato mia moglie ci ha prospettato 6 cicli di chemio, a cui seguirà immunoterapia, radioterapia e terapia ormonale.
Mi potrebbe indicare se potrà assumere anche l'herceptin e, se si, quando (mentre farà la chemio?.
Cosa ne pensa dell'immunoterapia? (io non ne avevo mai sentito parlare).
Con questa diagnosi e con le cure prospettate quali sono i rischi di recidiva?
La prego dott. mi dia notizie che mi aiutino a capire esattamente la realtà che ci aspetta.
grazie
[#9]
Con score 3+ è giustificato il Trastuzumab (Herceptin)
e quindi sta facendo tutte le terapie disponibili.
I tempi di somministrazione li stabilisce l'oncologo curante in un contesto clinico in cui va tenuto conto anche degli effetti collaterali che potrebbero sommarsi a quelli della chemioterapia.
Ottima notizia la positività dei recettori ormonali che giustifica un cauto ottimismo.
E anche i controlli vanno personalizzati partendo da uno standard che è in relazione al rischio teorico( basso, medio, alto) di ripresa della malattia
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/67-follow-up-dopo-l-intervento-quali-sono-i-controlli-da-fare.html
Sulle statistiche possono solo rispondere i ciarlatani che intendono sostituirsi...al Padre Eterno!
e quindi sta facendo tutte le terapie disponibili.
I tempi di somministrazione li stabilisce l'oncologo curante in un contesto clinico in cui va tenuto conto anche degli effetti collaterali che potrebbero sommarsi a quelli della chemioterapia.
Ottima notizia la positività dei recettori ormonali che giustifica un cauto ottimismo.
E anche i controlli vanno personalizzati partendo da uno standard che è in relazione al rischio teorico( basso, medio, alto) di ripresa della malattia
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/67-follow-up-dopo-l-intervento-quali-sono-i-controlli-da-fare.html
Sulle statistiche possono solo rispondere i ciarlatani che intendono sostituirsi...al Padre Eterno!
[#10]
Utente
Buongiorno dottore, oggi purtroppo mi hanno dato una notizia che ci ha gettati di nuovo nello sconforto.
Come le avevo accennato, tempo fa, prima che a mia moglie riscontrassero il carcinoma mammario, durante una eco le diagnosticarono una lesione al fegato di cm 2,8 che nella eco precedsente di un anno prima non era stata vista o non cera. A seguito di cio' il medico consiglio' una tac con contrasto, la quale diagnostico' che la lesione, all'introduzione del mezzo di contrasto, ha il comportamento di un angioma, pur tuttavia la conformazione dello stesso non è tipica. Alla visita ecografica di settimana scorsa, si conferma la stessa cosa e cioè lesione che potrebbe ricondursi ad angioma atipico delle dimensioni di tre mesi fa.
Ma il radiologo dell'ospedale dove sono in cura per il tumore alla mammella la pensa diversamente e crede che quella lesione non sia un angioma, pertanto consiglia una biopsia.
Come potrà immaginare questa cosa ci preoccupa moltissimo, per cui le chiedo di rispondermi ai quesiti che ci assillano:
1) come è possibile che 4 medici dicano che a loro parere è un angioma e per cui consigliano approfondimenti tipo PEET o RMN, invece quest'ultimo consiglia di "bucare" la lesione con un ago?...non è pericoloso?;
2)Non avendo i linfonodi intaccati dal tumore alla mammella crede che sia possibile un eventuale metastasi epatica;
3)Crede sia proprio il caso di fare una biopsia?;
4) Se ci fossere riscontri negativi quali possono essere le modalità di intervento sul fegato?
Sicuro di una sua risposta la ringrazio anticipatamente
claudio
Come le avevo accennato, tempo fa, prima che a mia moglie riscontrassero il carcinoma mammario, durante una eco le diagnosticarono una lesione al fegato di cm 2,8 che nella eco precedsente di un anno prima non era stata vista o non cera. A seguito di cio' il medico consiglio' una tac con contrasto, la quale diagnostico' che la lesione, all'introduzione del mezzo di contrasto, ha il comportamento di un angioma, pur tuttavia la conformazione dello stesso non è tipica. Alla visita ecografica di settimana scorsa, si conferma la stessa cosa e cioè lesione che potrebbe ricondursi ad angioma atipico delle dimensioni di tre mesi fa.
Ma il radiologo dell'ospedale dove sono in cura per il tumore alla mammella la pensa diversamente e crede che quella lesione non sia un angioma, pertanto consiglia una biopsia.
