Cistite e dolore ai reni

buongiorno, due settimane fa ho avuto la cistite, durata due giorni perché ho preso il monuril.

dopo qualche giorno è tornata di nuovo, ma avendo avuto le mestruazioni non ho potuto fare urinocultura alla quale mi sono sottoposta 2 giorni fa.
(per il momento so solo che ho i globuli bianchi un po’ più alti del normale, quindi ho un infezione)
lunedì ho iniziato ad avvertire forti dolori ai reni che non passano ancora oggi, solo con tachipirina, così stamattina ho fatto un’ecografia e è si sono visti 2/3 cristallini piccolini, la dottoressa mi ha detto di non preoccuparmi in quanto erano piccolissimi ma mi ha consigliato di bere 2 L di acqua al giorno.

questi cristallini possono portarmi una colica renale a breve?

è possibile che la cistite sia partita da questi cristallini?

il dolore che ho alla schiena è dovuto dai cristalli o dalla cistite?

grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
E' sempre abbastanza difficile differenziare un dolore di origine renale da un comune mal di schiena e spesso solo una attenta visita diretta è in grado di indirizzare correttamente la diagnosi. Inoltre, i dolori renali simultanei e bilaterali sono abbastanza rari, i reni hano perlopiù la compiacenza di fare male uno alla volta (!) In ogni caso, l'irritazione infiammatoria della muscosa vescicale può causare un transitosio ostacolo al passaggio delle urine dagli uereteri in vescica, quindi causare una anche lieve dilatazione del rene, che viene immediatamente percepita con dolore. Le piccole calcificazioni quindi molto probabilmente non c'entrano nulla, nè possono essere esse stesse ad averle causato la cistite. Questa è quasi sempre causata da batteri intestinali che direttamente od indirettamente arrivano nelle basse vie urinarie.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
La invitiamo a non inoltrare nuove richeste di consulòto per situazioni già discisse del tutto recentemente, ma di inserire nuove domande ed aggiornamenti qui di seguito. Tra l'altro, alcuni dettagli del suo ultimo scritto ci fanno pensare che lei non abbia compreso la nostra risposta precedente.
Il riscontro di questi batteri (cocchi gram positivi) all'urocoltura è in genere considerata una falsa positività per contaminazione del campione di urine da parte di batteri innocui che colonizzano esternamente pelle e mucose dell'area genitale. Pertanto, la terapia antibiotica è discutibile e le sue eventuali indicazioni devono basarsi su altri fattori di giudizio, in particolare la presenza e la quantità di cellule infiammatorie nel sedimento dell'esame delle urine, che lei non ci riferisce. D'ogni modo, queste particolari attenzioni sono proprie solo dello specialista, ben comprendiamo che altri medici medici non ci pensino due volte a consigliare un antibiotico. Poco male, ma la reale efficacia della cura dovrà essere valutata a distanza. Il secondo antibiotico di cui ci scrive (molifloxacina) appartiene alla famiglia dei chinolonici, antibiotici molto efficaci, ma oggi da utilizzarsi solo in casi particolari per la frequente insorgenza di fastidiosi effetti collaterali.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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