Fastidio post eiaculazione e prostatite

Gentili Dottori, scrivo per sottoporvi un problema che, seppure in forma non grave ed in maniera discontinua, mi ha accompagnato negli ultimi anni. Premetto che vivo da parecchi anni in Cina e per problematiche legate alla sanità locale non riesco,sul posto, ad avere un quadro reale del problema, nè una cura di cui fidarmi. Ho 28 anni: 4 anni fa fui colto da febbre molto alta, curata con antibiotici; dopo poche settimane notai la presenza di sangue nello sperma, accompagnata da fastidio e pesantezza in zona perineale. L'emospermia fu diagnosticata come orchite e curata con antibiotici, su mia insistenza fu fatto anche un rapido controllo della prostata, manualmente: il medico non rilevò alcun problema. Un anno dopo, in occasione di check up generale, l'ecografia rilevò una calcificazione nella prostata, il dottore addusse la cosa ad una prostatite avuta in precedenza. Negli ultimi due anni il problema ha iniziato ad avere ripercussioni concrete: appena aumento la frequenza dell'attività sessuale, specie masturbatoria, inizio ad avvertire una sorta di leggera infiammazione nella zona, con necessità di minzioni frequenti: la cosa che mi turba maggiormente è una sensazione di fastidio, apparentemente localizzato nell'uretra, che si presenta quasi sempre dopo l'eiaculazione, e dura da pochi minuti a diverse ore. Vorrei sottolineare come il desiderio sessuale sia come aumentato, e spesso il piacere dell'orgasmo prosegue, anche dopo l'eiaculazione: in questi anni constato la mancanza di un periodo refrattario e spesso sono tentato, subito dopo il primo orgasmo, a proseguire la stimolazione con più veemenza fino ad averne un secondo. Premetto che negli ultimi anni è notevole la frequenza di attività sessuale di coppia (sono sposato) e masturbatoria: la seconda, per cause suppongo di natura psicologica, è caratterizzata da una durata eccessiva dell'atto, in alcuni casi trattenendo l'eiaculazione anche per diverse ore. Negli ultimi anni, quando il problema si è presentato in maniera acuta (sopratutto nei periodi di maggior attività sessuale), ho effettuato visite in diverse strutture ospedaliere, che hanno diagnosticato prostata leggermente ingrossata, e infezione batterica, curata attraverso pesanti antibiotici somministrati per via anale e flebo, trattamenti di radioterapia, e infrarossi Omnilux Revive (mi permetto con una certa malizia di sottolineare come per tali, dispendiosi, trattamenti, il sistema sanitario pubblico cinese preveda percentuali per il medico che li prescrive...). L'ultimo controllo, dicembre 2011, evidenziò prostata di 4,1x 4,1 x2,8 cm&#65292; fosfolipidi nel liquido prostatico: 50%, leucociti E: 14-19 /hp (valore di riferimento normale <10)&#65292; presenza batteri gram positivi G+C. Inoltre che su consiglio del medico 6 mesi fa ho anche effettuato intervento di circoncisione: a suo dire ridurrebbe possibilità di infezioni provenienti dall'esterno, da balaniti (che ho avuto). Vi prego di esprimere un parere e ringrazio, anticipatamente,di cuore
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente, dalla sintomatologia descritta sembra che sia confermata la diagnosi di prostatite che come avrà avuto modo di constatare richiede cure reiterate nel tempo con periodi di benessere associatia periodi di recrudescenza. Ciò che non condivido nel suo iter è l'utilizzo di infrarossi e radioterapia per tale problema.
Se le può interessare può leggere il mio articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/997-classificazione-delle-prostatiti-e-sindrome-dolorosa-pelvica-cronica-cpps.html.
Una attività sessuale frenectica può accentuare la sintomatologia.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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