Fastidio durante la minzione e bruciore anale

Buongiorno vorrei un parere circa il mio caso.

3 anni fa ho avuto un episodio di bruciore durante la minzione (questo passato in un breve periodo), non completo svuotamento della vescica (rimasto a lungo il dover andare più volte in bagno altrimenti ho una sensazione di fastidio e gocce che escono), e dolore all’esterno del glande.

Dopo aver eseguito tampone uretrale (dopo massaggio prostatico) per germi micoplasmi e clamidia sono risultato positivo ad escherichia coli, che dopo antibiotico e ulteriore tampone ho debellato.
Il mio urologo ha evidenziato la presenza di una prostatite che in quel caso era stata curata con urixana e permixon per qualche mese.

Un mese fa la stessa problematica si è ripresentata (non completo svuotamento vescicale con fastidio se non torno nuovamente in bagno a far uscire ulteriore urina rimanente) ma stavolta accompagnata da problemi intestinali, diarrea (ad oggi debellata con probiotici) e bruciore anale (credo per presenza di emorroidi) che sto curando con proctolyn ma che tutt’ora rimane.

Dal momento che ho capito che questi batteri provengono dall’intestino c’è un modo per evitare un ulteriore tampone uretrale (che furono molto traumatici) soprattutto perché ne seguirebbe un ulteriore antibiotico a danno dell’intestino già debilitato?

Preciso che sono andato dallo stesso urologo da cui andai che mi ha prescritto nuovamente gli stessi tamponi uretrali dopo massaggio dopo aver riscontrato nuovamente la prostatite
Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Il tampone uretrale è oggi sostituito dalla ricerca batteriologica sulle urine del primo getto con metodica PCR (gonococco, clamidia, micoplasmi).

Paolo Piana
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Salve dottore, l’esame delle urine con metodica PCR è in grado di rilevare batteri anche nella prostata? E batteria intestinali come l’escherichia coli?
Preciso di non aver avuto rapporti nell’ultimo anno quindi penso che si possano escludere tutti i batteri la cui causa sia una trasmissione con partner infetto
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
No, la ricrca PCR sulle urine del primo getto riguarda solo i batteri che sono la comune causa i uretriti da trasmissione per via sessuale. In questi casi fino ad un recente passato si eseguivano i fastidiosi tamponi uretrali. Lei ci ha scritto che si era sulla strada di eseguire dei tamponi e questo ha condizionato la nostra risposta. Ora se ci scrive che si possa escludere un cantagio sessuale le cose cambiano ed anche la ricerca sul primo getto perde un po' di significato, a questo punto l'esame più mirato potrebbe essere la spermiocoltura. Il risultato i questo esame deve essere però valutatao con molta razionalità e non essere solo a pretesto per prescrivere un antibiotico sempre e comunque.

Paolo Piana
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Quello che non capisco dottore è come sia giusto muoversi in casi in cui il batterio che tende a ripresentarsi sia di origine intestinale.
Bisogna comunque debellarlo con antibiotici compromettendo la flora batterica oppure bisogna ripristinare la flora attendendo che il batterio venga eliminato dal corpo qualora presente?
E soprattutto ci sono modi per prevenire questo passaggio di batteri tra stomaco e prostata?
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Aggiorno dicendo che in seguito a spermiocoltura sono risultato positivo ad Enterobacter cloacae
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Queste positività della spermiocoltura a batteri intestinali sono spesso dovute a contaminazione esterna, non vi è l'assoluta certezza che provengno dall'apparato genitale interno. D'ogni modo, almeno la prima volta si pratica una terapi antibiotica, si vede come evolvono i disturbi e si controlla a distanza la spermiocoltura. L'equilibrio della flora batterica inestinale è comunque fondamentale e si persegue con la colaborazione di un buon dietologo-nutrizionista. Ricorrere all'ultimo probiotico consigliato dal farmacista non è la strada giusta.

Paolo Piana
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Visto il fatto che il batterio che mi venne riscontrato 3 anni fa in seguito a tampone uretrale era l’escherichia coli cioè di origine intestinale come quello trovato in questo caso l’infezione potrebbe essere plausibile.
Tuttavia dall’antibiogramma tale batterio risulta essere molto sensibile alla ciprofloxacina ed io ho già fatto prima dello spermiogramma 10 giorni di ciproxin 750 mg in quanto mi trovavo fuori per lavoro e non avevo possibilità di effettuare esami.
Mi chiedo come sia possibile quindi che il batterio nonostante questi 10 giorni non sia stato debellato dall’antibiotico.
Quale è il modo migliore per muoversi secondo lei?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Bisogna ricordare che il risutato dell'antibiogramma è teorico, ha una validità indicativa e non assoluta.

