Macroematuria

Buongiorno, mia moglie di 44 anni, non fumatrice, non ha mai sofferto di cistite.
Ha avuto in passato episodi di coliche renali.


Da 6 giorni riscontra vari episodi di macroematuria, con lievi sintomi associati tra cui pesantezza pelvica e bruciori.

Da 5 giorni assume ciproxina 2 volte al giorno, ma senza evidenti risultati.

Due giorni fa, a seguito di macroematuria ancora piu’ evidente si e’ recata al PS.

Qui gli esami del sangue son risultati nella norma, a parte una leggera eosinofilia.
Gli esami delle urine hanno evidenziato positività ai nitriti, 25 leucociti, 0, 75 proteine e 250 eritrociti.
Resto nella norma.

Lo scanner addomino-pelvico con MDC a cui e’ stata sottoposta ha dato questo esito: nessuna patologia renale identificata, in particolare nessuna evidenza di idronefrosi o di nefrolitiasi.
Nessuna patologia franca intra-addominale identificata.


Il medico del PS ritiene quindi sia probabile che si tratti di cistite non dolorosa e ha detto di continuare terapia antibiotica per 10 giorni.

Ma soprattutto ha ESCLUSO ipotesi di cancro alla vescica o in altri organi.


Siete d’accordo?
Si puo’ davvero ritenere che le ipotesi piu’ nefaste di cancro possano ritenersi escluse?


Grazie
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La presentazione dei disturbi e la negatività dell'ecografia sono certamente confortanti. Gli esami delle urine e l'urocoltura saranno da ripetere almeno una settimana dopo la fine della terapia antibiotica. Consiglieremmo anche l'esecuzione di tre esami citologigi delle urine, esguiti in giorni consecutivi. Toccherà po ad un nostro Collega specialista in urologia tirare le fila del discorso e valutare se sia opportuno completare il percorso diagnostico con una endoscopica vescicale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la tempestiva risposta. In realtà non e’ stata sottoposta ad ecografia ma allo scanner addominale-pelvico con mezzo di contrasto iodato. Per la sua esperienza questo esame strumentale e’ piu’ o meno attendibile dell’ecografia per escludere neoplasie?

Per il resto seguiremo i suoi consigli.
Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Se è stata effettuata una TAC con mezzo di contrasto, si tratta di un’indagine più approfondita e precisa dell’ecografia.

Paolo Piana
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[#4]
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Utente
Utente
Grazie Dottore. Si, è stata effettuata una Tac. Alla luce di questo, consiglierebbe comunque il citologico?
Grazie
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Diremmo di sì, per completezza.

Paolo Piana
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[#6]
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore. Nel frattempo e’ andata da un urologo che le ha fatto un’ecografia da cui non è emersa alcuna anomalia a carico di vescica e reni, confermando l’esito della tac.
Intanto siamo in attesa dell’esame citologico delle urine.
Gli episodi di ematuria persistono anche se in modo piu’ sporadico e meno evidente ad occhio nudo.
Ritiene che alla luce delle indagini finora fatte ci siano le condizioni per essere tranquilli sul fatto che gli scenari piu’ gravi siano stati scongiurati?
Grazie
[#7]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
In linea di massima sì, attendiamo comunque l'esito del citologico, poi si vedrà.

Paolo Piana
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[#8]
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Utente
Utente
Buongiorno, l’esame citologico e’ stato fatto nel corso della terapia antibiotica.
Questo condiziona i risultati? Se si’, in che modo?
Grazie
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, questo il risultato del citologico:

1 e 2. All'esame citologico si notano cellule roteliali superficiali, intermedie e profonde, di aspetto benigno, su fondo emorragico.

Mi conferma se e’ tutto ok, come mi pare di capire?
Grazie
[#10]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Sì.

Paolo Piana
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[#11]
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Utente
Utente
Grazie. Alla luce delle indagini fatte finora (tac con mezzo di contrasto, ecografia e citologico) e considerato che negli ultimi giorni, almeno alla vista, le urine sembrano tornate normali, consiglierebbe la cistoscopia?

