Prostatite batterica cronica

Gentili dottori,

Come da oggetto, mi è stata diagnosticata una prostatite batterica cronica, situazione questa che si trascina ormai da circa due anni (benché il disturbo sia stato diagnosticato come cronico solo da qualche mese).

Agli inizi del 2011 ero stato curato con 2 settimane di Ciproxin 1000, che ha senz'altro migliorato la situazione, senza peraltro risolverla completamente.

Infatti, dopo circa 1 anno e un nuovo peggioramento dei sintomi, uno spermiogramma ha rilevato una leggera batteriospermia (batteri: rari) e leucospermia (leucociti: 2.000.000), nonché astenospermia.

A questo punto mi sono stati prescritti 15 giorni di Bactrim forte e l'Omnic. Putroppo, dopo un primo momento di sollievo, i sintomi (fastidi dopo un rapporto, problemi a restare a lungo seduti, ma anche a camminare vigorosamente) hanno ripreso piede, sia pure senza arrivare ai livelli precedenti, ma anche senza esserne molto lontani, anzi.

Infatti, se con il nuovo spermiogramma adesso presento una normospermia, rimane la leggera batteriospermia (batteri: rari) e la leucospermia (leucociti: 2.600.000) - i leucociti sono anzi aumentati.
L'esame rettale rivela la prostata come "modicamente aumentata di volume, fibrosa, senza particolari elementi di sospetto".

Qui iniziano le mie perplessità: secondo l'urologo curante, i miei sintomi non sarebbero tali da giustificare ulteriori terapie antibiotiche, ritenendo che la cura sarebbe peggiore del male. Anche se io ho specificato, per esempio, che non posso neppure andare tranquillamente al cinema.
Insomma, anche se comunque ora mi ha prescritto del Permixon, in sostanza quello che dovrei fare è rassegnarmi, visto anche che alla mia età (41) sarebbe normale che il fisico inizi a presentare segni di usura (?).

Tuttavia, non trovo accettabile l'idea di vivere per il resto della mia vita con questo disturbo, che senza essere grave però compromette la qualità della mia vita.

Pertanto, per me sarebbero davvero importanti tutte le valutazioni e consigli che potranno essermi gentilmente forniti, poiché davvero non so più cosa pensare.

Vi ringrazio per l'attenzione
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
gentile utente prima di tutto va chiarito se la sua prostatata presenta un infezione tramite la spermiocoltura e non solo per la presenza di rari batteri o tramite un test di stamey, in modo da verificare se necessaria una terapia antibiotica, in secondo luogo la presenza di leucociti indica cmq un infiammazione e se la sua sintomatologia è invalidante va trattata la stessa con famaci specifici. in oltre le dico che per curare bene una prostatite vanno indagate anche le possibil cause scatenati ed i tal senso agire su di esse

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

La ringrazio per la rapida risposta. In effetti, la spermiocoltura era stata eseguita, con questo esito :

"Sviluppo di flora microbica non patogena".
[#3]
dopo
Utente
Utente
Aggiungo solo che mi sono deciso a cambiare medico, trovo inaccettabile anche solo ipotizzare che una persona di 40 anni dovrebbe tranquillamente accettare di portarsi dietro questo disagio per il resto della sua vita.
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

Leggi tutto