Prostatite e sperma giallo

Gentili dottori,

vi scrivo per sottoporvi un problema che mi trascino dietro ormai da mesi.
A fine primavera notai che la colorazione del mio sperma era frequentamente giallognola; non ci badai più di tanto, perché non avevo alcun sintomo nè di tipo doloroso nè urinario concomitante.
Con settembre, invece, iniziò a bruciarmi punta del pene, a sentire dolori ai testicoli, fastidi vari nella zona genitale.
La colorazione dello sperma era sempre giallognola.
Mi rivolsi sia a un dermatologo, perché sul glande mi erano comparse - a seguito di rapporto sessuale - delle macchie rosse, sia a un urologo, perché gli altri sintomi riconducevano alla prostata.
Il dermatologo non ravvisò niente di significativo, ma per sicurezza mi ha somministrato una cura di Minociclina; l'urologo ha diagnosticato, dopo visita diretta, una uretrite-prostratite, per la quale sono in cura.
Da notare: esami urine, coltura urine, ricerca di clamidia e altri patogeni per trasmissione sessuale sono risultati tutti negativi.
Non ho fatto nè tampone uretrale nè spermiocoltura, ma mi è stato detto dall'urologo che la cura antibiotica che mi è stata prescritta, nel dubbio, aveva ormai tolto di mezzo eventuali batteri.

Ora sono a circa metà della cura indicatami dall'urologo, che prevede alcune supposte e integratori alimentari per due mesi.
Nessun antibiotico, cortisone o antinfiammatorio.
Dal momento che i sintomi persistono (dolore ai testicoli, senso di pesantezza sotto i testicoli, dolore uretra, a volte dolore gluteo e coscia), mi sembra chiaro che la questione non è ancora risolta e spero che il completamento della cura lo permetta.

Ma soprattutto il colore dello sperma è ancora più giallo di prima, e comincio a preoccuparmi.

Vi chiedo, quindi: è normale che il colore dello sperma rimanga giallo anche quando - come sembra nel mio caso - la prostatite NON sia batterica?
E' normale che una prostatite generi pure dolori al gluteo e alle cosce?
Nei prossimi giorni farò esami PSA; sono molto ansioso e sto cominciando a pensare a patologie ben più serie di una prostattite, anche perché ho un genitore che ha avuto un tumore in quella sede.


Grazie dell'aiuto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Per prima cosa le consiglieremmo di NON eseguire il dosaggio del PSA ora, a meno che il nostro Collega abbia rilevato dei particolari sospetti alla visita. Questo poiché in una condizone genericamente - infiammatoria - l'esame potrebbe dare risultati falsamente alterati, inducendo inutilmente ansie e preoccupazioni. Meglio rimandare ad un momento successivo, dal punto di vista della prevenzione oncologica qualche mese non fa alcuna differenza.
Il colore giallo del liquido seminale è generalmente dovuto alla presenza di cellule infiammatorie (leucociti) e questa dovrebbe essere collagata a qualche forma di infezione. Purtroppo è molto difficile individuare con certezza i batteri presenti nella prostata (o nelle vescicole seminali). La spermiocoltura andrebbe al limite ripetuta almeno un paio di volte e si potrebbe anche eseguire il test di Stamey-Meares (o dei tre bicchieri), nulla di certo, ma ci si potrebbe avvicinare ad un risultato. In assenza di riscontri positivi, eviteremmo terapie antibiotiche empiriche. Noi non facciamo molto affidamento sugli integratori alimentari e le supposte cortisoniche. Piuttosto, poniamo sempre l'accento sulle attenzioni allo stile di vita, che deve essere impronato alla massima regolarità, nei suoli aspetti principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,

la ringrazio della prontissima e esauriente risposta. Purtroppo l'urologo che mi ha visitato mi ha prescritto alcune analisi: calcemia, uricemia, magnesemia, creatininemia, pth, e, appunto, psa. Adesso non so che fare...se farlo o meno.
Per quanto riguarda le indicazioni sull'attività sessuale quali consigli? Regolare, astinenza, frequente, meno frequente?

Grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Noi esprimiamo il nostro pensiero, basato sulle abitudini e l'esperienza personale, ma certamente non vogliamo alcunché obiettare alle prescrizioni altri Colleghi.
Un paio di eiaculazioni la settimana costituiscono sempre un ragionevole compromsso. L'astinenza completa si consiglia unicamente nelle fasi febbrili della prostatite acuta.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie, dottore
Prostatite

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