Grazie
[#12]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Questa decisione è molto personale e dipende dalle abitudini dello specialista che segue il caso direttamente. C'è da dire che oggi una cistoscopia ambulatoriale effettuata con strumento flessibile ed anestesia da contatto ha un'invasività davvero modesta. In alternativa si ripete l'esame delle urine una volta al mese per 3-4 mesi e poi si dedìcide come continuare.

Paolo Piana
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[#13]
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Utente
Utente
Buongiorno, a distanza di quasi 3 settimane in cui le urine son sembrate normali, si e’ ripresentato un altro episodio di ematuria.

Secondo lei questo nuovo episodio aumenta le probabilità che possa trattarsi di qualcosa di grave?

Grazie
[#14]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Riteniamo opportuno eseguire un controllo endoscopico, molto probabilmente sarà negativo, ma almeno interromperà la spirale dei dubbi.

Paolo Piana
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[#15]
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Utente
Utente
Grazie Dottore. In attesa della cistoscopia, stamattina ha avuto altro episodio di macroematuria preceduto da una sensaizone di pesantezza pelvica. Dopo la minzione ha avvertito un forte dolore al basso ventre che si irradia con forte intensità anche alla parte posteriore.
Cosa ne pensa?
Grazie
[#16]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Attendiamo l'esito della cistoscopia.

Paolo Piana
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[#17]
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Utente
Utente
Grazie, capisco il suo punto.

Ma, a livello teorico, si potrebbe trattare di un calcolo non visto né attraverso la tac con mezzo di contrasto né con l’ecografia?

Ma a questo punto anche un tumore potrebbe non essere visto con la diagnostica per immagini?
E la presenza di dolori piuttosto forti a livello del basso addome, anteriore e posteriore, aumenta o riduce la probabilità che possa trattarsi di qualcosa di molto serio?

Grazie
[#18]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Può sfuggire alla TAC un granello di sabbia, ma questo non potrebbe causare né segni é sintomi. Le sindromi dolorose pelviche molto raramente si accompagnano ad alterazioni definibili agli esami, anche approfonditi.

Paolo Piana
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[#19]
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Utente
Utente
Mi scusi, solo per essere sicuro di aver capito. La presenza di dolore pelvico piuttosto intenso in presenza di ematuria solitamente non e’ associabile a qualcosa di molto serio.
Quindi la presenza di questi dolori e’ da interpretarsi positivamente.
Ho capito bene?

Grazie
[#20]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
E' ovvio che la situazione vada ulteriormente chiarita, ma se vi fosse sotto una causa veramente grave, gli accertamenti avrebbero già certamente fatto sospettare qualcosa.

Paolo Piana
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[#21]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore. Quindi verosimilmente cosa potrebbe intercettare la cistoscopia non rilevato dagli altri esami diagnostici?
Nel frattempo la macroematuria franca negli ultimi 2 giorni e’ diventata persistente e continuativa, sempre associata a dolori importanti del basso addome che si irradiano anche nella parte posteriore.
Grazie
[#22]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La situazione merita una rivalutazione diretta a breve termine, a distanza non si può dire molto di più.

Paolo Piana
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[#23]
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Utente
Utente
Grazie Dottore. Siamo riusciti ad eseguire una cistoscopia oggi stesso. Poco prima di distendersi sul lettino ha svuotato la vescica con macroematuria franca. La cistoscopia non ha rilevato assolutamente nulla.
L’urologo ci ha detto che ha anche verificato lo sbocco delle urine di provenienza dal rene e non ha visto sangue, ne’ da un lato ne’ dall’altro. E anche tutto il resto, collo etc son risultati assolutamente normali.
Ritiene che sia il caso di aspettare tre mesi e poi di rivedersi per valutare la situazione.

