Interpretazione esami ecografici

Egr. Dott.. A seguito rilevante macroematuria sono stato sottoposto a controllo ecografico in P.S. con la sottodescritta diagnosi:
Entrambi i reni sono regolari per dimensione e spessore del parenchima.
Le vie escretrici urinarie non sono dilatate.
In soggetto con ematura si osserva sul versante laterale sn. della vescica un'area associata alla presenza di modica quantità di contenuto finemente corpuscolato in sede declive: il repert non è di univoca interpretazione (coagulo?lesione parietale?) Per il reste le pareti vescicali appaiono regolari. La prostata è lievemente ingrandita.
Dopo 2 gg. di macroematuria e l'espulsione di n. 2 goaguli le urine hanno ripreso l'aspetto normale. Dopo 7 gg. dal 1° evento ecografico eseguivo una nuova ecografia che cosi' repertava:
La vescica ha pareti lievemente3 ispessite con diffuse irregolarità da iniziale ipertrofia della tonaca muscolare non contiene calcoli.
A livello della parete postero-laterale destra è rilevabile una formazione solida aggettante nel lume del diametro di circa 1,5-1,8 cm ipoecogena e finemente disomogenea con margini abbastanza netti e a larga base di impianto attribuibile in prima ipotesi a formazione espansiva e quindi meritevole di approfondimento diagnostico mediante cistoscopia ed exeresi chirurgica a giudizio del Clinico curante.
Il tragitto intramurale degli urerteri e i relativi meati sono attualmente liberi.
Al controllo post-minzionale si rileva un ristagno vescicale valutabile attorno ai 15-20cc.
In attesa della cistoscopia che andro' a prenotare mi potreste gentilmente illustrarmi di cosa si tratta e la gravità o meno di quanto riscontrato.
Ringrazio
Sanseverese56
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Gentile lettore , l'ecografia pone il sospetto di una neoformazione vescicale la cui diagnosi deve essere confermata da una cistoscopia e dalla eventuale rimozione della lesione che andrà analizzata istologicamente,solo l'esame istologico potrà dare un giudizio sulla natura della lesione .
Distinti saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Gent. Dott. De Siati, anzitutto grazie per la celerissima risposta. Le volevo chiedere se il risultato istologico è contestuale e viene refertato al termine della cistoscopia. Ancora grazie. Sanseverese56
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
con la cistoscopia sono possibili solo biopsie superficiali che cmq non dicono alcunchè su una ev infiltrazione; qs è il motivo per cui si da più importanza all'es istologico di frammenti di resezione endoscopica.
IL tipo istologico più frequente di neoformazioni presenti in vescica è il carcinoma uroteliale ( il papilloma è un ca uroteliale superficiale)ma il tipo istologico non dà informazioni sulla estensione nella parete vescicale.
Cordiali saluti.