Come potrà immaginare questa cosa ci preoccupa moltissimo, per cui le chiedo di rispondermi ai quesiti che ci assillano:
1) come è possibile che 4 medici dicano che a loro parere è un angioma e per cui consigliano approfondimenti tipo PEET o RMN, invece quest'ultimo consiglia di "bucare" la lesione con un ago?...non è pericoloso?;
2)Non avendo i linfonodi intaccati dal tumore alla mammella crede che sia possibile un eventuale metastasi epatica;
3)Crede sia proprio il caso di fare una biopsia?;
4) Se ci fossere riscontri negativi quali possono essere le modalità di intervento sul fegato?
Sicuro di una sua risposta la ringrazio anticipatamente
claudio
[#11]
Se persistono dubbi alle indagini strumentali ovviamente la biopsia è da ritenere indispensabile.
L'assenza di metastasi linfonodali regionali non esclude purtroppo la presenza di possibili secondarismi in altri organi (diffusione per via ematica ?).
L'assenza di metastasi linfonodali regionali non esclude purtroppo la presenza di possibili secondarismi in altri organi (diffusione per via ematica ?).
[#12]
Utente
grazie per la celere risposta, ma non crede che una PEET possa essere parimenti soddisvaciente?...scusi per l'insistenza ma le chiedo questo perchè molti medici mi riferiscono che è pericoloso bucare un eventuale angioma e soprattutto alcuni esperti dicono che potrebbe esserci il rischio di impianto di metastasi o disseminazione.
scusi ancora claudio
scusi ancora claudio
[#13]
Utente
Grazieper la celere risposta.
...scusi per l'insistenza ma non crede che una PEET possa essere parimenti soddisfacente? le chiedo questo perchè molti medici mi riferiscono che è pericoloso bucare un eventuale angioma e soprattutto alcuni esperti dicono che potrebbe esserci il rischio di impianto di metastasi o disseminazione.
scusi ancora claudio
...scusi per l'insistenza ma non crede che una PEET possa essere parimenti soddisfacente? le chiedo questo perchè molti medici mi riferiscono che è pericoloso bucare un eventuale angioma e soprattutto alcuni esperti dicono che potrebbe esserci il rischio di impianto di metastasi o disseminazione.
scusi ancora claudio
[#14]
Utente
buongiorno dottore, purtroppo oggi mi hanno comunicato che la biopsia eseguita sul fegato di mia moglie è positiva. La lesione è maligna, ma non sanno ancora (dovrebbero completare le colorazioni domani) se si conferma una metastasi o se è un tumore primario del fegato.
La prego dottore, mi dica se è curabile e se ci sono possibilità di guarigione. Ho letto che le cure di oggi possono portare ad una cronicizzazione, ritiene che possa essere?
Visto che si tratta di una lesione nel 7mo segmento di cm. 2.8, ritiene possa essere resecabile?
Diversamente quali possono essere le terapie?
Ho sentito parlare di SIRT, mi sa dire se puo' sostituire l'intervento e se è una tecnica valida?
grazie claudio
La prego dottore, mi dica se è curabile e se ci sono possibilità di guarigione. Ho letto che le cure di oggi possono portare ad una cronicizzazione, ritiene che possa essere?
Visto che si tratta di una lesione nel 7mo segmento di cm. 2.8, ritiene possa essere resecabile?
Diversamente quali possono essere le terapie?
Ho sentito parlare di SIRT, mi sa dire se puo' sostituire l'intervento e se è una tecnica valida?
grazie claudio
[#16]
Utente
Buongiorno dottore, il dott. catania mi ha detto di chiedere un consulto a medicina oncologica, quindi eccomi qui.
Il 23 ottobre, a mia moglie è stata praticata una quadrantectomia per rimozione di carcinoma mammario, l'esame istologico ha dato i seguenti risultati:
stadiazione istopatologica T2N0
Immunoreattività di membrana per HERB2 neu (c-erb B2) (dako)completa ed intesa in >30% delle cellule, neoplastiche (score 3+ sec. CAP/ASCO2007)
DETERMIUNAZIONE IM IMUNOCITOCHIMICA SEMIQUANTITATIVA DEI RECETTORI PER ESTROGENI 70%
DETERMIUNAZIONE IM IMUNOCITOCHIMICA SEMIQUANTITATIVA DEI RECETTORI PER PROGESTINICI 90%
Durante una eco adominale è stata riscontrata una lesione al fegato, verosimilmente riconducibile ad angioma atipico, ma per il quale è stato richiesto un approfondimento con TAC e mezzo di contrasto. L'esame ha confermato l'esito ecografico, ma il senologo, non contento ci ha convinti nel fare una biopsia epatica.
Purtroppo ieri ci hanno detto che l'esito della biopsia è positivo e si conferma nodulo VI-VII segmento ipoecogeno tondeggiante di circa 3 cm. sospetto in senso secondario.
