Richiesta di chiarimenti su terapia farmacologica

Gentili Dottori,

Scrivo per chiedere chiarimenti in merito alla terapia farmacologica prescritta per mio marito di anni 59.


In cura per ipertensione con OLPRESS 20mg e con una pregressa storia di ictus nel 2018 (risoltosi senza conseguenze) ha recentemente iniziato ad assumere un nuovo farmaco per un aumento della prostata riscontrato da ecografia (Psa nella norma)
Calcolato il residuo post minzionale (circa200cc) l’urologo ha prescritto OFUXAL 10mg la sera.


Tuttavia, da quando ha iniziato la terapia, si sono manifestati sintomi preoccupanti quali giramenti di testa, sensazione di testa vuota ed episodi di epistassi.
A suo dire sembra essersi allungato però l’intervallo tra una minzione e l’altra.


Tali sintomi destano in noi particolare preoccupazione considerando la sua storia clinica perché dal bugiardino ho letto essere controindicato per chi abbia avuto ischemie

Per la pressione abbiamo consultato il cardiologo che ha ridotto ad OLPRESS10mg ma la pressione si mantiene ancora molto bassa (100/60 - 105/65) che è un valore mai riscontrato, considerando che in passato mio marito aveva una pressione dovuta all’obesità di 140/90 poi normalizzata allo standard 120/80 (ha perso 33kg)

In considerazione di questa pressione che resta ancora bassa il Dietologo che ci ha ancora in cura, vsuggeriva di ridurre il farmaco a 5 mg (mittoval 2, 5 mattina e sera) ma, anche se abbiamo iniziato da soli pochi giorni, non abbiamo notato considerevoli miglioramenti; anzi, la pressione continua ad essere molto bassa.


A questo punto, data la confusione, vorremmo capire innanzitutto se il farmaco è adatto alla sua storia clinica; se è il caso di poter continuare ad assumerlo se conviene una dose da 10mg serale a rilascio prolungato o le due da 2, 5mg in due momenti della giornata.


Ringrazio per l’attenzione che vorrete dedicarmi e il resto in attesa di un vostro gentile riscontro e di eventuali indicazioni sul da farsi.


Cordiali saluti
Dr. Paolo Piana Urologo 47.6k 2k
Evidentemente l'alfuzosina, non fa al caso di suo marito. L'effetto collaterale ipotensivo è comune a tutti i farmaci del gruppo egli alfa litici, ma vi possano essere delle piccole differenze. Pertanto, prima di rinunciare definitivamente si potrebbe magari provare con qualcosa di diverso, es. tamsulosina o silodosina. Ovviamente questo lo deve decidere il nostro Collega che segue direttamente la situazione, magari non il dietologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Grazie per la celere risposta.
Effettivamente sarà proprio così.
A questo punto, pensavo una cosa: lo stesso Urologo già da un paio di anni aveva prescritto TADALAFIL prima da 10mg poi ridotto 5mg 2/3v settimana
Questo perché post-ictus, e lentamente nel corso degli anni successivi, la potenza dell’erezione e la durata dei rapporti andava indebolendosi.
Di fatto con questo farmaco il problema si è risolto e forse, complice anche una ritrovata fiducia, non è stato necessario assumerlo se non talvolta all’occorrenza come convenuto con lo stesso specialista
Siccome ho letto che questo farmaco ha effetti anche sull’IPB e che di fatto nel nostro caso ci è stato detto essere in una fase iniziale e non così marcata nè preoccupante , potrebbe avere senso ritornare ad assumere il TADALAFIL ricorrentemente 2/3v sett visto che era ben tollerato?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 47.6k 2k
Se non vi sono disturbi urinari significativi, non vi è alcuna reale indicazione alla terapia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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