Escherichia coli alle vie urinarie e sintomi persistenti

Gentilissimi,
Domenica iniziano i sintomi da infezione alle vie urinarie (malessere, bruciore minzione, dolore a fianchi e schiena, febbricola).
Lunedi faccio urinocoltura, i sintomi peggiorano soprattutto febbre (fino a 38.6) che tampono con tachipirina.
Martedi, il medico curante, vedendo i risultati parziali e analizzando i miei sintomi, legge E.
Coli e mi fa iniziare la Cefixima+Voltfast 50+spasmex.
Mercoledi l'antibiogramma dice Ciprofloxacina, quindi sospendo Cefixima dopo un solo gg e inizio Ciprofloxacina 500 (2 volte al di per 3 gg).
Oggi che è venerdi ho ancora dolori alla schiena e fianchi, ma la febbre è quasi sparita (ho sospeso da 24 ore sia spasmex che voltfast proprio per capire lo stato reale dei sintomi senza "aiutini").
Mi rimane solo l'ultima compressa di Ciprofloxacina.
Sarebbe il caso di continuare sempre con lo stesso antibiotico visto che non sto ancora bene?


Aggiungo che alcuni anni fa ho avuto una prostatite mal curata (curata con Ciprofloxacina per 6 gg anzichè 30) in quanto scambiata per altro e l'urologo mi anticipò che avrei potuto avere ricadute.
Potrebbe trattarsi di questo?


Cosa dovrei fare?
Oltre a contattare l'urologo che però non so quando mi darà udienza?


Batterio Isolato Escherichia coli
Carica batterica 500.000 U.
F.C.

ESAME DELLE URINE
Metodo: Citometria ad immagini
***** ESAME CHIMICO - FISICO *****
Colore Giallo paglierino
Aspetto Limpido
Reazione (Ph) 6, 0 5, 5 - 7, 5
Densità / Peso specifico 1, 014 1.010 - 1.030
Proteine 0 mg/dl 0 - 20
Emoglobina 0, 10 * mg/dl 0, 00 - 0, 03
Esterasi leucocitaria 25 * Assente
Nitriti Assenti Assenti
Glucosio 0 mg/dl 0 - 30
Acetone 0 mg/dl 0 - 5
Pigmenti biliari 0, 0 mg/dl 0, 0 - 0, 5
Urobilinogeno 0, 2 mg/dl 0, 2 - 1, 0
***** ESAME MICROSCOPICO DEL SEDIMENTO *****
Emazie 32 * n/ L 0 - 15
Leucociti 59 * n/ L 0 - 20
Flora batterica 3.190 * n/ L 0 - 500
Cellule squamose 1 n/ L 0 - 40
Cristalli 0 n/ L 0 - 100
Miceti 1 n/ L 0 - 30

Antibiogramma
Ciprofloxacina <=0.25 è il migliore tutti gli altri hanno punteggi da 0.5 in su.


Grazie per il vostro servizio.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.6k 2k
Considerati gli effetti collaterali non indifferenti, a suo tempo è stato certamente meglio non assumere la ciprofloxacina per 30 giorni! Pertanto, considerare quell'episodio come malcurato, cipare oggi alquanto ingeneroso!

Come sempre scriviamo in questa sede, la vera cistite infettiva, così comune nella femmina, è molto rara nel maschio adulto, in cui quasi tutti i disturbi delle basse vie urinarie sono legati più o meno direttamente alla prostata. L'urocoltura è un indice molto impreciso di una infezione della prostata, poiché l'urina attraversa la ghiandola troppo velocemente per caricarsi dei batteri ivi presenti. Bisognerebbe quindi eseguire la spermiocoltura, ma in effetti in questi quadri di prostatite acuta febbrile è giustificato un approccio empirico alla terapia antibiotica. A questo punto non andremmo comunque oltre i sette giorni di terapia con chinolonici, stando a vedere come evolvono gli altri sintomi. E' certamente giustificacta la persistenza di qualche disturbo, ma se la febbre è stabillmente regredita, molto prbabilmente l'infezione è già stata decapitata. La situzione merita comunque di essere valutata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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