Dott.Roberto Mallus

[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Gent.mi Dott. In attesa di essere sottoposto a cistoscopia + TURB (intervento già pianificato) ho ritenuto opportuno effettuare una TC com Mdc il cui esito è sottoriportato:TC ADDOME COMPLETO CON M.D.C.E.V.
L'indagine e' stata condotta con acquisizione volumetrica in corso di infusione e.v. di m.d.c. con assistenza
anestesia logica.
Sono state inoltre ottenute successive riformattazioni multiplanari delle immagini.
La vescica e' mediamente distesa con pareti ispessite per l'ipertrofia del detrusore, ed in sede postero-Iaterale destra
iuxta-meatale si documenta un difetto di riempimento di circa 15 mm riferibile a lesione uroteliale a carattere
vegetante nel lume.
La via escretrice omolaterale permane non dilatata, al pari della controlaterale, entrambe prive di apprezzabili ulteriori
difetti di riempimento che siano riferibili a lesioni uroteliali sincrone.
Entrambi gli emuntori renali, in sede e di dimensioni regolari, conservano regolare evidenza tomodensitometrica, e la
fase escretoria e' sincrona in tempi fisiologici.
Non si osservano linfocentri di dimensioni critiche.
Per il resto il fegato e' privo di lesioni focali, le vie biliari non sono dilatate, il pancreas, la milza ed i surreni (se si
esclude un minuscolo aspecifico aspetto globulare a carico dell'aletta mediale del destro), conservano regolare
evidenza TC.
Non sono presenti falde di versamento endo ne' retroperitoneale.
L'analisi con algoritmo di ricostruzione dedicato alla struttura ossea non documenta rimaneggiamenti strutturali ossei
a carattere focale di aspetto evolutivo, con i limiti della metodica.
Da ignorante quale mi ritengo, dalla lettura del referto desumo la presenza (conferma dell'ecografia) di carcinoma epiteliale e non interessamento dia altri organi se non del surrene destro.
Di cosa potrebbe trattarsi? Devo preoccuparmi ulteriormente?. Ringraziando per la disponibilità che magnificamente esercitate porgo distinti saluti. Sanseverese56
[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Gent. Dott. A seguito intervento TURB effettuato in data 1492011 veniva riscontrava neoplasia vescicale perimeatale dx.
Descrizione: Resezione laser "en bloc" di neoformazione vescicale perimeatale dx di circa 1,8 cm.
Referto istologico: ca vescica pTa G2
REPERTO MACROSCOPICO:
Neoformazione grigiastra finemente papillare di cm 1,6.
GIUDIZIO DIAGNOSTICO:
CARCINOMA UROTELIALE PAPILLARE DELLA VESCICA.
GRADING sec. WHO: ALTO GRADO (G2).~
INFILTRAZIONE STROMALE: NON EVIDENTE.
TONACA MUSCOLARE PROPRIA: ASSENTE.
Si consiglia MMC settimanale x 8 da fine ottobre.
tra 3 mesi citologia urinaria su tre campioni e cistoscopia flessibile.
A vostro parere ritenete appropriata la terapia consigliatami? In considerazione del Grading ALTO GRADO (2) non sarebbe più appropriata una terapia con BCG?. Ringraziandovi per il riscontro che vorrete gentilmente fornirmi porgo rispettosi saluti.
Sanseverese56
[#6]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.mo utente,
Pta vuol dire infiltrazione minima della pare vescicale molto simile a quella dui un papilloma (Ca urotelialeTa infatti)
G2 indica la " mostruosità" cellulate che è appunto intermedia.
La terapia eseguita e che è stata proposto è in linea con le direttive europee.
Controlli endoscopic inizialmente dopo 3 mesi dalla TURB e poi più distanziati.
In conclusione a parte la seccatura dei controlli endoscopici la prognosi è ottima.
Cordiali saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Gent.mo Dott. Mallus
nell'esprimerLe i sensi della mia graditudine per la Sua
disponibilità mi permetta di porLe ancora alcune domande:
Statisticamente quante probabilità vi sono che a successivi controlli si ripresenti ''l'alieno'' e ''mostruosamente'' peggiorato?, ovverosia di grading G3?. E qualora cosi' fosse resta ancora la possibilità di terapie farmacologiche?.
Nel rinnovarLe i miei più sentiti ringraziamenti e certo di un Suo riscontro porgo ossequiosi saluti
sanseverese56
[#8]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
IL BCG in vescica viene usato per aumentare i tempi di recidiva del ca-utoteliale superficiale G3 ed è quello che assieme ad altri controlli Le verrebbe consigliato nel caso prospettato.Riguardo alle probabilità, non sono in grado di risponderLe, ma cmq è certo che il fumo, ad esempio, va eliminato avendo esso una netta relazione con il ca uroteliale.
Potremmo cmq farci doande e risposte a lungo ma solo il tempo che passa sarà in grado di tranqullizzarLa.Vewdrà che passati mesi e anni e vedendo che non è accaduto nulla di irreparabile troverà fgiducia.Le dico solo chew solo una PICCOLA PERCENTUALE DI TUMORI VESCICALI ABBISOGNANO DI CISTECTOMIE O TERAPIE altamente invasive.
Cordiali saluti
[#9]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Egr. Dott. Mallus, sono nuovamente a Lei per aggiornarLa sull'evolversi della mia ''patologia'': Dopo le 8 installazioni di Mitomicina completate nel mese di dicembre, a fine Gennaio ho eseguito esame citologico, con esito negativo per presenza di cellule neoplastiche. In data 6-2 c.a. sono stato sottoposto a cistoscopia che cosi' refertava: Pregressa neoplasia vescicale Ta G2. Controllo dopo ciclo di Mitomicina endovescicale mediante
Uretrocistoscopia flessibile.
Descrizione
Uretra anteriore regolare. Uretra prostatica con adenomatosi a due lobi subostruente. Meati
ureterali in sede e di aspetto regolare. Su collo vescicale verso la parete antero-Iaterale a sinistra piccola neoformazione papillare ad esile peduncolo Si prenota per TURB. Concludendo: Grazie per il Suo incitamento ad aver fiducia ma purtroppo ''l'ALIENO'' è ritornato e dovro' essere sottoposto nuovamente ad intervento resettivo. A Suo parere potrebbe trattarsi della stessa razza del precedente ''Alieno''?, e come terapia postTURB dovrebbero intraprendere Chemio o BGC?. In attesa di un Suo autorevole e da me gradito riscontro porgo distinti ossequi. Sanseverese 56
[#10]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4

Gent.le utente,
le uretrocistoscopie servono proprio a scoprire piccole recidive e a "seccarle da piccole".
Nella mia esperienza, al di la del fatto ormai chiaro che neoplasie con grading (g) alto siano cause di maggiori recidive,ho visto pazienti con neoplasie recidivare anche 3/5 volte in 1 anno tanto da pensare seriamente ad una cistectomia radicale e poi per anni più nessuna recidiva, da cui sono arrivato alla conclusione che il ns sapere è ancora lontano dalla più perfetta conoscenza di tali neoplasie.
Cmq si tratta di una piccola neoplasia , da quello che mi riferisce, resecabile anche in Day Surgery e a distanza di 5 mesi dal primo episodio.Ancora nulla di preoccupante quindi.
La chemioterapia endovescicale non è servita a molto e a mio avviso non va ripetuta mentre i controlli endoscopici andranno ripetuti con il primo controllo a 3 mesi dalla turb.
Cordiali saluti

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