La diagnosi è: Lesione epatica al VI segmento: reperto morfofenotipico coerente con metastasi epatica di carcinoma della mammella. Immunofenotipo: HSA-,REC. ESTROGENI E PROGESTINICI +(80%CIRCA.
Quali possono essere le terapie?
L'oncologo dell'ospedale ci ha prospettato una chemioterapia sperimentale del seguente tipo: infusione settimanale di myocet+trastuzumab+paclitaxel, ma ci ha spiegato che sarà estratta casualmente e che solo il 50% farà parte di questo protocollo, mentre l'altro 50 utilizzerà solo trastuzumab e paclitaxel sempre con infusione settimanale.
Cosa ne pensa della proposta che ci hanno fatto?
Ritiene sia meglio utilizzare una procedura standard e se si quale?
Ho sentito parlare anche del Bevancizumab (Avastin) pensa che in simbiosi con herceptin possa essere efficace per la diagnosi di mia moglie?
La prego dottore, mi dica se è curabile e se ci sono possibilità di guarigione.
PS: L'HO INVIATA ANCHE IN ONCOLOGIA MEDICA
Grazie Claudio
grazie claudio
Il 23 ottobre, a mia moglie è stata praticata una quadrantectomia per rimozione di carcinoma mammario, l'esame istologico ha dato i seguenti risultati:
stadiazione istopatologica T2N0
Immunoreattività di membrana per HERB2 neu (c-erb B2) (dako)completa ed intesa in >30% delle cellule, neoplastiche (score 3+ sec. CAP/ASCO2007)
DETERMIUNAZIONE IM IMUNOCITOCHIMICA SEMIQUANTITATIVA DEI RECETTORI PER ESTROGENI 70%
DETERMIUNAZIONE IM IMUNOCITOCHIMICA SEMIQUANTITATIVA DEI RECETTORI PER PROGESTINICI 90%
Durante una eco adominale è stata riscontrata una lesione al fegato, verosimilmente riconducibile ad angioma atipico, ma per il quale è stato richiesto un approfondimento con TAC e mezzo di contrasto. L'esame ha confermato l'esito ecografico, ma il senologo, non contento ci ha convinti nel fare una biopsia epatica.
Purtroppo ieri ci hanno detto che l'esito della biopsia è positivo e si conferma nodulo VI-VII segmento ipoecogeno tondeggiante di circa 3 cm. sospetto in senso secondario.
La diagnosi è: Lesione epatica al VI segmento: reperto morfofenotipico coerente con metastasi epatica di carcinoma della mammella. Immunofenotipo: HSA-,REC. ESTROGENI E PROGESTINICI +(80%CIRCA.
Quali possono essere le terapie?
L'oncologo dell'ospedale ci ha prospettato una chemioterapia sperimentale del seguente tipo: infusione settimanale di myocet+trastuzumab+paclitaxel, ma ci ha spiegato che sarà estratta casualmente e che solo il 50% farà parte di questo protocollo, mentre l'altro 50 utilizzerà solo trastuzumab e paclitaxel sempre con infusione settimanale.
Cosa ne pensa della proposta che ci hanno fatto?
Ritiene sia meglio utilizzare una procedura standard e se si quale?
Ho sentito parlare anche del Bevancizumab (Avastin) pensa che in simbiosi con herceptin possa essere efficace per la diagnosi di mia moglie?
La prego dottore, mi dica se è curabile e se ci sono possibilità di guarigione.
PS: L'HO INVIATA ANCHE IN ONCOLOGIA MEDICA
Grazie Claudio
grazie claudio
[#17]
Gentile Utente,
credo che in considerazione del IV stadio di malattia, la proposta di partecipare ad uno studio clinico sia più che accettabile; tra le altre cose il braccio di controllo (trastuzumab + paclitaxel) sarebbe uno standard per il trattamento in questione.
credo che in considerazione del IV stadio di malattia, la proposta di partecipare ad uno studio clinico sia più che accettabile; tra le altre cose il braccio di controllo (trastuzumab + paclitaxel) sarebbe uno standard per il trattamento in questione.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#18]
Utente
Buongiorno dottore, ieri oggi mia moglie ha iniziato per la sua malattia una chemioterapia composta composta da taxotere+herceptin in infusione trisettimanale, per fortuna, almeno per ora, senza effetti collaterali.
