Escherichia coli e prostatite batterica

Salve.
Ho 33 anni, circa 4 mesi fa ho iniziato ad avere problemi di bruciore durante la minzione e l'eiaculazione, urina trattenuta nell'uretra, gocciolamento post minzione molto copioso e conseguente bruciore sulla punta del pene.
Il tutto in un periodo in cui soffrivo di stipsi.
Ecoaddome negativo così come urinocultura.
Mi sono rivolto ad un urologo il quale mi ha riferito che la causa di questa infiammazione prostatica fosse legata alla stitichezza, prescrivendomi soltanto TOPSTER per una settimana.
Dopo un mese, pur avendo completamente ripreso il regolare ciclo intestinale grazie al gastroenterologo, i sintomi sono rimasti immutati anzi mi sono accorto che ogni tanto perdevo una leggera gocciolina di sangue dopo la minzione.
Mi sono rivolto ad un secondo urologo, con nuovi esami di urina ed ecoaddome sempre negativi oltre PSA nella norma, il quale mi ha fatto eseguire spermiocultura ed è uscita positività ad escherichia coli, prescrivendomi antibiotici sensibili al battero (5g di rocefin + una settimana di terapia orale) e permixon da assumere per tre mesi.
Ho rifatto circa 20 giorni fa la spermiocultura e non ci sono più tracce batteriologiche.
Al permixon ho aggiunto anche XINPROX,.
Il problema è che nonostante la cura sia quasi ultimata continuo ad avere disturbi: il gocciolamento si è leggermente attenuato ma solo a tratti; il bruciore durante la minzione è ancora sensibilmente presente ed inoltre nelle ultime settimane ho iniziato ad avvertire anche dolo in zona pubica / inguinale oltre che sensazione di calore e bruciore dei testicoli.
Temo che la mia prostatite sia diventata cronica dopo quasi 4 mesi in cui i miglioramenti sono stati minimi con una serie di ripercussioni a voi note sulla qualità della vita.
Cosa suggerite a riguardo?
nuove cure o esami strumentali più invasivi per una terapia più mirata?
Grazie mille ai professionisti che mi risponderanno.
distintamente
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Come probabilmente avrà già compreso, per questi disturbi prostatici dovuti a congestione ed infiammazione della ghiandola prostatica non esistono terapie specifiche di sicura efficacia. Gli integratori alimentari che lei sta assumendo hanno una azione tanto variabile quanto imprevedibile, la loro popolarità è principalmente legata all’assenza di effetti collaterali. Quando si ha la relativa certezza che una causa batterica sia assente o sia stata debellata, si possono utilizzare dei veri anti infiammatori a brevi cicli, ma dal nostro punto di vista sono ancora più importanti le attenzioni dirette allo stile di vita. A questo riguardo, tutti gli aspetti principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) devono essere tutti indirizzati ad una ragionevole regolarità. Nel suo caso deve essere tenuto sotto particolare controllo l’equilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta), poiché le infezioni da Coli non sono comuni in un maschio della sua età.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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La ringrazio dottore per le sue spiegazioni. Avendo ancora la persistenza dei sintomi mi sono rivolto ad un ulteriore urologo che, da una attenta ecografia, ha individuato una sclerosi del collo vescicale e necessità di effettuare uroflussometria per voi valutare il quadro clinico.
La ringrazio nuovamente.
cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La sclerosi del collo vescicale non può essere diagnosticata in base ad una ecografia. Si tratta pertanto solo di un sospetto ispirato dai suoi sintomi, che andrà chiarito con ulteriori accertamenti, a partire dalla uro-flussometria.

Paolo Piana
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Utente
Gentile dottore, questi sono i risultati dell'uroflussometria di cui le chiedo una interpretazione :
Flusso medio 4.0 ml/s
Flusso al picco 6.8 ml/s
Tempo al picco di flusso 8.7 s
Volume vuotato 100,9 ml
Tempo di flusso 23,7 s
Tempo di svuotamento 23,7
Intervalli 1
Tempo di ritardo 18,4

Ancora grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Questa flussometria non è interpretabile poiché il volume vuotato è stato di soli 100 ml. Una buona flussometria necessita che il volume vuotato sia 250-300 cc. I veri valori potrebbero essere migliori. L’esame è pertanto da ripetere bevendo più acqua.

Paolo Piana
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buongiorno dottore. rifatta uroflussomeria, con svuotamento completo. Risultato invariato in termini di ostruzione.
L'urologo che mi sta seguendo mi ha suggerito DILUR 2g per 3 mesi e poi nuovo controllo uroflussometrico.
cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Concordiamo con la prescrizione della doxazosina.

Paolo Piana
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