Stenosi uretrale e non completo svuotamento della vescica

Salve.
Nell'ultimo anno ho avuto una prostatite, poi una uretrite e ora di nuovo una prostatite.
Nei primi due casi, allo sparire dei sintomi ho ahimè smesso la cura e probabilmente per questo la cosa è stata recidiva.

A partire da dopo la uretrite, quando la vescica era molto piena, non riuscivo a fare pipì in un solo getto e il flusso era ridotto. Ciò non mi dava alcun fastidio e accadeva solo a vescica piena. L'urologo lì per lì non gli diede peso.

Ora, con il ritorno della prostatite, ho fatto una uroflussimetria. Essendo la vescica piena, il problema si è presentato:

Flusso medio: 6,0 ml/s
Flusso al picco: 11,8 ml/s
Tempo al picco di flusso: 27,8 s
Volume vuotato: 267,2 ml
Tempo di flusso: 44,5 s
Tempo di svuotamento: 44,5 s
Intervalli: 1
Tempo di ritardo: 10,3 s

dall'ecografia alla vescica fatta prima e dopo l'urina:

Prima: volume vescica 411.22 ml
Dopo: volume vescica 24.17 ml

Da ciò l'urologo ha dedotto che non svuotavo totalmente la vescica, anche se io non sento di averla ancora piena.

L'urologo mi ha prospettato un intervento per risolvere questa possibile stenosi uretrale. La mia prima domanda è: ma è davvero necessario? O posso convivere con questo lieve problema?

Il medico mi ha prescritto una uretrocistografia minzionale.
Ieri 21 ottobre la stavo facendo ma all'introduzione del catetere ho sentito molto fastidio e poi al gonfiaggio del palloncino non ne parliamo.
Ero molto agitato e a un certo punto il catetere se n'è uscito. Il medico lo ha inserito nuovamente col solito fastidio e anche questa volta il catetere si è tolto.
A quel punto mi sono alzato rifiutandomi di continuare con l'esame.
Al mio ritorno a casa però non riuscivo a fare pipì, sentivo come se la prima goccia di pipì si bloccasse proprio subito prima del glande. Poi spingendo riuscivo a farla uscire ma con bruciore.
L'urologo mi ha fatto fare una puntura di Orudis 100mg dicendomi che probabilmente mi sarò mosso graffiandomi. Ma io non mi sono mosso lì sotto.

Nonostante il bruciore comunque riuscivo a fare la pipì, anche se con un flusso molto ridotto. Il flusso ridotto è dovuto a questo trauma della mia uretra e svanirà col passare del bruciore oppure ho peggiorato quella che prima era una stenosi solo lieve??
In più ho notato di perdere qualche gocciolina di sangue. Non ho ancora avuto occasione di dirlo all'urologo.
Fino a stamattina ho continuato così, faccio pipì, ormai il bruciore è lieve, ma il flusso rimane basso.
Quindi la mia seconda domanda è: il flusso ridotto tornerà normale da solo quando avrò superato questo "trauma"?

Non vorrei che da un intervento che prima non era necessario ora sia costretto a farlo sul serio per via di questo incidente :(

PS: ho subito una uretroplastica 17 anni fa e non mi ha mai dato problemi. Questo fastidio che ho ora è localizzato proprio, sotto il glande, dove ho avuto quell'intervento.

Grazie
[#1]
Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signore,
i fastidi da Lei avvertiti in queste ore sono dovuti alla infiammazione che il catetere posizionato durante l'esame uretrocistografico ha determinato sull'uretra. Analgesici e un breve periodo di terapia antibiotica risolveranno il quadro clinico.
Ciò che invece occorre escludere è la presenza effettivamente di una stenosi uretrale. Non sopportando l'esame radiologico potrebbe effettuare una uretrocistoscopoia con strumento flessibile per evdidenziare alterazioni a carico del lume uretrale
Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ma che io sappia l'uretrocistoscopia è simile alla uretrocistografia, mi sbaglio?
Credevo fosse simile, però ancora più fastidiosa per via dello strumento usato.
Il mio urologo mi parlava invece di fare una urografia. L'urografia consente di ottenere le stesse informazioni? Insomma vorrei evitare qualsiasi strumento che mi debba entrare attraverso il pene perché è una cosa che mi mette un'ansia terribile :(
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