Test discordanti

Buongiorno,
6 mesi fa, a seguito di sintomatologia riconducibile a clamidia, mi viene prescritto per via empirica azitromicina e ceftriaxone (mi trovavo in un altro Paese).

Dopo circa 20 giorni dal termine del ciclo antibiotico eseguo i seguenti esami: urina con ricerca con metodologia PCR di patogeni comuni e non comuni e spermiocoltura con ricerca colturale di patogeni comuni e non comuni, e anche tampone uretrale, tutto negativo.

Nel frattempo mi rimane il dolore uretrale, da analisi diretta urologica si riscontra una congestione prostatica, eseguo una cura antinfiammatoria con risultati apprezzabili ma non risolutivi.

Rifaccio quindi gli esami: urina con ricerca con metodologia PCR e spermiocoltura questa volta anch'essa con ricerca con metodologia PCR.

Su urina tutto negativo mentre su sperma escono positivi Clamidia e Mycoplasmi.

In sintesi, l'esame colturale su sperma dava un risultato negativo mentre l'esame con metodologia PCR sempre su sperma da la positività a Clamidia e Mycoplasmi.

Non so come interpretare il tutto, poiché da un lato la proliferazione batteria non è risultata e dall'altro abbiamo tracce di dna di quei due patogeni.

Grazie infinite
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La metodica PCR è certamente molto più precisa ed estremamente sensibile. Potrebbe anche trattarsi di una minimale positività residua, non significativa. Le indicazioni ad una terapia antibiotica devono quindi essere meditate in base alla realtà dei suoi eventuali segni e sintomi.

Paolo Piana
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Grazie Dottore,
Ad oggi la mia sintomatologia è quella da congestione prostatica: bruciore uretrale e qualche fitta ai testicoli (sintomi attenuati dopo le terapie antinfiammatorie ma non scomparsi):
1- debellando con terapia antibiotica questa minimale positività residua, potrebbero sparire i sintomi?
2- questa minimale positività residua è da considerarsi contagiosa?
Grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
1. Ad essere realisti, diremmo di no.

2. idem

Le consigliamo di ripetere comunque la ricerca PCR sul liquido seminale tra un paio di mesi. Per la congestione prostatica valgono le indicazioni rivolte al controllo dello stile di vita che abbiamo infinite volte espresso in questa sede.

Paolo Piana
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Egregio dottore,
Ho eseguito di mia iniziativa ricerca colturale su sperma dei patogeni che erano risultati positivi in pcr, ovvero clamidia e micolpasma genialium, pertanto eseguo ricerca colturale di clamidia e micoplasmi: l'unica positività che scaturisce è ureaplasma urealiticum, che in pcr era negativo.
Riassumendo:
- In pcr positivo a clamidia e micolpasma genialium, la Sua interpretazione fu "minimale positività residua, non significativa", visto che ero stato trattato per via empirica con azitromicina e ceftriaxone.
- in colturale positivo a ureaplasma urealiticum, che in pcr era negativo.
Faccio davvero fatica ad orientarmi.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Non per nulla noi oi le avevameno consigliato di eseguire il controllo non prima di due mesi! I risultati non univoci sono significativi per cariche batteriche molto basse, tali da far sospettare la contaminazione del campione, cosa che accade abbastanza frequentemente per la spermiocoltura. Proprio per questo motivo, il risultato della spermicoltura va sempre considerato con molta attenzione alla luce del quadro generale e non solo preso a preesto per somministarre altri antibiotici.

Paolo Piana
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È stata una mia iniziativa autonoma e non corretta.
Pertanto, se ho ben capito le Sue parole, il risultato in pcr (clamidia e micolpasma genialium) può considerarsi una minima positività residua, mentre il risultato colturale (ureaplasma urealiticum) potrebbe trattarsi di contaminazione del campione.
Corretto?
Grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Corretto. Voler spaccare il capello in quattro spesso non è l'approccio più promettente alle cose.

Paolo Piana
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