E’ d’accordo con questo parere? Lei cosa consiglierebbe di fare? Non e’ strano che sebbene avesse avuto un minuto prima urine con sangue molto ben visibile poi dalla cistoscopia non si vedesse assolutamente nulla?
Grazie
[#24]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Quanto visto in endoscopia resta negli occhi di esegue l'esame, molto raramente si esegue una registrazione, pertanto dobbiamo necessariamente fidarci del Collega, d'altronde non avremmo motivo di non farlo. A questo punto le indicazioni sono condivisibili, al lordo di eventuali evoluzioni intercorrenti.

Paolo Piana
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[#25]
dopo
Utente
Utente
Questo significa che i vari episodi e sintomi descritti sopra, che si sono ri-manifestati dopo 3 settimane e che al momento persistono, possano scomparire da soli senza che se ne conosca la causa?
E’ verosimile come ipotesi?
Grazie
[#26]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
In medicina non esistono certezze, ma solo probabilità.

Paolo Piana
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[#27]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore, intendevo dire se secondo lei alla luce di quanto sopra sia probabile che i vari episodi di macroematuria restino senza causa e che quindi si risolvano da soli.

In alternativa, c’e’ ancora qualcosa che si potrebbe fare allo stato attuale per evitare di perdere tempo prezioso ? O e’ stato fatto tutto il possibile e non resta altra strada che attendere e rivalutare il tutto tra 3 mesi? E cosa fare se nel frattempo la macroematuria dovesse persistere?

Scusi se insisto ma capirà come se da una parte i vari esami diagnostici negativi rasserenino, dall’altra lascino la preoccupazione che magari si stia trascurando qualcosa di importante.

Grazie per la sua comprensione.
[#28]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Ci chiediamo sinceramente perché queste domande non le si sia poste al Collega che ha eseguito l'endoscopia e che dispone di elementi di giudizio molto migliori e completi dei nostri a distanza. Ovviamente si va per gradi, seguendo la situazione da presso. E' ovvio che se l'ematuria persiste, a fronte di accertamenti per ora negativi, si proseguirà con gli accertamenti che riterrà più opportuni il Collega che sta seguendo direttamente il caso. E' assolutamente vano elencare ora e qui tutte le possibilità.

Paolo Piana
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[#29]
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Utente
Utente
Purtroppo la disponibilità dei medici in presenza non e’ paragonabile al servizio che voi offrite. Per cui ci ha solo detto che l’esito negativo della cistoscopia e’ rassicurante e che ritiene opportuno rivalutare il caso fra 3 mesi senza disponibilità a rispondere ai nostri ulteriori dubbi.
Grazie ancora per il suo supporto.
[#30]
dopo
Utente
Utente
Avuto un consulto con un altro urologo, il quale ha rifatto ecografia vescicale (tutto nella norma) e renale. Ha riscontrato una dilatazione a carico del rene sinistro per la presenza di un calcolo di 8 mm. Normale il rene destro, a parte un po’ di renella.
Si e’ detto certo che la macroematuria riscontrata nell’ultimo mese sia dovuta a tale calcolo e per aiutarne l’espulsione ha prescritto Rowatinex per 3/4 settimane.

Vi chiedo a questo punto:
1. Com’e’ possibile secondo voi che la tac addomino-pelvica con mezzo di contrasto fatta al PS non abbia rilevato un calcolo di simili dimensioni?
2. Ma soprattutto, significa a questo punto che potrebbe non aver visto anche patologie piu’ gravi come tumori?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Le dimensioni di un calcolo vengono in genere sovrastimate dall'ecografia anche del 30%, specie in alcune posizioni. La TAC si basa su tagli trasversali distanti 3-5 mm tra loro. Vi è la teorica possibilità che una piccola concrezione possa sfuggire, ma questo accade di fatto molto raramente. D'altronde, non potendo valutare direttamanete le immagini della TAC, noi a distanza non possiamo che basarci sul referto. Lei non ci riferisce l'esatta posizione del calcolo ora rilevato, sta di fatto che poco o nulla può essere fatto per convincere un calcolo a scendere dal rene, posto che questo potrebbe scatenare l'insorgenza di dolori, coliche e complicazioni varie. Il prodotto consigliato è considerato come un coadiuvante dall'efficacia variabile ed imprevedibile. Comprendiamo il disagio nell'incorrere in una situazione alquanto controversa, ma per il momento diremmo di attendere un attimo prima di prendere ulteriori iniziative, se non vi è febbre o dolori particolarmente intensi, ripeteremmo l'ecografia tra 2-3 settimane, possibilmente eseguita da un radiologo, che generalmente dispone di apparecchiature migliori.

