Un medico locale al mio racconto mi prescrive una settimana

Buongiorno, ho 50 anni e ai primi di maggio ho avvertito un forte fastidio al prepuzio, ma essendo circonciso ed avendo avuto in precedenza alcune escoriazioni locali da sfregamento, ho pensato a quello, pur non vedendo alcun segno, applicando pomata Gentalin. Il fastidio è poi rientrato ma ho cominiciato ad avvertire altri fastidi al testicolo sx (operato di varicocele) e visitato da un urologo si sospettò una prostatite da trattare con chinolone benchè non riscontrassi quelli che venivano indicati come sintomi tipici di questa patologia. Nessun fastidio alla minzione (4/5 volte al giorno mediamente, mai di notte) nè secrezioni, con esami urine negative. Alla palpazione prostata piccola non dolente definita dall'urologo "giovanile".Eseguo tampone uretrale che evidenzia "carica elevata" di Enterococco fecale che l'urologo interpreta come possibile contaminazione del tampone. Tratto comunque con lungo ciclo di Ciproxin 500 2 volte al di poi ripetuto a distanza di 15 gg. Ho presentato occasionalmente fastidio all'eiaculazione (al max 2 volte è accaduto in questo periodo) senza sangue e saltuaria lieve secrezione non purulenta (definita "vetrosa" dall'urologo), non meatosi. Permane fastidio occasionale al testicolo sx, specialmente dopo rapporti completi. Effettuo esame di microbiologia molecolare su urine di primo getto per ricerca di clamidia con esito negativo. Esame urine sempre negativo, con "alcune cellule delle basse vie urinaria, filamenti e strie di mucina". Mentre ero in vacanza ad agosto, lontano da casa e dal mio urologo, si erano accentuati alcuni fastidi post eiaculatori (evento che mi dava l'impressione di "scatenare" qualche cosa) e un medico locale al mio racconto mi prescrive una settimana di bacampicillina che ha dato lì per lì giovamento. Rilevo spesso ma non sempre la formazione di un poco di secrezione "vetrosa" prima di urinare, ma non tale da creare effetto "carta geografica" sulla biancheria intima. Nessun fastidio alla minzione nè prurito. L'aspetto più negativo e meno rassicurante è il fastidio al testicolo, non costante ma quando presente un pò noioso.La più recente conclusione del mio urologo è "uretrite aspecifica". Non ritiene di prescrivere altri farmaci nè di effettuare esami sullo sperma. Le mie condizioni generali sono buone con esami ematici nella norma PSA 1,26.Spero di avere fatto un quadro completo di quanto ho fatto nel frattempo per chiedervi se riteniate che : A) il famoso enterococco possa essere ritenuto responsabile o meno di tutto ciò o come sospetta l'urologo una contaminazione del tampone B) se riterreste, dato il racconto di cui sopra, necessario/utile esame su sperma o altra indagine più approfondita. In pratica, qualche idea o suggerimento? Grazie molte. Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
dopo la terapia antibiotica ripetuta, dell'Enterococco se ne son certamente perse le tracce da tempo. sarei d'accordo con nostro Collega che l'ha in cura sul dubbio che la positività del tampone uretrale fosse dovuta a contaminazione, poichè poco coerente con i sintomi riferiti. Se i disturbi, seppur non intensi sono persistenti, forse sarebbe il caso di approfondire un poco gli accertamenti, al di là della semplice visita. Riterrei pertanto opportuno eseguire un'ecografia completa dell'addome e dello scroto, ripetere una urocoltura ed una spermiocoltura con ricerca delle Chlamidiae. Nel frattempo, si impegni a bere molta acqua.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore. Anche il mio urologo, che mi incita a bere molto, cosa che faccio con una certa costanza,. non ha mai attribuito un grande "peso" all'enterococco, e la Sua risposta in qualche modo mi sostiene nel fugare il dubbio che possa comunque essersi annidato in maniera subdola, sapendo che risulta resistente a parecchi antibiotici. Proverò a "stimolare" - se mi passa il termine - un esame ecografico scrotale e la spermiocoltura (che non so perchè, ma il mio urologo non ha appoggiato con particolare entusiasmo....) ripetendo l'urinocolotura . La Sua indicazione circa la ulteriore ricerca di Clamidia mi induce a pensare che non ritenga sufficientemente probante l'esame di microbiologia eseguito, è un'impressione corretta? Se posso aggiungere, a cosa pensa che possa eessere imputabile questa secrezione che sebbene non particolarmente gravosa comunque è presente, allo stato infiammatorio o ad altro? Grazie nuovamente. Cordialità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
il fatto che lei abbia avvertito, seppur saltuariamente, un fastidio all'eiaculazione sta a significare che qualche cosa di alterato vi sia a livello delle vie seminali, in particolare della prostata, anche se alla visita non si rileva nulla di significativamente alterato. La secrezione uretrale trasparente può essere causata da una infezione da Chlamidia (per questo la ricerchiamo con attenzione) ma ancor più facilmete si tratta di semplice "succo" della ghiandola prostatica, la cui produzione è aumentata dallo stato infiammatorio latente. Faccia mente locale se questa secrezione possa essere simile al liquido pre-eiaculatorio, l'origine è la medesima. In conclusione, non ritengo proprio che si tratti di qualcosa di serio, ma purtroppo per escludere con ragionevole certezza le cause che meritano una cura specifica è necessario approfondire un minimo gli accertamenti.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Ulteriormente grazie per la Sua precisazione. Effettivamente il tipo di secrezione è del tutto assimilabile al liquido pre-eiaculatorio come Lei mi indica.Procederò agli accertamenti suggeriti e, se lo gradisce, La aggiornerò a tale riguardo. Molte grazie. Cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
ovviamente ci faccia pure sapere le eventuali evoluzioni.

Saluti
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