Infiammazione pelvica

A seguito di infezione prostatica da enterococcus faecalis, trattata per complessivi 6 mesi con levofloxacina 500 (20gg + 15gg), bombardata con tygacil (10 gg = nr. 19 flebo ospedaliere) e completata con 3 cicli di azitromicina (!!!) mi è sopravvenuta una infiammazione pelvica. La prostata pare sia infettivamente "guarita" (conforto anche da ispezione rettale) ma permangono i sintomi dell'infiammazione pelvica consistenti in bruciori-spasmi-dolori inguinali e pubici. Sto curando la patologia con pelvilen forte, normast 600, lyrica e rivotril 0,5 ma i miglioramenti stentano ad arrivare. C'è qualche urologo che mi può aiutare con la sua esperienza? Grazie!
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
la sindrome dolotrosa pelvica come la sua è rognosa. vale la pena chiedere al collega che non sia di origine psixcosomati nel qual caso uno psicologo bravo (ma bravo) la aiuta, utilizzi thè verde e miele di castagno, eviti thè normale, caffè, insaccati, piccanti alcoolici, fumo, controlli il peso, eviti vita sedentaria.
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Utente
Utente
Grazie dr. Cavallini.
Già da tempo metto in atto i suggerimenti alimentari e altro che lei mi ha appena dato.
Certo, è curiosa la sua indicazione sulle qualità dello psicologo cui eventualmente dovrei rivolgermi: bravo, ma bravo quanto???
E sulla terapia farmacologica ha osservazioni, commenti, aggiustamenti?
Alcune domande:
1)La sindrome dolorosa pelvica è causata dalla infezione della prostata (ora guarita) o è la sindrome dolorosa pelvica che ha causato la prostatite?
2) Antinfiammatori quali Flaminase possono rivelarsi utili secondo la sua esperienza?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Come nasca la sindrome doloroso pelvica è un mistero: fattori neurologici, locali, residui infiammatori, fattori psicogeni ecc..............
Flaminase Si se funziona, no se non funziona. Ergo segua quanto detto dai colleghia.
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Utente
Utente
Caro dottor Cavallini,
questa sua risposta è la riprova di quanto la medicina sia una scienza inesatta, con le debite conseguenze che, ahinoi, ricadono sui medici.
Ha detto tutto e il contrario di tutto, non aggiungendo alcunchè di utile per colmare la vastità della mia ignoranza.
Grazie comunque, cordiali saluti e buon lavoro.


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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Giudico la sua risposta un po troppo ironica, quasi offensiva. Ho detto quello sappiamo: il dolore pelvico è l' unico campo dove la medicina alternativa è ammessa dal rigidissima food and drug administration e da american urological association, con percentuali di risposta spesso simili fra placebo e farmaco. Detto questo ogni caso è storia a se. Non prenda in giro grazie. Eviti autoterapia. Si fa quel che si può. Soprattutto via internet. Buona sera.
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Utente
Utente
Ironica si, offensiva no. E non prendo in giro chicchessia.
La sua risposta, di contro, l'ho "giudicata" alquanto approssimativa. Comprenderà bene, che chi incappa in questi "castighi" ha spesso anche la sfortuna di incappare, non raramente, in medici che il giuramento di Ippocrate non sanno nemmeno cosa sia. Ad ogni buon conto, se su internet si fa quel che si può, mi chiedo a cosa serva questo sito: a rimandare sempre ai famosi medici che ignorano Ippocrate? Sono di Reggio Calabria, ai confini dell'impero e son costretto a seguire una terapia prescrittami per telefono. E mi reputo fortunato! Lungi da me l'intento polemico, desidero solo stare meglio.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Siamo tutti approssimativi nel campo: si usa dalla psicoterapia, alla rieducazuione del pavineto pelkvico, agli alfa litici, alle erbe. Veda lei, l unica è individualizzare terapia
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Utente
Utente
Preg.mo dr. Cavallini,
ritengo utile informare sia Lei che l'utenza del sito sull'andamento della patologia che da diversi mesi mi sta accompagnando.
Parliamo di Sindrome Dolorosa Pelvica, o sindrome miofasciale, o infiammazione pelvica che dir si voglia, a seguito di prostatite.
Ho seguito la seguente terapia:
Liryca 75, 2 cp al dì (dal 7 luglio a tutt'ora)
Pelvinen forte, 1 cp al dì x 90 gg
Rivotril 0,5, 2 cp al dì (dal 7 luglio a tutt'ora)
Laroxil gc, 3 gocce al dì (dal 7 luglio a tutt'ora)
I sintomi di dolore acuto pubico (da ricovero ospedaliero) sono sensibilmente migliorati anche se temo che sia tutto merito del Liryca.
Nel frattempo, recentemente, ho dovuto effettuare una terapia di ciproxin 500, 2 cp al dì, x 17 gg, per presenza di 100.000 colonie di proteus mirabilis + klebsiella pn. + escherichia coli che avrei dovuto fare sin da giugno ma all'epoca non ero in condizioni fisiche per sopportare altri antibiotici.
In conclusione, i dolori pubici sono quasi completamente scomparsi. Restano dei disturbi nella zona perineale derivanti dalla compressione della zona in seguito a posizione seduta prolungata.
fermo restando i classici risentimenti altalenanti provenienti direttamente dall'infezione prostatica.
Le chiedo cortesemente il suo punto di vista in ordine alla terapia seguita ed ai risultati ottenuti. Ringrazio!
Prostata

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