Ma volevo chiedere un vs parere su un altra cosa. Due mesi fa le fu riscontrata, con una tac, un secondarismo di 28 mm nel settimo settore epatico, mentre ieri al ritiro della tac fatta il 5 dicembre, la metastasi misurarata è di 16mm, come puo' essere successo?...15 giorni or sono ha fatto l'iniezione per il blocco ovarico, è possibile che questa cosa, visto che il tumore primario (mammella) è ormonosensibile, abbia potuto avere un effetto simile?...oppure è possibile che una delle due TAC possa avere fatto un rilevamento sbagliato?
aspetto vs
Ma volevo chiedere un vs parere su un altra cosa. Due mesi fa le fu riscontrata, con una tac, un secondarismo di 28 mm nel settimo settore epatico, mentre ieri al ritiro della tac fatta il 5 dicembre, la metastasi misurarata è di 16mm, come puo' essere successo?...15 giorni or sono ha fatto l'iniezione per il blocco ovarico, è possibile che questa cosa, visto che il tumore primario (mammella) è ormonosensibile, abbia potuto avere un effetto simile?...oppure è possibile che una delle due TAC possa avere fatto un rilevamento sbagliato?
aspetto vs
[#19]
Utente
Buongiorno dottore, il 16 dic mia moglie ha iniziato, per la sua malattia (tumore seno metastizzato al fegato) una chemioterapia composta da taxotere+herceptin in infusione trisettimanale.
Ma volevo chiedere un parere su un altra cosa. Due mesi fa le fu riscontrata, con una tac, un secondarismo di 28 mm nel settimo settore epatico, mentre ieri al ritiro della tac fatta il 5 dicembre, la metastasi misurarata è di 16mm, come puo' essere successo?...7 giorni prima della TAC ha fatto l'iniezione di decapeptyl 3.75 è possibile che questa cosa, visto che il tumore primario è ormonosensibile, abbia potuto avere un effetto simile?...oppure è possibile le due TAC (fatte in ospedali diversi) possano avere risultatio così diversi?
Inoltre durante la biopsia ecoguidata al fegato, l'ecografo ha individuato un angioma al 4° segmento, mentre la TAC dice che la lesione individuata dall'ecografo non è riconoscibile con sicurezza, ma nel frattempo ha individuato due micro cisti.
Sono sconcertato da tante diversità fra esami
aspetto vs
Ma volevo chiedere un parere su un altra cosa. Due mesi fa le fu riscontrata, con una tac, un secondarismo di 28 mm nel settimo settore epatico, mentre ieri al ritiro della tac fatta il 5 dicembre, la metastasi misurarata è di 16mm, come puo' essere successo?...7 giorni prima della TAC ha fatto l'iniezione di decapeptyl 3.75 è possibile che questa cosa, visto che il tumore primario è ormonosensibile, abbia potuto avere un effetto simile?...oppure è possibile le due TAC (fatte in ospedali diversi) possano avere risultatio così diversi?
Inoltre durante la biopsia ecoguidata al fegato, l'ecografo ha individuato un angioma al 4° segmento, mentre la TAC dice che la lesione individuata dall'ecografo non è riconoscibile con sicurezza, ma nel frattempo ha individuato due micro cisti.
Sono sconcertato da tante diversità fra esami
aspetto vs
[#20]
Utente
Buongiorno dott., mi spiace non sia riuscito a rispondere alla mia ultima domanda, anche se comprendo il particolare periodo.
Spero lo possa fare presto
ps: è possibile che la chemio di mia moglie TAXOTERE+TRASTUZUMAB)possa procurare forti dolori di schiena (a metà della colona)?...possiamo scongiurare altre sciagure visto che la scintigrafia ossea fatta il mese scorso era negativa, come la radiografia toracica di due mesi fa?
Sicuro di vedere presto le sue risposte.
claudio
Spero lo possa fare presto
ps: è possibile che la chemio di mia moglie TAXOTERE+TRASTUZUMAB)possa procurare forti dolori di schiena (a metà della colona)?...possiamo scongiurare altre sciagure visto che la scintigrafia ossea fatta il mese scorso era negativa, come la radiografia toracica di due mesi fa?
Sicuro di vedere presto le sue risposte.
claudio
[#23]
Utente
Buongiorno, mia moglie, in cura con taxotere + herceptin, alla seconda infusione (trisettimasnale), per tumore al seno Herb2neu 3+, T2N0 M1 con metastasi epatica da 16 mm al settimo settore, ultimamente lamenta lancinanti dolori epatici, che tiene sotto controllo con tachipirina.
Mi sapreste dire se questi dolori sono legati alal biopsia epatica che ha fatto due mesi fa oppure alle cure che sta facendo o, ancora, se possono essere riconducibili all'effetto del chemioterapico sul tumore?.
Attendo con ansia vs risposte. grazie
Mi sapreste dire se questi dolori sono legati alal biopsia epatica che ha fatto due mesi fa oppure alle cure che sta facendo o, ancora, se possono essere riconducibili all'effetto del chemioterapico sul tumore?.
Attendo con ansia vs risposte. grazie
Questo consulto ha ricevuto 24 risposte e 26.8k visite dal 01/11/2008.
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Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.