Paolo Piana
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[#32]
dopo
Utente
Utente
Grazie. Lei comunque ritiene che la conclusione del secondo urologo secondo cui la macroematuria sia da ricondurre sicuramente al calcolo sia condivisibile, alla luce delle indagini e dei risultati ottenuti finora?
[#33]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Certo, a distanza non abbiamo motivo per dubitarne.

Paolo Piana
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[#34]
dopo
Utente
Utente
Grazie del riscontro. Ma a questo punto se il farmaco consigliato e’ di dubbia efficacia e il calcolo presente nel rene non e’ cosi’ facile che decida di uscire, significa che la macroematuria persistente e’ una condizione a cui bisogna rassegnarsi?
[#35]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Ovviamente no. Se la presenza del calcolo fosse definitivamente confermata, vi saranno le indicazioni alla sua risoluzione, per via endoscopica o con l'applicazione esterna. delle onde d'urto

Paolo Piana
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[#36]
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Utente
Utente
Mi consenta perfavore una domanda estemporanea ma purtroppo la divergenza tra la diagnosi ecografica e quella della tc con mezzo di contrasto mi ha aggiunto confusione e un po’ di ansia.
Mi chiedevo pertanto: secondo lei e’ possibile che l’urologo che ha intercettato il calcolo e che sulla carta e’ un urologo molto esperto, possa confondere qualcosa di più grave come un tumore renale con un calcolo?
Grazie
[#37]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Certamente no, l'aspetto ecografico è completamente differente, inconfondibile.

Paolo Piana
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[#38]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore.
Ma queste differenze cosi’ importanti potrebbero anche farci dire che una TC con mezzo di contrasto potrebbe teoricamente arrivare a perdersi un calcolo renale, ma molto piu’ difficilmente si perderebbe un eventuale tumore localizzato nella regione addomino-pelvico?

Scusi il tenore delle domande ma sto provando solo a capire quanto possa ancora fidarmi del referto della TC, al netto del calcolo intercettato in ecografia .
GraIe
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Il discorso non è così semplice, bisogna tener conto della qualità delle indagini, che talora non è ottimale.

Paolo Piana
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[#40]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, la presenza del calcolo nel rene destro a un paio di cm dal calice e’ stata confermata. La dimensione stimata e’ tra gli 8 e i 10 mm.

L’urologo intende procedere inizialmente per bombardamento e valutare l’esito. Nel caso non desse i risultati sperati, procederebbe per via endoscopica.

A tal proposito nel giro di due settimane mi son gia’ sottoposta 2 volte a esami delle urine.

In entrambi i casi tutti i valori sono normali a parte i leucociti usciti prima volta a 37 e seconda a 33 (valori normali <10).

Per il resto ASSENZA di glucosio, proteine, corpi cetonici, urobilinogrne, bilirubina, sangue, nitriti, cellule epiteliali e lieviti.

Gli eritrociti 15 (valori normali <23).

Ritiene che l’aumento dei leucociti associato a flora polimorfa riportata nel referto in entrambi i casi, sia preoccupante o sia dovuta alla presenza del calcolo?
Grazie
[#41]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
In una situazione simile, qualsiasi alterazione dell'esame delle urine è giustificata. Ci pare di comprendere che il calcolo si trovi dunque nell'uretere, poco a valle del rene. In questa posizione non ci si può attendere piena efficacia da parte delle onde d'urto ed è necessario discutere con il paziente anche le possibili complicazioni, che potrebbero portare comunque alla necesità di un intervento endoscopico. Noi ovviamente le auguriamo invece di poter risolvere con la massima rapidità possibile.

