Prostatite...quanta confusione

Buongiorno a tutti. Da circa una settimana avverto dolori perineali, fastidi alla minzione, voglia di urinare frequente... insomma tutti quei disturbi che possono essere ricondotti ad una prostatite. Mi sono recato dall'urologo prontamente il quale mi ha diagnosticato appunto una prostatite batterica (non abbiamo fatto nessun esame). Mi è stata prescritta la cura antibiotica e per nulla preoccupato mi sono recato a casa. Mi volevo però comunque documentare un minimo sulla patologia e sono andato a cercare delle informazioni su internet. Mi ha preoccupato in particolare la voce su wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Prostatite "Non esistono prove diagnostiche definitive per la CPPS. Questa infatti è una sindrome poco conosciuta nonostante rappresenti il 90%-95% delle diagnosi di prostatite". Altri urologi invece sui loro siti affermano che il più delle volte la prostatite è batterica e va trattata con gli antibiotici. Dove sta la verità? possibile che su una patologia così frequente ci sia così tanto dissenso, così tanta "confusione"? grazie delle risposte...non vi nascondo la mia preoccupazione.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
la prostata è ricca di fruttosio, ne deriva che se dei germi, assolutamente benevoli, entrano nella ghiandola non vi è antibiotico che riesca a penetrae e sterilizzare la ghiandola; quando si sta bene si è in fase di prostatite catarrale asintomatica. Gli urologi sono effettivamente divisi sull'uso o meno di antibiotici .Importanti sono le abitudini di vita che sconsigliamo assolutamente l'uso di alimenti piccanti, birra e superalcolici oltre a prendere l'abitudine di bere almeno 1 bicchiere d'acqua al mattino.
Cmq al di là delle diverse opinioni di cura, rimane solo una infiammazione di una ghiandola e se esiste poi una continuità di cure, se ne esce assolutamente.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,

non solo su questa "patologia così frequente vi è così tanto dissenso e così tanta "confusione" ma anche su molti altri problemi importanti in medicina vi è questa situazione non ancora definita ed un pò confusa!

Oltre a Wikipedia, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html ,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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dopo
Utente
Utente
Grazie dr Mallus, io conduco una vita supersalutista. Non fumo, non bevo alcolici. Mangio saltuariamente peperoncino perchè mi piace e credevo facesse benissimo dato che è un grande antiossidante, cmq in piccole dosi. Ho un sellino della bicicletta anatomico con buco al centro. Mi masturbo regolarmente (nei periodi in cui non ho rapporti). Eppure...la sorte ha voluto che mi venisse la prostatite. Mi ha inquietato solamente il fatto che vi sia questa altissima incidenza si CPPS. "Questa infatti è una sindrome poco conosciuta nonostante rappresenti il 90%-95% delle diagnosi di prostatite". Significa che il 90% delle persone che hanno la prostatite ce l'hanno cronica abatterica (quindi difficile da curarare) e gli urologi sbagliano? mi sembra parecchio strano.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
intanto sarà bene che "attacchi la bicicletta al chiodo", non esiste un sellino che possa far si che si possa continuare a a pedalare e qs vale anche la ciclette , essistono in compenso tutte le altre attvità che non hanno controindicazioni.
Bicicletta e prostatite non vanno d'accordo e su qs non c'è confusione!
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dopo
Utente
Utente
Perfetto. Sicuramente questo sarà fatto. Rimane l'ultimo quesito però...nella vostra esperienza è attendibile quell'affermazione? è così diffusa questa cronicità dei sintomi? è così sottovalutata questa cpps? dr. Beretta ringrazio anche a lei...ma da oggi in poi credo che la smetterò di documentarmi ulteriormente, la cosa mi causa ansia, e mi suggestiona fin troppo leggendo affermazioni come quella che ho scritto prima.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Cronicità della prostatite non significa cronicità dei sintomi, sono facili le recidive da qui le abitudini di vita proprio per non ricadere.
Cordiali saluti
Prostatite

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