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Dottore il fatto che il batterio sia presente in quantità 500 000 ufc/mL può essere indicativo del fatto che non sia una semplice contaminazione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
No. Che sia una contaminazione si sospetta in base al tipo di batterio (es. cocchi gram-positivi, haemophilus, citrobacter, ecc.) e dalla scarsità od assenza di globuli bianchi (leucociti) nel sedimento dell'esame delle urine o dello spermiogramma.

Paolo Piana
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Buongiorno dottore, ho intrapreso la cura con Ciproxin da 6 giorni.
È normale percepire un peggioramento dei sintomi urinari? (Maggiore sensazione di non svuotare completamente la vescica, maggiore bruciore anale)
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
In linea di massima non è questa l’evoluzione che ci si attenderebbe, però a distanza non è possibile esprimere un giudizio preciso. Gli antibiotici chinolonici come la ciprofloxacina possono avere dei consistenti effetti collaterali, ma non di questo tipo.

Paolo Piana
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Nei giorni precedenti al cirpoxin e fino ai primi giorni di assunzione avevo notato un miglioramento dei sintomi urinari, salvo poi peggiorare dopo qualche giorno dall’assunzione.
Lei crede che l’antibiotico possa in qualche modo aver peggiorato la condizione intestinale e quindi di conseguenza quella uro-genitale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
L'influenza dell'antibiotico sull'intestino è certa, ma dovrebbe manifestarsi direttamente (es. diarrea, dolori addominali).

Paolo Piana
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Buonasera dottore, a seguito di una settimana di ciproxin e avendo fatto passare una settimana dall’interruzione dell’antibiotico domani ripeterò la spermiografia.
Il sintomo che tutt’ora rimane presente è il dover rifare una piccola quantità di urina dopo aver urinato. Questo secondo lei indica la presenza ancora di una irritazione prostatica?
Se la spermiografia dovesse essere negativa cosa mi consiglia di fare?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Spermiocoltura. Lo spermiogramma valuta solo le caratteristiche degli spermatozoi. La spermiografia non esiste.

Attendiamo il risultato dell'esame, comunque.

Paolo Piana
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Buongiorno dottore,
Mi scusi per lo sbaglio nel nome degli esami.
I risultati della spermiocoltura sono arrivati e sono negativi.
Tuttavia continuo ad avere questi fastidioso non completo svuotamento della vescica dopo aver urinato, presumo per la presenza comunque di un infiammazione alla prostata.
Cosa mi consiglia di fare?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Questo risoltutato era abbastanza prevedibile e conferma la nostra ipotesi che la sua prostatite non abbia, ovvero non abbia più, una causa infettiva, ma rientri tra le numerosissime comuni congestioni/infiammazioni a lungo decorso. Vista la sua giovane età resta però ancora da chiarire se vi possa essere una componente legata ad un problema congenito del collo vescicale. Per iniziare, raccomanderemmo l'esecuzione di una flussometria minzionale.

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Questo nonostante la spermiocoltura abbia inizialmente individuato un batterio gastro-intestinale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Ci ha scritto che la spermiocoltura è ora negativa.

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Si è negativa, intendevo che questo batterio che mi era stato trovato ha a che fare con un possibile problema al collo vescicale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
No, I problemi del collo vescicale hanno sempre una causa anatomica congenita.

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Buongiorno dottore,
Domani eseguirò uroflussimetria con r.p.m. e in seguito visita urologica.
Mi può dire che cosa si potrebbe evincere da questo esame?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Una eventuale riduzione del flusso, poi bisogna ovviamente ragionarci sopra.

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Buongiorno dottore,
La aggiorno: l’uroflussimetria ha dato esito negativo, tutti i parametri sono nella norma ed il r.p.m. Risulta trascurabile. Nonostante questo continuo a sentire questo senso di non completo svuotamento della vescica dopo aver urinato, con un senso di fastidio a volte come se delle gocce rimanessero dentro l’uretra e avessi la sensazione di perderle ( cosa che avviene dopo aver urinato).
Ho fatto un test a casa di una settimana misurando la quantità di urina che esce la seconda volta che urino, 2/5 minuti dopo la prima, e la quantità è sempre inferiore ai 50 ml (tra i 15 e i 30),valore che il mio urologo mi ha detto essere al di sotto del patologico.
La mia paura é che possa ancora esserci qualche batterio annidato al livello della prostata nonostante la spermiocoltura sia negativa ed i vari antibiotici presi.
Per ora sto assumendo overluz60 per infiammazione della prostata in attesa di una nuova visita a Novembre
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
I lievi sintomi ostruttivi non sono coerenti con la ipotetica presenza di una infezione, anche misconosciuta.

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Questi sintomi che sento sono ancora legati ad una infiammazione prostatica secondo lei?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Probabilmente sì.

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Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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