Paolo Piana
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[#42]
dopo
Utente
Utente
Temo di essermi espresso male sul posizionamento del calcolo. Le riporto esattamente il referto di ecografia e tac per maggiore precisione:

Ecografia: rene sinistro: dilatazione, senza versamento perirenale, calcolo a 2-3 cm dalla giunzione pielo-ureterale sinistra.

Tac: si puo’ delimitare un elemento litisiaco (di circa 8 mm) a livello della giunzione pielo-ureterale con leggera idronefrosi del rene sinistro.


Alla luce di questi referti, ritiene ancora che il bombardamento esterno abbia poche probabilità di successo?

Grazie
[#43]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Certamente sì, ancor di più se il calcolo è fermo a livello del giunto, che è uno dei punti ristretti dell’uretere.

Paolo Piana
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[#44]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Ma il fatto che si dica che e’ a 2-3 cm dal giunto pielo-ureterale non significa che e’ ancora nel rene e quindi non ancora nell’uretere?
[#45]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Si intende sempre 2-3 cm - sotto - il giunto.

Paolo Piana
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[#46]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Entrambi gli urologi a cui abbiamo chiesto il consulto ci hanno sempre fatto intendere che il calcolo e’ vicino all’imbocco dell’uretere ma non lo ha ancora imboccato.
Per questo avevamo inteso che era ancora nel rene e che al momento l’uretere fosse ancora libero.
Abbiamo capito male?
[#47]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Il bacinetto renale, o pelvi renale, è uno spazio più o meno ampio in cui eventuali calcoli presenti possono spostarsi, pertanto non avrebbe molto senso definirne la distanza dal giunto pielo-ureterale, perché si modificherebbe costantemente. Quando il radiologo segnala il calcolo - a x cm dal giunto - si riferisce sempre come - al di sotto del giunto -.

Paolo Piana
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[#48]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Al momento il calcolo non sta dando alcun fastidio e forse grazie all’assunzione delle perle di Rowatinex, anche l’ematuria e’ scomparsa da 2/3 settimane, sicuramente la macro, ma direi anche la micro a valutare dagli ultimi esami delle urine.
Cio’ premesso, ritiene che sia particolarmente urgente intervenire per eliminare il calcolo?
Per motivi familiari, mia moglie potrebbe sottoporsi al trattamento solo fra un mese da ora.
Pensa che questa attesa sia accettabile? E nel caso che rischi comporterebbe?
Grazie
[#49]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Ma il fatto che si dica che e’ a 2-3 cm dal giunto pielo-ureterale non significa che e’ ancora nel rene e quindi non ancora nell’uretere?
[#50]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi, non so per quale motivo, l’ultima mia interazione riporti un qualcosa a cui mi aveva gia’ risposto. Credo ci sia stato un problema tecnico.
Riporto quindi la mia ultima richiesta:

Grazie per la risposta.
Al momento il calcolo non sta dando alcun fastidio e forse grazie all’assunzione delle perle di Rowatinex, anche l’ematuria e’ scomparsa da 2/3 settimane, sicuramente la macro, ma direi anche la micro a valutare dagli ultimi esami delle urine.
Cio’ premesso, ritiene che sia particolarmente urgente intervenire per eliminare il calcolo?
Per motivi familiari, mia moglie potrebbe sottoporsi al trattamento solo fra un mese da ora.
Pensa che questa attesa sia accettabile? E nel caso che rischi comporterebbe?
Grazie
[#51]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Le lasciamo volentieri credere che tutto il beneficio derivi dal prodotto di cui ci scrive. (!)
Se non vi sono disturbi, l'intervento non è particolarmente urgente, ma senz'altro da programmare, in particolare se si vuol far riferimento ad una struttura pubblica.

Paolo Piana
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Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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