Prostatite e vescicolite dx - Citrobacter koseri

Buonasera,
dopo masturbazione ed emissione spermatica ho riscontrato dolore all'uretra, specialmente all'altezza glande, che perdurano 1/2 giorni particolarmente la notte.
A seguire pollachiuria e nicturia (3/4 volte notte).


PSA 0, 77

Da tampone e spermiocoltura è stato riscontrata un'infezione di Citrobacter Koseri 1.000.
000 UFC trattata con Cefixime 400 (MIC <=0, 25) 1 cp per 7 gg.
sospesa per calo dei neutrofili assoluti a 1, 32 (2.2-7.
0) ma non dei GB leggermente sotto limite.


Dopo vari consulti, l'infettivologo ha prescritto il BACTRIM (MIC <=20 ma a suo dire l'efficacia parte da 19 (?) e quindi è come fosse pari ad 1) 2 cp dì x 2 settimane più Pentacol 500 gel rettale x 2 settimane (che servirebbe a fare penetrare meglio il farmaco nella prostata) e.
2 cp.
di Folina al dì per ridurre l'effetto anemizzante.


Altri consulti di urologi, pur essendo orientati inizialmente sui fluorochinolonici, sono stati riconvertiti alla stregua del parere infettivologico.


Eseguita dopo un po' di tempo ecografia prostatica riportante prostata determinante impronta sul pavimento vescicale (DT 46 mm) a margini lobulati ne con ecostruttura disomogenea da adenomiomatosi di tipo bilobato e ipertrofia della vescichetta seminale dx da flogosi subacuta, un medico si è espresso per il Ciproxin 500 (MIC <=0, 06) 1 volta la sera per 3 settimane, un altro per l'inizio della terapia con Bactrim.


Ora viste le più volte citate possibili gravi controindicazioni dei fluorochinolonici (sia riguardo la eventuale neutropenia che altri fattori) ho timore nell'assunzione del Ciproxin e volevo chiedere se fosse meno rischiosa ed ugualmente efficace la terapia col Bactrim.


Ringrazio anticipatamente confidando in rapido riscontro per un immediato inizio di terapia visto il tempo già trascorso.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Dal nostro punto di vista, il Citrobacter non è un batterio comunemente coinvolto nelle infezioni urogenitali, mentre è un comune colonizzante la pelle e le mucose dell’area genitale, oltre all'ultimo tratto dell’uretra Può pertanto contaminare al passaggio i liquidi biologici (urina e liquido seminale) rendendo falsamente positive le colture. In assenza di febbre, noi senz’altro non insisteremmo più di tanto con gli antibiotici, quantomeno prima di avere ripetuto gli esami colturali.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
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Buongiorno dottore, grazie innanzitutto per la celere risposta. In realtà ho omesso di riportare che il tampone uretrale è stato ripetuto un mese dopo il Cefixime 400 ed è stato riscontrato di nuovo il Citrobacter Koseri.

La sintomatologia comunque, permane da più di 2 mesi con nicturia, pollachiuria, dolore intenso per qualche giorno dopo passaggio dello sperma (anche solo dopo massaggio prostatico con fuoriuscita di qualche goccia) e bruciore nell' uretra anche dopo la minzione, che risulta torbida e maleodorante, quadro personalmente decisamente invalidante anche senza febbre.

Dopo l'ecografia prostatitica con diagnosi di vescicolite mi è stato riferito della assoluta necessità di iniziare subito terapia antibiotica per non aggravare ancora di più il quadro clinico.

ABG identico con le opzioni appunto fra chi si esprime con Bactrim (MIC =<20) 2 al dì x 2 settimane indicato dall'infettivologo e chi con Ciproxin 500 ( MIC =<0,06) 1 al dì per 3 settimane di cui, ribadisco, ho il terrore di utilizzare per un tempo così lungo per via della neutropenia e altri effetti collaterali.

Chiedevo quindi lumi su quale dei 2 antibiotici avessi meno probabilità di incappare nelle forti reazioni avverse essendone molto spaventato.
Spero molto in un suo aiuto dottore.
Ancora grazie mille!
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Come le abbiamo già scritto, noi abbiamo molti dubbi che il suo problema sia causato (solo) dal Citrobacter. Se non c'è febbre, forse ci prenderemmo il tempo di non basarci solo sull'esito di un tampone uretrale, ma eseguire anche il test di Stamey o - dei tre bicchieri -. In ogni caso, le attuali linee guida sulla terapia antibiotica sconsiglierebbero l'utilizzo di chinolonici (es. ciprofloxacina) per lunghi periodi se non in casi molto gravi e quando non vi sono alternative.

Paolo Piana
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Utente
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Grazie ancora per la risposta dottore.

Dai sintomi esposti si potrebbe ipotizzare quale altra causa possa essere connessa?
E le vie di risoluzione?
Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Si tratta certamente di una congestione della prostata, la cui ipotetica causa batterica parrebbe ancora da dimostrare chiaramente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Sempre grazie dottore!

Mi scusi se approfitto ancora, potrebbe essere "congestionata" per via della lunghissima astinenza in cui mi trovo (per paura del dolore) od altre cause?
Mi era stato consigliato di "svuotare" la prostata molto spesso...

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Salvo che nella fase febbrile della prostatite acuta batterica, l'astinenza non è mai particolarmente consigliabile. Anzi, due-tre eiaculazioni la settimana hanno certamente un effetto decongestionante, a meno che sia l'eiaculazione stessa ad indurre una netta recrudescenza dei sintomi. In questi casi bisogna trovare un compromesso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Ed è questo il caso...
A quale compromesso si deve addivenire?
Nel sopportare la dolenza?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La dolenzia può quantificarla solo lei.

Paolo Piana
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